Settima luna

Capitolo 15

Una forte luce mi abbagliava, mi alzai da terra e guardai intorno a me il fumo ed il fuoco distruggere ogni cosa.

C'erano persone a terra sanguinanti, vidi James a terra col respiro affannato e gli occhi pieni di lacrime guardare poco distante da se.. Un uomo dagl'occhi neri, il viso sporco di sangue ed in mano un pugnale.

Quel uomo era Paul..

Cercai di mettermi in mezzo, di parlare a James e Paul nessuno mi sentiva.

Lui rise di gusto guardando James e con un rapido gesto della mano scagliò su di lui il pugnale che mi trapassò il petto e lo colpì. Gli occhi mi si riempirono di lacrime nel sentire che mentre lui si torceva dal dolore causatogli da quella lama nera, una sola cosa era uscita dalla sua bocca.. il mio nome.

Nessuno sentiva i miei singhiozzi e vedeva sul mio viso le lacrime..Ero morta?

Corsi a cercare di vedere chiunque fosse rimasto vivo ma non trovai più nessuno tutti scomparirono poco per volta e lui si avvicinò.

-Tu farai questo a tutti loro- mi sussurrò per poi esplodere in una fragorosa ed inquietante risata.

Aprii gli occhi oramai pieni di lacrime e mi trovavo a letto. Nel mio letto. La testa mi esplodeva e notai solo allora James seduto ai piedi del letto con la testa fra le mani.

-Hei tutto ok?-chiesi non sicura di ciò che stavo vivendo.

Lui si voltò con gli occhi lucidi.

 -Non sapevo cosa fare e ti ho portata a casa, piangevi e gridavi di non lasciarti..- si avvicinò al mio fianco- cos'è successo?- 

-Io..io.. non lo so- dissi affranta e gli raccontai il ''sogno'' come meglio potei.

-Vado a chiamare tua mamma magari ha una spiegazione- mi sorrise e uscì.

Cercai di alzarmi dal letto ma fallii miseramente. 

Pochi minuti dopo ecco mia madre e James entrare dalla porta.

-Come stai tesoro?- mi chiese Jane

-Bene diciamo sarà stato solo un calo di zuccheri - le sorrisi e sperai che James non gli avesse detto nulla di ciò che gli ho raccontato.

-Pensavo che ora potevi tornare a scuola e ovviamente non sarai più sola. Voglio arrivare a Paul.. e so che lo vuoi anche tu- i suoi occhi bruciavano di rabbia e la mia pelle formicolava. Mi stavo trasformando al sol pensiero di vederlo.

-Verremo io,Alex e Scha- intervenne James sorridente ma il suo sguardo era di rimprovero mentre mi guardava.

-Perfetto domani?- chiesi cercando di alzarmi senza mostrare i giramenti di testa

-Vabene- disse mia madre sorridendo e lasciandoci soli.

-Perché non glielo hai detto?- mi disse sorreggendomi .

-Perché non voglio dargli altre preoccupazioni, l'hai vista? Brucia di vendetta e anch'io. Ora l'unica cosa che conta è fargliela pagare.- dissi sicura di me.

Lui non aprì bocca e mi accompagnò in bagno, mi sedette sul water e aprì l'acqua per riempire la vasca. Il rumore dell'acqua  mi rilassò e il dolce profumo di fragola del bagnoschiuma mi cullava mentre James mi aiutava a togliere i vestiti con delicatezza lasciandomi con addosso l'intimo notando le mie guance già arrossate.

-Ce l'ha fai a entrare in acqua da sola? io mi volto e una volta coperta di schiuma ti aiuto a lavarti i capelli se vuoi- mi disse incerto e un po' imbarazzato.

-Vabene - e gli rubai un bacio, era così tenero con me.

Mi svestii completamente e mi immersi in quell'acqua calda e accogliente.

-Dai aiutami con questa chioma ribelle- gli dissi ridendo.

Si avvicinò ridendo e prendendo lo shampoo.

Scherzando lo schizzai e lui facendo il finto offeso mi puntò contro il getto d'acqua fredda.

Lo tirai per la manica e lui finì dentro la vasca con me completamente vestito.

Ridevo così tanto che non mi resi neanche conto di quanto fossi vicina alle sue calde labbra.

Lo baciai e lui mi tirò seduta su di lui,le mie mani intrecciate nei suoi lucenti capelli.

Il suo corpo adesiva al mio come se fossimo progettati per completarci.

TocToc

-Hei kim tutt.... cazzo ragazzi scusate- 

Scivolo via da James e mi immergo nell'acqua e lui schizza fuori dalla vasca bagnando ovunque

-Se bussi aspetta una risposta la prossima volta Alex!- dissi rossa come un pomodoro e un po' incazzata.

-Io vado a dopo- disse James volatilizzandosi.

Alex mi guardò e scoppiò a ridere e di conseguenza lo feci anche io.