Capitolo 18

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tutu.. tutu..

''Perché cazzo non risponde nessuno?!''

-Pronto- disse una voce rauca dall'altra parte.

-Mamma..?- dissi incerta.

-Oh Kim si dimmi- disse attenta.

-Mamma c'è Paul, ci ha bloccato la strada per tornare a casa e ora James è con lui da solo- dissi con le lacrime che rigavano il mio viso.

-Stiamo arrivando, tu resta dove sei.- disse e chiuse la telefonata.

'' Se certo come no. Sicura che resto qua a rodermi il fegato senza sapere cosa accade''

Mi diressi verso l'uscita quando sentii ghignare alla mia sinistra.

-Cos'è di ha lasciata il fidanzato- era la bionda di prima.

''Brutta puttana''

In meno di tre secondi ero a 10 cm dal suo viso con un basso ringhio nel petto.

-Cos'è non gli piacevi più? povera cucciola- disse con quella faccia da cazzo da finta dispiaciuta.

La rabbia mi accecò e gli sferrai un pugno spaccandole il setto nasale e facendola cadere a terra.

-Cos'è perdi sangue perché fai pompini col raffreddore? è stronza?!- e uscii dal ristorante.

Appena l'aria fresca mi sfiorò il viso mi ripresi e salendo in macchina cercai il contatto del branco.

Sentii tutti ululare di rabbia nella mia mente ma di James nemmeno l'ombra. Parcheggiai molto prima di dove c'eravamo fermati prima e mutando forma mi avvicinai attraverso il bosco.

-Brutto stronzo- era James, il mio cuore perse un battito e mi diressi verso quella direzione aumentando il passo.

-Cosa credi di fare moccioso?- disse Paul rabbioso.

-Quello che tu hai fatto a lei...- sentii dei mugolii e rumori di lotta mi nascosi dietro un cespuglio e solo ora notai tutti quegl'occhi rossi intorno a loro, anzi dietro Paul .

Non era il mio branco, loro stavano arrivando e li sentivo nella mia mente.

Vidi due lupi neri come la pece venire nella mia direzione e poi altri due.

''Merda''

Arretrai cercando di aggirare la loro lotta senza essere imprigionata tra di loro ma dopo due passi ero circondata.

Un forte mugolio e James perse i sensi cambiando forma mentre Paul cambiò forma avvicinandosi a me.

Passò la nera lama del suo coltello sul mio pelo e come se comandato da una forza maggiore il mio corpo mutò forma. Venni presa per le braccia da due uomini, il loro sguardo era fisso e perso nel nulla.

-Bastardo- dissi sputandogli sulle sue scarpe.

Sentii la guancia andare in fiamme.

- è così che mi ripaghi, ingrata- disse colpendomi un altra volta.

Il basso ringhio dentro me si fece più forte fino a non poterlo più trattenere

- Cosa credi di fare? - mi disse prendendomi il viso con una mano e con l'altra passarmi la lama sul viso e sul collo.

Il mio sguardo era fisso nel suo e il calore del mio corpo aumentò.

Mentre due uomini tenevano James al mio stesso modo sentii nella mente un famigliare formicolio.. il mio lupo voleva mangiarsi vivo questo bastardo.

Paul si avvicinò ridendo a James col pugnale. Non avrei permesso al sogno di realizzarsi.

Avevo trovato il diario di mamma con tutte le ricerche riguardanti il mio caso ed ero riuscita a capire più o meno come funzionava, non avevo ancora provato ma la luna mi illuminava il viso e ciò mi diede sicurezza.

-Proprio come tua madre finirai senza anima!- disse voltandosi verso di me.

''se il legame di questo branco è legato dalla mano della morte sia distrutto'' recitai più volte nella mia mente tenendo lo sguardo fisso su Paul mentre si avvicinava per colpirlo e ucciderlo.

Il suo sguardo vacillò e gli uomini che mi tenevano insieme a tutti gli altri caddero a terra come svenuti. La sua faccia sorpresa e il ghigno sul mio viso parlava chiaro, molto chiaro.

Tolsi dalla sua mano il pugnale col sol pensiero. Lui si trasformò in lupo e cercò di venirmi addosso.

Ma appena fece un passo, uno splendido lupo rosso gli fu al collo. Mi voltai e vidi Alex correre verso James e Scha al mio fianco.

Mentre altri membri del branco circondarono Paul decisi di avvicinarmi e colpirlo col suo stesso pugnale. Intriso di non so quale veleno così appena lo colpii si dimenò e torno umano.

Mia madre tornata alla sua forma umana mi prese la spalla.

-Stai bene bambina?- mi disse con gli occhi lucidi.

-Si mamma.. ora è tutto tuo- dissi sentendo gli occhi bruciare dalla rabbia, le passai il coltello e mi avvicinai a James ancora svenuto.

-James.. James- Oramai non facevo altro che piangere, Alex mi abbracciò asciugandomi le lacrime.

-No no no- esclamo disperata.

''Non poteva essere morto.. aveva solo perso i sensi vero? Vero!?''

Le mie lacrime scorrevano sul mio viso e brillavano sotto la luna.

Sentii una mano afferrarmi la spalla ma non mi voltai nemmeno.

Sentii delle parole lontane e le mie lacrime divennero fredde come il mio cuore oramai arreso e finire sui capelli di James.

''Non gli avevo neanche detto quanto lo amavo e ora non c'è più.'' quel pensiero mi ferì più di tutto il resto. ''Lui melo aveva detto.. lui lo sapeva''



Settima luna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora