Arrivata in classe mi sedetti al mio solito posto ma al mio fianco si sedette la bionda di prima.
La guardai stupita e lei in risposta mi sorrise e si presentò col nome di Alexandra.
Le sorrisi e ripensai a dove avessi sentito quel nome. Mi concentrai sulla lezione ed in seguito sulla verifica. A pranzo mi ritrovai a parlare con Alexandra di ciò che avessimo in comune, e non vedendo Debby mi preoccupai. Finito il pranzo dove avevo comunque mantenuto le distanze con Alexandra,mi diressi in camera di Debby. Arrivata davanti alla porta, bussai. Sentii tossire e un flebile avanti, entrai e lei era sdraiata a letto pallida come un cencio.
-Come stai scema?- gli sorrisi e mi sedetti accanto a lei
-Ei non chiamarmi cosi-rise- ho un influenza cattiva che non passa.-
-Ho conosciuto una ragazza, c'è lei è venuta da me-le dissi, lei spalancò gli occhi e mi disse che stavo facendo progressi.
-Ma a me non interessano i progressi, voglio solo finire quest'anno e partire. Io qui ci sono finita per caso.- dissi sospirando
Ci salutammo e le raccomandai di curarsi, andai nella mia stanza e mi cambiai. Oggi c'è il sole quindi shorts e felpa. Uscii sempre e comunque col cappuccio e mi diressi tra gli alberi. Avevo scoperto una piccola radura tra gli alberi su una piccola collinetta,tempo fa, con un albero caduto dove sedersi e quella che sembrava una piccola cattedrale. Mi sedetti sul tronco e mi tolsi il cappuccio lasciando che il sole illuminasse il mio viso, mi sciolsi i capelli che al sole brillano di un rosso intenso e restai a gustarmi quella sensazione finché non sentii dei passi, strano essendo sul prato dovevo far fatica ma lo sentivo chiaro e forte come se camminasse su foglie secche.
Non mi voltai e non aprii gli occhi -Dimmi, mi segui anche oggi? - dissi tesa.
-Scusa non volevo disturbarti- disse la voce calda che avevo sentito la sera prima,James.
Non si era mosso dalle mie spalle.
-James giusto?-dissi aprendo gli occhi e voltandomi.
Il suo sguardo fremette e si ridusse in una fessura, sbianco leggermente.
-Come lo sai?-disse incerto e avvicinandosi cauto.
Indossava un paio di pantaloni grigi ed una camicia nera, abbigliamento strano per una passeggiata nel bosco.
-Dovreste stare più attenti se volete rimanere indiscreti, cosa volete da me?- mi alzai dal tronco e mi avvicinai a meno di un braccio di distanza dal suo petto.
I suoi occhi ebbero un sussulto contro i miei e lo vidi sorridere.
-Si sei tu-
-Ma io chi?-dissi pronta per l'ennesimo scherzo, mi voltai e notando un merlo mi persi nel guardarlo. Era cosi bello, di un nero lucido ed intenso. Mi ricordava me, diversa da altri per i diversi colori riportati sul corpo. Nero e giallo per quell'esserino cosi allegro. Bianco e rosso per me che di allegro non ho nulla.
Mi voltai per incrociare il suo sguardo ma -James?-
Scomparso, me lo sono sognato?
-Heii Kim che ci fai qui?- era Alexandra e oddio era vestita uguale a me??
Indossava un pantaloncino bianco ed una felpa grigia.
- Che ci fai tu qui?- dissi sorpresa.
- Mi alleno te l'ho detto che avevamo molto in comune-rise e m'invitò ad allenarci insieme, ovviamente accettai. Corremmo per un oretta e cercai di non pensare a quell'incontro con James o almeno cosi sospettavo si chiamasse. Scoprii che anche lei era propensa alla difesa personale se si può chiamare cosi e che potevamo allenarci assieme, la mia stima nei suoi confronti salì e cercai di non essere cosi malfidente. Provammo anche qualche presa come la mia di oggi e constatai che ci sapeva fare e parecchio anche.
Ci salutammo ed io salii nella mia stanza appena entrata trovai un bigliettino scritto con una calligrafia disordinata
Vieni stasera alla vecchia cattedrale e saprai chi sei.
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Settima luna
WerewolfIl mio nome è Kimberly e frequento la "Davi's High School" Io non centro nulla con questi ragazzi, tutti perbene e raffinati. Perché non cambio scuola? vi chiederete. Sono obbligata a stare qua, mio padre mi ha iscritto in questa prigione che ci of...