Mia madre si avvicinò a me e prendendo in mano il viso di James recitò una specie di poesia in qualche lingua sconosciuta e due lacrime rosse scesero dai suoi occhi per finire sul viso di James.
Il corpo di James, fremette e come se avesse avuto una scarica elettrica riprese a respirare.
Il mio cuore si fermò e calde lacrime rigarono il mio viso dalla gioia.
-Kim..- chiamò James con voce roca.
-Ei ei sono qui amore.. - dissi tra le lacrime.
-Come stai?-
-Tu lo chiedi a me?. Sei un pazzo, Come ti senti?- dissi sentendo attorno a noi i nostri amici.
Nessuno lo avrebbe ammesso ma tutti hanno versato più di una lacrima.
Li guardai, tutti quegl'occhi appannati e quel sorriso stampato sul volto.
Abbracciai mia madre mentre Alex insieme a Matt tirarono su James da terra.
Tornammo a casa nostra tutti sani e salvi.
- Che fine ha fatto Paul?- chiesi a mia mamma.
- Non darà più fastidio- mi rispose e mi abbracciò.
- James può restare da noi stanotte? Cosi posso stargli vicino se ha bisogno di qualcosa- chiesi a mia madre mentre arrivava la macchina con sopra James, Alex e Matt.
-Certo bambina mia- e salendo i gradini della residenza sparì dietro il grande portone, si vedeva che era molto stanca e quello che ha fatto stasera è stato unico.
Con un sorriso stampato sulla faccia io e Alex portammo James nel mio letto e dopo avergli rimboccato le coperte scesi per accompagnare Alex alla porta.
-Come stai Kim?- mi chiese allora Alex.
-Non saprei, ma penso di stare bene solo che ho perso le scarpe quando sono scesa dalla macchina prima dello scontro- dissi fingendomi amareggiata e scoppiando a ridere.
Mi abbracciò e sparì verso casa.
''Com'è che in una settimana il mio mondo è cambiato?''
Sorridendo mentre salivo le scale e incrociai Artur in veste da notte.
-Oh signorina posso portarle qualcosa prima di andare a letto?-
-Oh grazie Artur ma vai pure a dormire, vado a cambiarmi e scendo io in cucina a prendere il necessario- dissi sorridendo e lui si allontanò.
-Oh Artur mi scusi- dissi e lui si voltò.
-Si signorina-
-Lei ha conosciuto mio padre?- chiesi con la mano già sulla porta della camera
-Certo era un grande uomo, se vuole posso portarle le foto del matrimonio di sua madre anche ora- mi disse sorridendo e con quel fare da nonno che mi scaldava il cuore ogni volta che incrociavo il suo sguardo.
-Mi farebbe molto piacere, grazie- dissi entrando nella camera da letto.
James dormiva e baciandogli la fronte notai che era accaldato così lo scoprii un po'.
Mi infilai il pigiama e silenziosamente scesi in cucina. Entrando in cucina accesi le luci e aprii il frigorifero
''Chissa cosa piace a James''
Presi due tazze di latte e sperimentai dei pancakes alle fragole. Presi anche del succo e due tramezzini al prosciutto.
Appena salii le scale con il vassoio in mano attenta a non farlo cadere notai sul carrello davanti alla porta uno splendido Fotolibro in seta rossa con al centro due giovani sorridenti, i miei genitori.
Misi il vassoio sul carrello ed entrai in camera.
Mi avvicinai a James e lo svegliai piano
-Amore devi mangiare qualcosa poi dormiamo, promesso- gli sorrisi e lo aiutai a sedersi sul letto allungandogli il vassoio e mi sedetti affianco a lui.
-Li hai preparati tu?- chiese con la voce ancora assonnata indicando i pancakes.
-Certo il povero Artur era molto stanco e poi volevo provare ad avvelenarti- dissi ridendo.
James mangiò qualcosina e si complimentò con me. Rimisi il vassoio sul carrellino dorato e mentre tornavo in direzione del letto. James notò il fotolibro rosso.
-Cos'è ?-
-Il matrimonio dei miei genitori- dissi guardando quel libro con tristezza.
-Vuoi guardarlo con me?- chiese titubante, aveva due profonde occhiaie scure e aveva bisogno di riposo - Ora,dopo dormiamo promesso- aggiunse sorridente con quegli'occhi sgranati da bimbo coccoloso.
-Va bene, va bene - presi il libro e mi accoccolai vicino a lui sfogliando quelle meravigliose foto.
E così ci addormentammo col libro fra le mani.

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Settima luna
WerewolfIl mio nome è Kimberly e frequento la "Davi's High School" Io non centro nulla con questi ragazzi, tutti perbene e raffinati. Perché non cambio scuola? vi chiederete. Sono obbligata a stare qua, mio padre mi ha iscritto in questa prigione che ci of...