Capitolo 16

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Alex mi stava raccontando un po' di come le cose fossero state gravi tempo fa mentre mi rivestivo senza fatica.
Stavo decisamente bene ora.

-Tua madre dopo aver vagato per quasi 5 anni nella speranza di trovarti tornò, e trovò suo padre con un piede nella fossa, così decise di candidarsi come capoclan ma a molti non andava bene. Molti si schierarono contro finché tuo nonno non decise di organizzare delle prove in ogni campo e chi le avrebbe superate sarebbe diventato capoclan. E be che dire, tua madre è stata fantastica poco dopo tuo nonno morì e tua madre più decisa che mai a trovarti allenò più ragazzi senza far distinzione tra ragazzi e ragazze e da allora il clan è molto più unito. Quando James ti ha trovata e mi ha chiamato per aiutarlo a portarti qui, non ero sicura fossi tu. Sai non volevamo fare dell'altro male a Jane se fossi stata solo un'illusione ne avrebbe sofferto- disse alzandosi dal bordo della vasca- comunque ora devo andare, tua nonna mi aspetta- disse uscendo sorridente dal bagno.

Ero ancora molto confusa, arrivai al letto e prima di stravaccarmi notai un bigliettino sulle lenzuola:

Passo a prenderti alle 20

-James

''CAZZO CAZZO CAZZO  emhh non sono mai stata ad un appuntamento''

Scesi dal letto in un secondo, erano le 18 e non avevo idea di come comportarmi.

Uscii sul corridoio e beccai mia madre intenta con dei fiori

-Mamma..- 

-Dimmi cara- disse voltandosi allegra

-Ho un problema- dissi arrossendo- puoi venire un attimo-

Entrammo in camera e mi sedetti sul letto.

Lo sguardo di mia madre era tra il preoccupato e la gioia.

-Ecco io..-

-Non dirmi che sei incinta?!- esclamò fissandomi con gli occhi sbarrati.

-Ma no mamma! è solo che James mi ha invitato a cena e io non so che fare, non sono mai stata ad un appuntamento- dissi coprendomi il viso con le mani e sbirciando il suo viso tra le fessure.

-Oh mia cara, anche a me è successo alla tua età quando incontrai tuo padre- disse tirando fuori una spazzola dal cassetto della specchiera e si sedette dietro di me e iniziò a spazzolarmi i capelli      

 -Quando eri piccola ti piaceva farti spazzolare i capelli.. - mi disse in tono malinconico -tornando a noi, quando incontrai tuo padre avevo 18 anni ed ero sola nel bosco intenta a cercare una strana pianta quando due occhi color ghiaccio sbucarono da dietro un cespuglio. Era davvero incantevole essendo in forma di lupo mi misi sulla difensiva fin quando lui non si trasformò nello splendido ragazzo che era. Anche io mi ero ritrasformata ma non proferii parola ed il mio cuore sussultò al suo sguardo. Io per la paura mi ritrasformai e corsi via ma mentre scappavo lui mi aveva detto di non aver paura che lui era con me. Quindi piccola mia sii te stessa e non preoccuparti del resto, sii felice e basta- baciandomi la testa mi sorrise e aprì l'armadio.

-Quindi tesoro cosa metterai?- mi disse guardandomi con quegl'occhi pieni d'amore che solo una madre può rivolgerti.

Ero più serena ed era vero amavo quando mi spazzolavano i capelli. Ero emozionata e molto allegra quindi scesi dal letto ed entrai con mia madre nella cabina armadio.

Il mio sguardo scorse un abito al ginocchio bianco con dei fiori rosa antico sul fondo della gonna, era molto bello così lo presi in mano e guardandomi allo specchio decisi che avrei messo quello, abbinato ad un paio di scarpe non troppo alte bianche. Mamma mi sorrise e  mi aiutò con i capelli.

Finito il lavoro mi guardai allo specchio ero.. bella?

-Sei incantevole figlia mia- mi sussurrò mia madre all'orecchio.

Avevo i capelli raccolti in un morbido chignon e con questo vestito chiaro mi sentivo una di quelle attrici che appaiono sui giornali. Il mio sorriso accese qualche lacrima sul viso di mia madre.

L'abbracciai.

-Come sei cresciuta bimba mia- baciandomi la guancia usci dalla stanza.

Allora decisi di truccarmi, e appena aprii il secondo cassetto della specchiera venni invasa dai colori e dai profumi. Guardai l'ora, erano già le 7.45. Avevo 15 minuti per un po di eyeliner e del rossetto.

Ce ne impiegai dieci a furia di fare le linee dritte con l'eyeliner, finalmente contenta del risultato presi la giacca e uscii dalla mia camera. Mi affacciai sulla ringhiera delle scale e il mio cuore si fermò incrociando il suo sguardo blu mare.

Settima luna Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora