Quella piovosa mattina dell'1 settembre,alla stazione di King's Cross,un nugolo di genitori e ragazzini provenienti da tutta l'Inghilterra se ne stavano accampati tra il binario nove e il binario dieci,chiaccherando allegramente a voce alta in evidente attesa di qualcosa.
Quello che li distingueva dai passanti con la consueta ventiquattrore stretta in pungo,era il loro aspetto bizzarro: la maggior parte degli adulti indossava lunghe vesti dai colori sgargianti tendenti al verde smeraldo e al viola.Molti ragazzini se ne stavano abbracciati ad enormi gabbie al cui interno i passanti sgomenti potevano scorgervi dei gufi,altri invece erano tutti impegnati a cacciare nelle tasche della felpa dispettosi topolini,che di star buoni proprio non ne volevano sapere.
Altri ancora,quelli più grandi,stringevano tra le mani e con il petto gonfio d'orgoglio splendidi manici di scopa lustrati e rifiniti a dovere.
Quando l'orologio della stazione segnò le dieci,la gente cominciò a fare un gran baccano accalcandosi di fronte alla colonna divisoria tra il binario dieci e il binario nove.
Accertandosi di non essere osservati,uno ad uno tutti i ragazzi e i loro genitori presero a correre ordinatamente in direzione della colonna,i carrelli colmi di libri e strani oggetti stretti saldamente tra le loro mani.
Tra tutta quella gente strana,una bambina dai capelli castani legati in una treccia e gli occhi color del cioccolato se ne stava immobile avvinghiata al suo prezioso carrello che la gente,così di fretta,rischiava di strapparle dalle mani.
La bambina,seguendo l'esempio delle due ragazze bionde davanti a lei,cominciò a correre velocemente verso la colonna,aumentando la velocità ad ogni falcata.
Quando il bordo del carrello e la colonna furono così vicini che i ripensamenti diventarono inutili,la bambina chiuse gli occhi temendo seriamente di andare a schiantarsi contro il muro,ma questo -con suo grande sollievo- non accadde.
Quando riaprì gli occhi,si ritrovò su un binario pieno di gente dagli strani cappelli a punta,tutti intenti a caricare sul treno i propri bagagli.
Temendo di essere in ritardo la bambina si affrettò a caricare i suoi,per poi salire nervosamente sul treno,attenta a non farsi investire dalla fiumana di gente che minacciava di travolgerla.
I vagoni erano tutti occupati così la piccola,suo malgrado,decise di farsi coraggio ed entrare nel primo che le fosse capitato a tiro.
Contò fino a dieci,prese un bel respiro e aprì timidamente la porta di quello alla sua sinistra.
Quattro paia di occhi curiosi si ritrovarono a fissarla contemporaneamente.
-Emmm...scusate,il treno è tutto occupato,posso sedermi qui?-,domandò la bambina con voce flebile stringendosi nelle spalle.
-Certo,vieni pure-,a parlare era stato il bambino più vicino a lei.Aveva i capelli neri arruffati e occhiali tondi.
La bambina prese immediatamente posto in parte al ragazzino farfugliando qualcosa che somigliava molto a un "Grazie mille...".
Il bambino più vicino al finestrino,quello con i capelli biondi,fissava con interesse la nuova arrivata.
-E' il tuo primo anno a Hogwarts,vero?-,le domandò cortesemente accennando un sorriso.
La bambina,sentendosi chiamata in causa,sussultò lievemente prima di volgere lo sguardo verso il ragazzino.
-Già.Si vede così tanto?-.Ora era arrossita.
-No...cioè sì-,una risatina. -Ehi,comunque io sono Remus-,si presentò il ragazzino porgendole una mano.
La bambina gliela strinse. -Katy-
-Piacere di conoscerti Katy-,esclamò in tono pratico prima di indicare con un cenno gli altri.
-Loro sono Peter-,e indicò un bambino grassottello dalla faccia buffa,-James-,il ragazzino con gli occhiali, -E Sirius-,quello con i capelli scuri e gli occhi grigi dall'aria beffarda.
La bambina di nome Katy sorrise e strinse la mano a tutti.
-Forte.Siete venuti tutti insieme?-
-In realtà no-,precisò Remus,che sembrava il più sveglio in fatto di presentazioni, -Ci siamo conosciuti adesso-
-I tuoi genitori sono maghi?-,si intromise James.
Katy fece una smorfia. -No,sono l'unica della mia famiglia ad essere una strega-
-Non è mica una cosa brutta,sai?-,si affrettò a chiarire il ragazzino con gli occhiali,-Tanti sono nati babbani a Hogwarts-
-E voi?-
-Noi veniamo tutti da famiglie di maghi.Ma siamo in pochi-
-Oh-,fu l'unica cosa che la bambina riuscì a dire.
-Sai già in che casa andrai?-,le domandò Remus dopo un attimo di silenzio.
La bambina apparve confusa.
-Emmm...in che senso?-
-Oh giusto,tu non puoi sapere-,si disse Remus picchiettandosi una mano sulla fronte.
-Vedi...a Hogwarts ci sono quattro case: Tassorosso,Corvonero,Serpeverde e Grifondoro.All'inizio dell'anno si viene smistati in una di queste case,il luogo dove starai fino alla fine della tua permanenza-
-Io andrò sicuramente a Grifondoro-,si intromise Sirius, con un sorriso scaltro. -Tutti quelli della mia famiglia sono andati a Serpeverde.Vedrò di cambiare le tradizioni...-
-Anche io andrò a Grifondoro.Me lo sento-,sospirò James sistemandosi gli occhiali che gli stavano scivolando.
-E' la casa migliore,non c'è dubbio.Anche se credo che anche Corvonero non dovrebbe essere poi così male,la loro squadra di Quidditch è molto forte-,sorrise Peter.
-Mai come quella di Grifondoro.Abbiamo sempre avuto i cercatori più forti-,ribattè James convinto.
Ora Katy non ci stava capendo più niente.
-S-scusate,cos'è il Quidditch?-
-Il gioco più figo del mondo-,si limitarono a rispondere i ragazzi in perfetto sincrono.
-Si gioca su manici di scopa.Vedrai è veramente forte-,rise James facendole l'occhiolino.
La ragazzina arrossì e spostò la sua attenzione sul paesaggio fuori dal finestrino del treno.
Campagne vastissime si susseguivano velocemente fuori dal vetro,risultando agli occhi di Katy una semplice distesa verde.
L'undicenne sospirò -mentre i ragazzi riprendevano a parlare concitati di una certa Coppa del mondo di Quidditch-,prima di pensare che quelli sarebbero sicuramente stati gli anni più belli della sua vita.
Nella Sala Grande di Hogwarts,centinaia di bambini infreddoliti se ne stavano in fila indiana davanti ad un seggiolino,sul quale era poggiato un logoro cappello tutto rattoppato e ricucito.
Immaginatevi lo shock di questi bambini quando il cappello incominciò a cantare.
La canzone parlava della storia di Hogwarts e dei suoi fondatori:Tosca Tassorosso,Priscilla Corvonero,Salazar Serpeverde e Godric Grifondoro.
Quando il cappello finì di cantare,una donna alta e dall'aria severe -che venne in seguito identificata da Katy come la professoressa McGranitt-,incominciò a pronunciare ad alta voce i nomi dei ragazzini,invitandoli a sedersi uno per volta sullo sgabello e ad indossare il cappello parlante che,puntuale, li indirizzava nella casa adatta a loro.
-Sirius Black-.Il ragazzino dai capelli neri un po' arruffati uscì dalla fila con aria spavalda,si sedette sul minuscolo sgabello ed indossò il cappello.
-Grifondoro!-.Un boato assordante partì dal tavolo dei Grifondoro,sovrastando le urla di rimprovero dei Serpeverde.
-Peter Minus-.Questa volta il cappello ci mise un po' di più a decidersi.
-Grifondoro!-.Un altro boato.
-Josie O'Conner-
-Tassorosso!-,questa volta il boato giunse dal tavolo dei ragazzi appartenenti alla casa di Tassorosso.
Dopo che "Flore Davidson" e "Terry Smith" vennero assegnati a Corvonero e "Severus Piton" a Serpeverde,fu la volta di "Lily Evans".
Una piccola bambina dai capelli rossi uscì dalla fila un po' barcollante e si sedette sullo sgabellino.
La professoressa McGranitt le mise il cappello sulla testa,coprendole anche gli occhi,per poi toglierglielo pochi secondi più tardi dopo che questi ebbe urlato "Grifondoro!".
Anche James Potter e Remus Lupin finirono a Grifondoro,con loro grande soddisfazione.
-Katherine Hall-.
La bambina deglutì un paio di volte prima di lasciare la fila e dirigersi con passo tremante verso lo sgabello.
Quando la sua vista fu oscurata dal tessuto logoro del cappello,una voce si insinuò nella sua mente.
"Vediamo cosa abbiamo qui....aaaaa...vedo un cervello da non buttare via...un grande cuore e...sì,un grande coraggio.Ma dove ti metto?"
La bambina si aggrappò al bordo del seggiolino con le mani fino a che le nocche non le diventarono bianche per la pressione.
"Sai cosa ti dico?Per me tu starai molto bene a..."
-Grifondoro!-.
Con un sorrisone la bambina corse verso il tavolo dei Grifondoro urlanti e si sedette vicina ai ragazzi che aveva conosciuto sul treno.
-Brava!-,si complimentò Sirius dandole una pacca sulla spalla.
Poi,dopo il discorso di Albus Silente -il loro preside-,i piatti dei ragazzi si riempirono magicamente di ogni squisitezza: patate al rosto,pollo,purea,polpette di carne...
Mentre Katy si avventava sul piatto di purea pensò che,sì,quelli sarebbero stati davvero gli anni più belli della sua vita.