Luna Piena

229 13 0
                                    


8-

Erano passati cinque mesi da quando i ragazzi avevano provato per la prima volta a trasformarsi.
Cinque mesi di sangue,sudore e lacrime a detta dei quattro,che tra compiti,lezioni,allenamenti di Quidditch ed esercitazioni serali,avevano finito per passare ogni domenica esausti,sotto le coperte.
Eppure,dopo quei cinque mesi estenuanti,ce l'avevano fatta.
Quella stessa sera sarebbe stata luna piena,e finalmente sarebbe giunto il momento della verità.
Ora,i quattro padroneggiavano quasi perfettamente la tecnica.
Come stabilito all'inizio,James si trasformava in un cervo,Sirius in un grosso cane nero,Katy in una pantera,mentre Peter in un topo.
Quella piovosa domenica mattina,i quattro ragazzi si erano radunati nella Sala Comune di Grifondoro.
Tutti e quattro osservavano con occhi assonnati le pigre fiamme del focolare acceso.
Katy,che aveva la testa appoggiata alla spalla di Sirius -e gli occhi cerchiati da ombre viola-,si decise a parlare per prima.
-Ragazzi,se non dovesse funzionare,non fatevi remore ad uccidermi-,aveva parlato senza distogliere lo sguardo dal fuoco.
Qualcuno ridacchiò sommessamante,troppo stanco anche per quello.
-Katy,ho idea che se la cosa non dovesse funzionare,ci sarà comunque un suicidio di massa-,sbadigliò James,la voce attutita dal cuscino con cui si era coperto il viso.
-Dov'è Remus?-,domandò Peter all'improvviso,riprendendosi dalla trance.
-In biblioteca,come sempre-,spiegò James.
Katy si intristì.
-Dovremmo dirglielo?Cioè,dovremmo dirglielo ora che siamo Animagus?-.
Sirius le rispose subito,senza pensarci su.
-Assolutamente no,si arrabbierebbe e basta.Stasera lo inseguiamo di nascosto sotto il mantello e poi ci trasformiamo là-,annuì convinto.
-Dobbiamo stare attenti,però-,ribattè Katy preoccupata,alzando la testa dalla spalla del ragazzo.
-Lui è da solo,noi siamo in quattro.E tre di noi gli possono fare davvero male.Sto' parlando anche per me-,aggiunse a scanso di equivoci.
I ragazzi si ammutolirono all'istante,consci che un loro piccolo errore avrebbe potuto rovinare tutto.
Ne avevano discusso a lungo nei mesi precedenti.Se uno di loro quattro si fosse fatto male,non avrebbero esitato a portarlo da Madama Chips.In questo modo però,avrebbero comunque dovuto fornire delle spiegazioni.Sarebbero stati smascherati e avrebbero passato guai seri.
Se invece si fosse fatto male Remus,allora avrebbero dovuto dire addio al loro piano per il suo bene.
-Andrà tutto bene-,la rassicurò Sirius.-Basterà attenerci al piano.Però se qualcuno vuole andarsene,sappia che c'è ancora tempo per farlo-.Il suo sguardo si posò per un attimo su Katy,sperando che proprio questa,alla fine,si tirasse indietro.Ma Sirius sapeva benissimo che anche se Katy fosse morta di paura,non si sarebbe mai e poi mai tirata indietro.Era fatta così,troppo orgogliosa per ammetterlo.O forse,pensò il ragazzo,troppo incosciente.
-Noi non ci tireremo indietro!-,si indignò James.
-Nessuno lo farà.Giusto?-,Peter si guardò un attimo intorno,come a sfidare gli amici a contaddirlo.
Con uno scatto,Katy si alzò dal divano facendo sussultare Sirius e si pose davanti ai ragazzi.
Poi stese una mano davanti a sé,il palmo rivolto verso il pavimento.
-Chi è con me?-.
Uno alla volta,i ragazzi si avvicinarono a lei e posarono la mano sulla sua,senza fiatare.
-Questa notte-,sorrise James beffardo.
-Questa notte-.

***

-Lo vedete?E' la-.Con un cenno del capo,James indicò l'amico,che ora si avviava a passo spedito verso il platano picchiatore.
-Ma perchè va di là?La Stamberga Strillante è dall'altra parte-,sussurrò Peter concitato.
-Se i miei calcoli sono esatti-,bisbigliò Katy,-Il Platano Picchiatore nasconde un passaggio segreto che porta alla Stamberga.E infatti...-.
Ora Remus stringeva tra le mani un lungo bastone nodoso.
Attento a non farsi investire dalla furia del Platano,che cercava disperatamente di colpirlo,Remus allungò il bastone verso una delle sue radici.Quando l'ebbe sfiorata,il Platano smise improvvisamente di dimenarsi e rimase così,come se fosse stato pietrificato.Un normale albero accanto a tutti gli altri.
Remus si avvicinò con cautela ad una cavità nel tronco,il bastone sempre stretto in mano.Fu questione di un attimo e il ragazzo sparì nel buco.
-Come immaginavo-,sorrise Katy alle occhiate incredule degli amici.
Sotto la protezione del mantello,i quattro uscirono dal cespuglio e si diressero quasi correndo verso il punto da cui Remus era scomparso.
Senza perdersi tanto in chiacchere,Sirius fece per infilarsi nel buco,ma qualcosa lo trattenne.
-Ma sei scemo?-,sibilò Katy,gli occhi ridotti a due fessure.
Sirius si accigliò.
-Che ho fatto?-.Con un gesto impaziente la ragazza gli indicò il Platano che ora aveva ripreso a contorcersi minaccioso.
-Ops.Scusa-
-Remus si è portato via il bastone-,bisbigliò Peter,-Come facciamo a bloccarlo?-.
I tre amici gli sorrisero ammiccanti.
-Cosa avevi detto di essere,Peter?-,gli domandò James beffardo.
-Aspetta...ora che mi ricordo,non ci aveva detto di essere un topo?-,continuò Katy per lui.
-Sì,ma com'era?-,proseguì Sirius,le soppracciglia aggrottate nello sforzo di ricordare mentre schioccava le dita,come a voler stimolare la memoria.
-Aspetta...non era forse piccolo...-
-Insignificante...-
-E utile?-.
Peter li scrutò torvo.
-Tecnicamente sì,ma...-,si bloccò,lanciando al Platano un'occhiata carica di timore.
-Su su,Peter...tra un po' sarà luna piena-,lo incoraggiò James dandogli una spintarella.
-E va bene,vado,vado...-.
In meno di due minuti,Peter,in forma di topo,riuscì a raggiungere la radice,a bloccare il Platano e a tornare dai tre.
James,dopo aver sfilato il mantello dagli amici e averlo piegato con cura,lo nascose in un cespuglio vicino.
-Siete pronti?-.
Katy prese un gran respiro.-Sì,andiamo prima che il Platano si riprenda-.
Rapidi e silenziosi,i quattro attraversarono la cavità nel tronco e percorsero a gattoni il lungo corridoio sotterraneo.
Quando dal fondo si incominciò a intravedere una luce,Katy,che apriva la fila,si girò verso gli altri facendogli segno di restare in silenzio.
Il corridoio,si scoprì,dava su una grande stanza.Dalla condizione delle assi e dei mobili,i ragazzi intuirono che nessuno ci metteva piede da anni.Nessuno a parte Remus,che ora sedeva per terra,le mani che gli coprivano il viso.
-Allora è questa la Stamberga Strillante-,bisbigliò James all'orecchio di Sirius,tutto eccitato.
Peter si sporse un po' verso l'amica.
-E ora che facciamo,Katy?-
-Aspettiamo che si trasformi,poi ci trasformiamo pure noi e gli andiamo addosso senza tante storie.James,hai finito di sorridere così?E' una cosa se...-,la ragazza non riuscì a finire la frase,paralizzata com'era dal terrore.
A pochi metri da lei,Remus si stava lentamente mutando in un mostruoso lupo.Ma la cosa più terribile era che mentre ciò accadeva,gemeva così forte da sembrare che stesse agonizzando.
Quando la trasformazione finì,dopo pochi secondi,il licantropo lanciò un potente ululato e si avventò rabbioso sul primo mobile che gli capitò a tiro,riducendolo in mille pezzi.
-Katy,andiamo ora?-,sussurrò Sirius riparandosi gli occhi dalle scheggie di legno che li stavano investendo.
Nascosti com'erano,Remus non li avrebbe visti.E certo non avrebbe badato al loro odore,preso com'era dal fracassare un antico armadio.
-Ancora un attimo-,bisbigliò la ragazza evitando al pelo un pomello d'ottone,che passò in volo appena sopra la sua testa.
-Adesso?-
-Un attimo-.Se fossero usciti in quel momento,con Remus in mezzo alla stanza,non sarebbero riusciti a coglierlo di sorpresa e nel tentativo di allontanarlo,gli avrebbero sicuramente fatto molto male.
-Katy...-,ringhiò Sirius,-Quando?-
-ORA!-.Con un agile balzo,la ragazza uscì dal suo nascondiglio trasformandosi all'istante in una splendida pantera,subito imitata da James e da Sirius,trasformati rispettivamente in un cervo e un grosso cane nero.
Peter invece si trasformò in un topo,senza però uscire dal nascondiglio,come avevano concordato.Se fosse successo qualcosa,il ragazzo avrebbe potuto chiamare aiuto.
Il licantropo,stupito da quell'improvvisa apparizione,lasciò andare dalla bocca un cuscino sbrindellato e si avventò su Sirius.
James,che lo aveva previsto,si affrettò a difendere l'amico,attaccando il licantropo con le corna,senza metterci ovviamente molta forza.
Remus,infuriato,provò nuovamente a lanciarsi contro Katy.La ragazza però,riuscì a scansarlo e,aiutata dagli amici a metterlo spalle al muro.
Nonostante dalla bocca del lupo colassero ancora rivoli di bava e i suoi denti fossero scoperti,i ragazzi notarono con enorme sollievo che il loro piano stava funzionando.
Remus era sì arrabbiato,ma non come prima.Riusciva a scaricare la sua rabbia contro di loro,ma in maniera meno eccessiva,consapevole ormai del fatto che dentro quegli animali si nascondessero in realtà i suoi migliori amici.
E così i quattro andarono avanti fino alla mattina successiva,quando i primi raggi del sole filtrarono attraverso i vetri sporchi della finestra.
A quel punto Remus,scosso da un tremito,cadde a terra e piano piano riprese le sue sembianze.
Anche James,Sirius,Katy e Peter si ritrasformarono,esausti ma enormemente felici.
-Wow!Ce l'abbiamo fatta,ragazzi!-,ruggì Sirius battendo il cinque a tutti.
-Grandi,vero?E non si è fatto nemmeno un graffio-,esultò Katy entusiasta.
-Già.Non ci posso ancora credere che ha funzionato-
-Io-vi-ammazzo-,sputò Remus tra i denti,rialzandosi a fatica da terra,l'espressione foriera di violenza.
-Oh Godric-,farfugliò James,-Non è che non si è ancora ripreso del tutto?-.
Gli altri lo ignorarono,troppo presi dalla figura di Remus.
-COSA DIAMINE CI FATE QUI?-,ruggì il ragazzo,mantenendosi a una certa distanza da loro.
-Mi sembra ovvio,no?-,scherzò Peter,indietreggiando un poco verso il muro-Siamo venuti a rimboccarti le coperte-
-KATY!-,la ragazza sussultò impaurita.-IO MI FIDAVO DI TE!AVEVI PROMESSO CHE NON L'AVRESTI RACCONTATO A NESSUNO!-
-Remus,sii ragionevole,sapevi che non ti avrei dato retta,e tecnicamente,io non te l'ho mai p...-
-IO MI FIDAVO-,ripetè il ragazzo,infuriato come non mai.
-Vedine il lato positivo,Re-,si intromise Sirius,-Nemmeno un graffio-
-AVREI POTUTO UCCIDERVI!-.
James si girò verso gli amici borbottando tra sé e sé e indicandoli uno ad uno.
-Uno,due...tre...no,ci siamo tutti-
-NON E' UN GIOCO QUESTO,POTEVATE MORIRE!-,ora Remus tremava così tanto che Katy sospettò stesse per scoppiare a piangere.
Presa da un moto di affetto,la ragazza attraversò la stanza in tre falcate e strinse forte l'amico a sé.
-Avrei potuto uccidervi-,singhiozzò Remus affondando il viso nell'incavo del suo collo.
In breve,anche James,Sirius e Peter si unirno all'abbraccio.
Ed ecco come finì quella lunga nottata:cinque amici abbracciati,contenti malgrado tutto,perchè sapevano che sarebbe per sempre stato così: loro cinque,cinque amici,cinque fratelli.
Cinque Malandrini.

La vera storia dei Malandrini Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora