Scesi dal palco dirigendomi verso i BVB,trovandoci anche mio padre,mio fratello e i signori Biersack.
"Come siamo stati?"chiesi ai ragazzi,sedendomi su una delle sedie,prima occupate dai bambini.
"Fantastici"rispose Andy,avvicinandosi a me.
"É un peccato che non abbiate dato il meglio di voi..."aggiunse,incitandomi a salire di nuovo sul palco.
"Che ne direste di farci sentire qualcosa di più forte?"propose Ash,non appena anche i ragazzi scesero dal palco.
"Qualcosa di più forte eh?"
La cosa bella dei gruppi e che ci si riesce a capire con un solo sguardo,infatti,ne bastò uno per farci risalire sul palco e iniziare a suonare.
"Misery Business"era il pezzo che ci rappresentava in meglio.
Era grintoso e rock,soprattutto rock." Whoa, whatever makes you break
But, I got him where I want him now.
Whoa, it was never my intention to brag
To steal it all away from you now.
But God does it feel so good,
Cause I got him where I want him now.
And if you could then you know you would.
Cause God it just feels so...
It just feels so good."Quando finimmo i ragazzi ci stavano guardando con sopresa,restando in silenzio e la cosa iniziava ad essere imbarazzante.
"Siete dei nostri!"esclamò Andy,vendendo verso di noi.
"In che senso?"chiesi,non capendo a cosa si stesse riferendo.
"Tra un mese inizierà il nostro tour mondiale e avevamo pensato di prendere un gruppo di apertura...voi"
Rimasi paralizzata da quell'affermazione.
Non me lo sarei mai aspettata.
Il mio gruppo avrebbe suonato con i Black Veil Brides.
Scesi giù dal palco e saltai addosso ad Andy che mi strinse a se.
"Grazie"sussurrai al suo orecchio,continuando a stargli in braccio.
"Di niente topina"rispose,mettendomi giù con cautela.
Rimasi abbracciata per un po di tempo abbracciata a lui.
Mi rassicurava.
Nonostante tutto lui mi mancava e i miei sentimenti per lui non erano cambiati,ma,dovevo essere sicura.
Piano mi distaccai e andai a festeggiare con gli altri del gruppo che stavano ringraziando i BVB.
"Signorina Williams,venga con me"disse il medico che era rimasto lì a guardare per tutto il tempo.
Lo seguì in un piccolo e grazioso studio,dove mi fece sedere su una delle sedie davanti alla sua scrivania.
"Ho una buona notizia da darle.
Oggi potrà tornare a casa sua"disse,dandomi un foglio da firmare per poter uscire.
Dopo aver firmato,salutai il medico con una stretta di mano e tornai dagl'altri.
"Torno a casa!"esclamai,andando ad abbracciarli.
Adoravo quei ragazzi.
Ci staccammo tutti insieme e,quando mi girai vidi mio padre un po triste.
Così gli andai incontro e gli diedi un bacio sulla guancia,per poi sorridergli.
Lui ricambiò subito il sorriso e,tenendomi stretta,andammo fino alla mia camera per prendere tutte le mie cose.
Le raccumulammo dentro uno degli zaini portati dai ragazzi e tutti insieme uscimmo dall'ospedale.
Entrai in macchina con Andy e,dopo aver abbassato il tetto,partimmo con la sua fantastica "Rebel Love Song".
Io amavo quella canzone.
Era diversa da tutte le altre canzoni d'amore lente e smielate.
Ma rappresentava perfettamente l'amore,in tutte le sue sfaccettature.
Iniziammo entrambi a cantare a squarciagola quelle parole così belle e spontanee.
Ammiravo davvero Andy sullo scrivere canzoni.
Riusciva a trasmettere le emozioni che provava nel momento in cui le scriveva a chi le ascoltava.
Arrivammo in poco tempo a casa e davvero non vedevo l'ora di stendermi sul mio letto.
I "The Madness"avevano deciso di tornare a casa,visto che ci avrebbero messo più di un'ora ad arrivarci e che era già pomeriggio.
Sarebbero ritornati l'indomani con gli strumenti per provare le canzoni che avremmo fatto nel tour con i Black Veil Brides.
Mentre gli altri,avevano svoltato per la loro città poco dopo.
"Finalmente a casa!"dissi,scendendo dall'auto.
Ci entrammo e,dopo aver avvisato tutti,salì al piano di sopra per andare in camera mia.
Stavo per entrarci,quando una mano mi fermò.
"Vieni al granaio"sussurò Andy,per poi lasciarmi il braccio.
Lo seguì di sotto,uscendo poi dalla porta della cucina per non farci scoprire.
Iniziammo a correre e,una volta arrivati,ci entrammo.
Mi sedetti sul divano,mentre Andy andò a prendere la chitarra,tornado poi da me.
"Cantiamo?"propose il ragazzo,accordando la chitarra.
Io annuì e il ragazzo iniziò a suonare e cantare "The Reason"degli Hoobastank.
Mi aggiunsi a lui cantando quella bellissima canzone." I've found a reason for me
To change who I used to be
A reason to start over new
and the reason is you
I've found a reason to show
A side of me you didn't know
A reason for all that I do
And the reason is you"Quando finimmo restammo a guardarci nel silenzio più totale.
Non era un silenzio imbarazzante o muto,al contrario diceva più di quello che le sole parole avrebbero mai potuto.
Il ragazzo si avvicinò a me e posò le sue labbra sulle mie.
Io però non ero ancora pronta.
Misi le mani sul suo petto e lo feci allontare.
"Andy..."
"Sò che vuoi dire Les,ma io non potrò mai essere solo un amico per te,lo capisci!
Io non potrò ma essere tuo amico perché io ti amo!"disse,per poi uscire dal granaio,sbattendo la porta.
Mi alzai velocemente dal divano e uscì dal granaio.
Corsi verso casa con le lacrime che mi rigavano il viso.
Rientrai dalla porta della cucina e risalì velocemente al piano di sopra,per poi chiudermi in camera.
Non riuscivo a capire perché ci stavo così male,se era una mia decisione.
Forse stavo troppo ascoltando la mia testa e non il mio cuore.
Forse per una volta avrei potuto lasciare la testa da una parte.
Riaprì la porta e andai a cercare Andy.
Uscì velocemente da casa e lo cercai dappertutto.
Tornai al granaio,ma niente.
Pensai che potesse essere rientrato,così entrai in casa e mi diressi in camera sua.
Anche lì,non ci trovai nessuno e,quando stavo per uscire,andai a sbattere contro un mobiletto,dal quale cadde un piccolo libricino in pelle nera.
Mi abbassai per raccoglierlo e da esso ne uscì un foglio piegato.
Lo presi e lo aprì.
Non potevo davvero credere ai miei occhi.
Su di esso c'era disegnato un mio ritratto in bianco e nero e,quando girai il foglio,vi trovai un pagina di diario.
Così mi sedetti sul letto di Andy e iniziai a leggere.
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The Reason Is...You ||Andy Biersack||
أدب الهواة"Ti amo"sussurrai sulle sue labbra. Il ragazzo teneva le sue mani ancora strette alle mie. Lo aveva detto che non mi avrebbe più lasciata e stava mantenendo perfettamente la sua promessa. Ogni cellula del mio corpo era incondizionatamente innamorata...