Capitolo 1
"Ritorno"
15 Febbraio 2015
Naro è in festa,no non è la festa del Santo Patrono,oggi torna il nostro vincitore.
Torna lui,u barunieddu,Piero.
Dopo tanto tempo torna qui da noi.
Gli addetti stanno preparando la piazza per la grande festa di stasera.
Io sono stretta nel mio giubbotto e sorseggio un caffè.
Mi piace delle volte passare del tempo da sola a pensare.
La confusione mi piace si,ma amo anche la tranquillità.
Tutte quelle sue foto per la città,non giovano al mio povero cuore che,poveretto,soffre ancora l'abbandono dell'ormai affermato tenore.
Non abbiamo avuto una storia,questo no!
Però era il mio migliore amico,eh si,"era" perché ormai non c'è più.Flashback
Settembre 2014
-Promettimelo Piè,ti prego.- chiedo al ragazzo dagli occhiali rossi davanti a me
Lui annuisce e poi prende le mie mani stringendole tra le sue.
-Te lo prometto,tornerò al più presto da te,non mi dimenticherò di te molto facilmente.- mi dice lui
Io mi limito soltanto ad abbracciarlo e a godermi questi ultimi momenti con lui.
Non so quando lo rivedrò.
Fine flashbackAh belle quelle sue parole peccato che abbia dimenticato il "non" e sia rimasto "mi dimenticherò di te molto facilmente"
Ma vabbè,se lui adesso è felice così,anche io sono felice insieme a lui.
Ma non posso negare che,ovviamente,mi manca tanto.
Mi manca tutto di lui,dalle sue attenzioni al suo essere geloso.
Ma basta pensare,mi alzo e vado a pagare il mio caffè.
-Allora ci vediamo stasera?- mi chiede Titina la proprietaria del bar
-Certo,a stasera.- confermo io,pago il mio caffè e inizio a passeggiare per le strade di Naro.
Non è una ruffianata,ma amo davvero tanto la mia città è accogliente.
Cammino e arrivo a casa mia,apro il cancelletto del giardino e entro.
Apro la porta di casa e vengo inondata da un buon profumo di pasta al forno,la mia preferita.
Sorrido e passo dalla cucina -Che bontà mamma,che bello che hai cucinato la pasta al forno.- dico rivolta a mia mamma
-Ho voluto fare qualcosa di buono oggi.- mi dice lei
Io sorrido e salgo in camera mia,sfilo il giubbotto e le scarpe e mi siedo sul letto per poi prendere il mio cellulare,apro l'app di whatsapp e vado sul suo profilo,lo guardo spesso.
Come immagine del profilo ha una foto insieme a Ignazio e Gianluca.
È diventato così bello.
Sospiro pensando ancora a lui,quando vengo interrotta dalla voce di mia mamma -Rosa,scendi è pronto.- mi urla lei dal piano di sotto.
Io blocco il cellulare e scendo di sotto.
È tutto apparecchiato e la mia famiglia è già a tavola.
Mi siedo di fianco a mia madre e inizio a mangiare[...]
Ho appena finito di prepararmi,indosso un pantalone beige,una camicia bianca e le scarpe col tacco nere.
Mi trucco poco e lascio i capelli sciolti,indosso il giubbotto e scendo di sotto.
I miei mi stanno aspettando.
-Andiamo?- mi chiede mio padre
-Sisi andiamo.- confermo io.
Usciamo di casa e il freddo mi travolge,odio l'inverno,non vedo l'ora che sia estate.
Ci dirigiamo verso la piazza grande che era stata allestita a dovere per il ritorno del nostro vincitore.
I miei genitori si avvicinano ai genitori di Piero,le due famiglie sono amiche da sempre.
Io raggiungo le mie amiche.
-Eeeh? Emozionata?- mi chiede Cristina la mia migliore amica.
-Per cosa poi?- le chiedo io
-Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- mi dice lei
-Che spiritosa che sei.- rido io
-Non sei emozionata e felice di vedere di nuovo Piero?- mi chiede Raffaella un'altra mia amica
-No!- rispondo io acida
-Eheh una camomilla non avrebbe fatto male.- commenta sarcastica Cristina
Io faccio una finta risata e sto per parlare ma mi stroppo quando sento quella voce.
-Ciao Naro.- dice
Mi giro e lo vedo sorridere e guardare tutte quelle persone che erano li per lui.
-Siete il mio grande amore.- dice lui commosso
Parte un boato generale che travolge anche me.
La voglia di andare da lui e abbracciarlo è tanta,ma non lo faccio.
Inizia a cantare,canta una parte di Grande Amore.
La sua voce è così bella,profonda,acuta,non ci sono difetti per lui.
La festa in suo onore va avanti per molto tempo,tra suoi ringraziamenti a noi e urla da parte di fans scatenate sotto al palco.
Insieme alle mie amiche mi sono seduta intorno ad un tavolino del mio solito bar.
Abbiamo ordinato tre cioccolate calde,la festa è appena finita,le luci del palco si sono spente sono rimaste solo le luci dei lampioni.
Titina ci sta servendo le cioccolate,ci porge lo scontrino lo sto per prende quando una mano più veloce della mia lo prende.
-Ma che cavolo.- dico io
-Titina pago io le cioccolate a queste ragazze,anzi portane una anche a me.- dice lui.
Sospiro e alzò lo sguardo.
-Piè.- Raffa e Cri sono già tra le sue braccia e lui le stringe con piacere.
Io guardo la scena sorridendo.
Non mi aspettavo venisse da noi,non pensavo neanche che ci avesse viste.
-E tu?- la voce di Piero mi risveglia
Continuo a guardarlo e poi mi alzo,gli do un bacio sulla guancia -Ciao,complimenti per tutto.- gli sorrido e mi siedo di nuovo per poi iniziare a mangiare la mia cioccolata calda che era diventata tiepida.
La finisco in un batter di ciglia e mi alzo dalla mia sedia.
-Dove vai?- mi chiede Raffa
-A casa,sono molto stanca.- mi giustifico io
Non era assolutamente vero,era solo un modo per sviare Piero.
Lui si alza senza nemmeno finire la sua cioccolata e dice -Aspetta,pago tutto e ti accompagno.-
-Non serve grazie ho vent'un anni e so perfettamente la strada di casa,grazie mille del pensiero.- gli dico io
Lui entra e paga poi ritorna da noi.
-Non voglio sentir ragioni.- mi dice convinto
-Adesso io ti accompagno a casa e tu non dici nulla.-
Eccolo è tornato il siculo autoritario e protettivo.
Mi limito soltanto ad annuire,ormai in piazza stanno smontando tutto.
Saluto le mie amiche e in compagina di Piero torno a casa.
Il tragitto è lungo,c'è un silenzio imbarazzante,fin troppo imbarazzante.
Arriviamo fuori il cancelletto di casa mia.
Sto per mettere le chiavi nella toppa,ma lui ferma la mia mano mettendo la sua sopra la mia.
Rabbrividisco a quel contatto,il suo tocco mi ha sempre provocato innumerevoli brividi,lui se ne accorge e ritrae la mano.
-Scusami.- mi chiede lui
-Per?- gli pongo la domanda
-Tutto.- mi dice mentre si aggiusta gli occhiali sul naso.
-Potevi pensarci,prima di lasciarmi così da sola,ci ho sofferto sai,ho un cuore io.- non lo lascio replicare che entro in casa mia.
Faccio il più piano possibile per non svegliare i miei.
Vado in camera mia,faccio una doccia calda veloce e poi indosso il pigiama.
Mi metto sotto le mie amate coperte e prima di addormentarmi controllo il cellulare.
Una notifica "Nuovo messaggio da Piero"
Lo apro e leggo "Mi fa male questa tua freddezza,non essere così con me ti prego,lo so che ho sbagliato io,ma ho avuto le mie ragioni,ti prego lasciami spiegare,domattina vediamoci,facciamo colazione insieme come ai vecchi tempi,dimmi di si ti prego"Leggo il messaggio più volte poi rispondo "vabbene,alle 10.00 al bar centrare"
La sua risposta non tarda ad arrivare "Vabbene,buonanotte Rose"
Solo lui mi chiamava così,nessun'altra.
"Buonanotte Piero"Blocco il cellulare imposto la sveglia e lo metto sul comodino.
Il sonno non tarda ad arrivare così mi addormento....
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Sei il mio angelo
FanfictionCome si fa a dimenticare così facilmente una persona? Si può tornare ad amare chi abbiamo dimenticato? Ma soprattutto,può tornare ad amare chi abbiamo abbandonato dopo un dolore così grande? |Piero|