Capitolo 19
"Lettera"
26 Maggio
Oggi i ragazzi tornano,oggi lui saprà la verità.
L'ansia mi sta mangiando,gli ho lasciato in camera mia una lettera.
Spero lui capisca,mi ha detto Gianluca che dovrebbero atterrare per il 18.30 e sono le 18.15 sospiro,sono stesa sul mio letto a pensare alle conseguenze.
Lui starà male,ne sono certa,ma riuscirà a superare perché lui è forte.Pov's Piero
Non sento Rosa da molti giorni e sono molto preoccupato.
Cristina e Ilaria mi hanno detto che sta solo studiando molto e non ha il tempo di connettersi.
Ma fortunatamente oggi torno a casa,anzi sono quasi atterrato a Palerno,e finalmente la rivedrò.
Atterriamo insieme io e i ragazzi e davanti al rullo poi aspettiamo le valige.
Gian poteva anche tornare a Roseto ma ha insistito per venire anche lui a Naro.
Arrivano finalmente le nostre valige e mentre Igna va a casa sua a Marsala,Gianluca si dirige insieme a me alla macchina di mio padre.
Dopo averlo abbracciato forte e aver messo le valige in macchina saliamo alla volta di Naro.
Lei non era all'aeroporto,mi aspettavo una sua sorpresa ma non c'era.
Arriviamo dopo qualche ora a Naro.
Mia mamma e mia sorella sono fuori casa ad aspettarmi impazienti,mi unisco a loro in un abbraccio forte e porto le valige in casa.
Le lascio in salotto e mi dirigo alla porta.
-Dove vai Piè?- mi chiede Mary
-Vado da Rose Mary.- dice lei
-Oh ok a dopo.- dice lei sorridendo
Un sorriso troppo strano per essere vero.
Esco di casa e mi dirigo fuori casa sua,percorro il viale è una volta fuori la porta busso,non ricevendo risposta prendo la chiave di riserva che c'è sotto al vaso di rose e apro la porta,entrò in casa.
È deserta non c'è nessuno,decido di salire al piano di sopra nella sua stanza.
Apro la porta dopo aver percorso il corridoio apro la porta della stanza.
Vuota,c'è solo il letto e l'armadio.
Non capisco,sul suo letto dalle lenzuola bianche una lettera,dello stesso colore delle coperte.
Mi avvicino e la prendo tra le mie mani,profuma di lei.
Sul retro "Al mio Piero.."
La apro e poi estraggo il foglio,lo guardo,la sua scrittura.
Inizio a leggere "Ehi Piero,lo sai che io non sono mai stata brava con le parole ma adesso ci proverò.. Solo per te e per il nostro amore. Se stai leggendo questa lettera sei tornato da Vienna allora,qualunque sia stato il risultato sei stato meraviglioso,questo posso assicurartelo. Ti starai chiedendo perché la casa sia vuota,oppure perché io non sia venuta all'aeroporto a prenderti,oppure ti chiederai perché Gianluca è venuto con te..Beh non è facile dirlo,non so come la prenderai,ma spero tu possa perdonarmi.
Piero io mi sono trasferita,per il lavoro di mio padre,non ti dico dove sono,perché tu mi raggiungeresti subito. Scusa se non te lo dico,spero tu possa capirmi.
Ti giuro non avrei mai voluto arrivare a questo. Ma la situazione si era fatta pressante. Io non so tenere una relazione a distanza. E beh questa non è una bugia,è la sacrosanta verità.
Io sono di vita del fatto che tu troverai un'altra,una donna che sappia amarti veramente e che non ti abbandoni così come ho fatto io.
Il mio cuore sarà sempre tuo,tu saprai rialzarti,più forte di prima! Non ti prometto che ci rivedremo,non potrei reggere la situazione. Io ti ho amato,e ti amerò per sempre! Non dimenticherò mai i tuoi occhi te lo prometto e non dimenticherò la tua voce.
Sarai sempre nel mio cuore.
Non voglio dilungarmi troppo,non vorrei annoiarti. Scusami! Scusami per tutto davvero.. Gianluca è lì per sostenerti.
Addio mon amour..
-LaTuaRosa."Non potevo vedere a quelle parole,le lacrime non cessavano,mi sentivo mancare la terra sotto i piedi.
Tengo la lettera tra le mani e mi giro per scendere giù in salotto.
Trovo Gianluca,mi avvicino a lui per abbracciarlo.
Lui mi stringe -Mi dispiace,non sai quanto.-
Non rispondo non ho la forza,potrei morire in questo preciso momento.
Poteva dirmelo prima,non doveva aspettare tutto questo tempo.
-Andiamo dai.- continuó a dire Gianluca
Annuì soltanto e lo seguì verso casa mia.
Una volta entrato mi diressi in camera mia,chiudendo poi la porta.
Sospirai guardando quella stanza buia e scivolai lungo la porta portandomi le ginocchia al petto.
Scoppiai in lacrime,era tutto un insieme di sentimenti.
Rabbia,dolore,delusione,frustrazione,mancanza,amore.
Non so per quanto tempo piansi ma a me sembrò un'eternità.-
Sento bussare alla mia porta,non accenno a rispondere o alzarmi.
-Dai Piero apro questa porta.- è Gianluca che dall'altra parte della porta mi prega di aprirla
-Vattene Gianluca.-
Sento sospirare dall'altra parte della porta.
-Non me ne vado finché non avrai aperto,sono pur sempre il tuo migliore amico e non ti lascio così.-
-Non apro la porta.- dico io
-Non preoccuparti tanto mi sono seduto a terra e posso parlarti quanto voglio,anche se tu non vuoi ascoltare.-
Sospiro,sono costretto ad ascoltarlo nonostante io non volessi.
-Piè capiscila ti prego,nemmeno lei sta bene.- mi dice
-Poteva benissimo dirmelo lei e non lasciarmi con un pezzo di carta.-
-Lo so ha sbagliato,ma lei non ci sarebbe riuscita,non avrebbe resistito ai tuoi occhi,alle tue lacrime;sapeva come l'avresti presa per questo non te l'ha detto lei.-
Non gli rispondo,sono deluso per il suo comportamento,so benissimo che non la dimenticherò facilmente e che il dolore non passerà subito.
Ma deve passare,come dice lei,devo andare avanti.
E così farò,lei si farà una nuova vita a Bologna ed io farò lo stesso,staró bene.
Mi alzo ed apro la porta,Gianluca perde l'equilibrio essendo appoggiato alla porta,lo aiuto ad alzarsi.
-Come stai?- mi chiede lui
-Non benissimo,ma posso superare.-
Mi sorride -Così si fa.-...
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Sei il mio angelo
FanfictionCome si fa a dimenticare così facilmente una persona? Si può tornare ad amare chi abbiamo dimenticato? Ma soprattutto,può tornare ad amare chi abbiamo abbandonato dopo un dolore così grande? |Piero|