Vienna

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Capitolo 17

Ore 06:00
Io e Gianluca siamo svegli,lui è a fare la doccia,io preparo la colazione in cucina,sono già vestita e le valigie di Gian sono già qui in salotto.
Metto la colazione sul tavolo e mi siedo per bere un caffè mentre aspetto Gianluca.
Dopo un po' arriva e si siede al mio fianco.
-Pronto?- gli chiedo sorridendo
Lui annuisce e addenta un cornetto alla crema mentre mi guarda ancora.
Gli sorrido anche io e finisco di bere il mio caffè.
Mi alzo per andare a prendere la mia borsa in stanza.
Dopo averla recuperata torno in salotto dove trovo Gianluca che indossa il giubbotto di pelle nero.
-Andiamo da Piero dai.- dico io per poi prendere le chiavi
Recupera la sua valigia ed inizia ad uscire da casa seguito da me.
Chiudo la casa a chiave e dopo aver messo le chiavi in borsa iniziamo a camminare verso la casa di Piero.
Arrivati lì bussiamo alla porta di casa,ci viene ad aprire Franz.
-Ehi cognatino.- sorrido io abbracciandolo
-Ehi piccola.- mi stringe lui -Prego.- mi fa spazio per entrare
Entro in casa,le sue valige sono lì,le guardo poi mi avvicino alla cucina.
Non c'è nessuno,così decido di andare in camera sua di sicuro è lì,salgo le scale e arrivo alla sua porta dopo aver attraversato il corridoio.
Mi fermo fuori la sua porta per poi bussare più volte.
-Avanti.- dice lui
Apro la porta ed entro in stanza,dopo essere entrata chiudo la porta alle mie spalle e mi ci appoggio.
Lui è di spalle ma appena sente la porta chiudersi si gira verso di me.
Mi sorride e poi si avvicina a me -Hei.-
-Hei.- dico io ricambiando il suo sorriso -Mi mancherai.- dico io
-Anche tu mi mancherai,ma non preoccuparti,sono pochi giorni.- posa una mano sulla mia guancia e l'accarezza metto la mia mano sulla sua e continuo a sorridere
Si avvicina a me e mi dà un bacio a stampo sulle labbra.
-Piè devi andare altrimenti fai tardi.- la voce di Gaetano interrompe il nostro momento
Prontamente ci stacchiamo e lui prende la mia mano.
-Oh ciao Rosa.- mi saluta Gaetano sorridendo
-Salve Gaetano.- saluto io ricambiando il saluto
-Vi aspettiamo in salotto ragazzi,fate presto.- dice lui
-Certo papà arriviamo.- dice Piero
Gaetano esce dalla stanza lasciandoci di nuovo soli
Si gira a guardarmi -Andiamo dai.- si gira a prendere la valigia
Io mi avvicino alla porta e la apro mentre lo aspetto.
Usciamo insieme dalla stanza e lui chiude la porta della sua stanza.

-

Sto stringendo Gianluca in un abbraccio.
-Mi mancherai piccola.- mi dice stringendomi ancora
-Anche tu Giangi,chiamami se ti serve qualcosa.- gli dico io
-Certo,anche tu eh chiamami qualche volta.- ride lui scatenando la mia risata
-Picciridda stai attenta eh mentre non ci sono.- dice Igna mentre vede Piero abbracciare calorosamente Cri
Mi stacco da Gian sorridendo e mi avvicino a Igna e a braccia conserte mi rivolgo a lui -Non preoccuparti Boschetto lo tengo d'occhio io il Barone.- dico per poi dare uno sguardo a Piero
Lui ride e poi da due baci sulle guance a Cri,lei poi corre da Igna per poi saltargli in braccio.
Faccio la finta offesa incrociando le braccia,poi con la coda dell'occhio lo vedo avvicinarsi e non posso fare a meno di sorridere.
-In questi giorni mi mancherà tantissimo il tuo sorriso amore.- adesso è lui a sorridere
-A me mancherai tu,però come hai detto tu,sono pochi giorni,possiamo resistere.- lo abbraccio ancora
Non potrei mai fare a meno delle sue braccia,mi fanno sentire così al sicuro.

"Il per Vienna è in pista d'atterraggio,si pregano i gentili passeggeri di avvicinarsi al gate 3"

Si guardano e poi guardano noi e i loro genitori.
Gli ultimi saluti e poi eccoli lì che si avvicinano al gate per poi sparire dietro quelle porte scorrevoli.
Un altro viaggio e un'altra avventura li aspetta.
Io lo aspetto qui,come sempre.

-

Sto cenando con i miei genitori,Piero è arrivato a Vienna alle 12.30 mi ha detto che è meravigliosa per quel poco che ha già potuto vedere.
Loro sono direttamente in finale insieme ad altri paesi.
Vedo mio padre distratto,come se dovesse dirmi qualcosa di importante.
-Rosa,io e tua mamma dobbiamo dirti una cosa importante.- mio padre esordisce così
Mi passano per la mente le peggio cose.
Lo invito con il capo a continuare il discorso.
-Ho avuto un trasferimento.- dice seccamente lui
Lo guardo -Beh è in Sicilia il nuovo posto no?-
I miei si guardano per un attimo e poi tornarono a guardare me.
-Allora? Dove sei stato trasferito papà?-
-A Bologna.- dice lui tutto d'un fiato.-
Resto a bocca aperta,lontana dalla mia terra,lontana dai miei amici e soprattutto lontana da Piero.
È la cosa più straziante che mi abbiano mai detto i miei genitori.
Mi limito solo ad annuire,non posso assolutamente oppormi al lavoro di mio padre è lui che ci mantiene.
Devo vedere Cristina ed Ilaria.
Loro devo sapere,ma solo loro.
Dopo aver cenato ed aver aiutato mia madre,mi preparo per uscire con le mie amiche,quella sarebbe stata la mia ultima sera a Naro, saremo partiti l'indomani,dato che mio padre aveva saputo del trasferimento una settimana fa.
Io non avevo sospettato proprio nulla.
Mi preparo e dopo aver sistemato anche la valigia mettendo dentro sommariamente qualche capo,ci avrebbero inviato tutto i miei nonni dopo qualche giorno.
Dopo essere uscita di casa mi avvio alla piazza,dove solitamente ci incontravamo.
Le vedo li,che scherzano e sorridono mi avvicino a loro per poi sedermi al loro fianco.
Mi salutano calorosamente e poi ordiniamo qualcosa.
-Come mai ci hai chiesto di uscire? È successo qualcosa con Piero?- mi chiede Ila guardandomi
-Nono con Piero tutto ok,la cosa è molto più importante.- dico io
-Dai allora dicci,non farci restare sulle spine.- esordisce poi Cristina
-Vado a Bologna.- dico io senza aggiungere nulla
-Ah vai a fare un viaggio a Bologna che bello.- non mi sono spiegata bene
-Vado a vivere con i miei a Bologna,mio padre ha avuto un trasferimento.-
Alzano lo sguardo e mi fissano,non è delle migliori questa situazione.
Non dicono nulla,solo si avvicinano a me e mi abbracciano,un abbraccio che vale più di mille parole.
-E a Piero cosa dirai?- mi chiese Cri
-No lui non deve saperlo starà troppo male e l'Eurovision è troppo importante.- dico io
-Ma così ci starà male il doppio.- dice Ila
-Lo so ma è l'unica soluzione.- sospiro io -Non so nemmeno se riuscirei a reggere una relazione a distanza è tutto più grande di me,non so cosa fare.-
-Vuoi lasciarlo?- mi chiede Ila
Non rispondo,la guardo solo negli occhi per poi abbassare lo sguardo.
-Non ti dico che andrà tutto bene,perché questo non posso saperlo,ma ti dico solo che noi qualunque cosa ci saremo.-
Sono le amiche migliori del mondo.
Non so davvero cosa farei senza di loro.

....

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