Un nuovo inizio

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Sophie
abitava con la nonna e il padre nella splendida villa Fauna, al confine con la grande foresta Ombrosa. Sophie l'amava, come amava i suoi amici e ogni singola particella di quel posto. Amava troppo sentire la brezza sfiorarle il corpo mentre correva in libertà tra le vie tortuose della ricca vegetazione. Adorava il suono del fiume che attraversava la valle e passava per il suo bosco, quella foresta sconfinata ai suoi occhi. C'era un limite imposto dal padre e dalla nonna. Non si poteva andare oltre la grande caverna e la muraglia di pietra che la affiancava marcando il territorio. Dall'altra parte il mondo era ostile, pericoloso. Cosí le avevano sempre detto. Ma il terreno che avevano era vasto, ottimo per cacciare. Gli animali passavano tranquillamente attraverso la caverna di passaggio. Sophie era seduta su un masso da sola. Il sole stava tramontando all'orrizzonte, riflettendo la sua luce rossiccia sugli alti alberi e facendo assumere al paesaggio una nota di malinconia.La notte stava giungendo. La ragazza era persa a guardare il tramonto e stava tra i suoi pensieri. "Sophie". Una voce la chiamó alle spalle. Era una voce calda, avvolgente, che lei aveva sempre ammirato e temuto. Si giró e lo vide avvicinarsi. Alto e muscoloso Louis le andó incontro mentre si alzava dalla sua sedia naturale, improvvisata. Il ragazzo era piú grande di lei e andava per i vent'anni. Aveva i capelli ricciuti e neri, gli occhi verdi e i lineamenti del viso delicati. "Sophie". La richiamó nuovamente Louis. "Sophie manca solo un ora ormai, dovresti già essere con gli altri". Lei lo sapeva ma era anche conscia che quella sarebbe stata l'ultima notte speciale li, in quel posto e stava cercando di coglierla appieno."Scusa". Si mortificó."Il mese prossimo saró chissà dove, in una cittadina nuova, da sola". A Sophie veniva quasi sa piangere al pensiero. Louis rimasse composto ma si fece piú gentile:"Tutti dobbiamo passare questa esperienza, ci permette di crescere". Detto questo i due si incamminarono silenziosi nella boscaglia finché giunsero ad una radura. Phil, Anita, Jonah e Chris erano già li. "Mezz'ora". Si lamentó Anita, una mora ragazza con due occhi neri come un abisso. Gli altri borbottarono qualcosa tra loro che a Sophie non fu molto chiaro. Contando la sua sensibilità uditiva ovviamente. Affrettarono il passo finché non furono inoltrati bene nel bosco. Phil cominció ad avvertirla prima di tutti. Nel suo sguardo si poteva scorgere l'andrenalina nascente. Si appoggió ad un alberi e gli altri d'istinto si allontanarono da lui. Solo Anita gli si fece vicino chiedendogli:"Phil, sta cominciando?". Come egli fece un cenno con la testa Chris cominció ad avertirla pure lui. Si distanzió leggermente dagli altri e si appoggió anche lui ad un albero. Dalle nuvole nel cielo incominció ad intravvedersi la luna, tonda e splendente. Louis prese subito da parte Sophie. "Sei pronta?". Le domandó. Lei lo guardó e rispose prontamente:"Si lo sono". "Sei la piú giovane". Aggiunse Louis."Stasera dovrai cercare di non perdere il controllo.Quando andrai in un'altra città sarà necessario che tu impari a gestirti". Sophie annuí in silenzio. Le venne il terrore di perdere completamente la ragione, tanto peggio se fosse capitato una volta raggiunta la città. Louis gli mise una mano sulla spalla:"Ci siamo passati tutti Sophie". Lei annuí nuovamente senza dire una parola. Poi lui si avvicinó prima a Phil e poi a Chris. Disse loro qualche parola e poi si rivolse agli altri."Restate nel bosco, correte e lasciatevi andare ma cercate di mantenervi controllati". Detto questo fece un cenno ad Anita e Sophie che si allontanarono dietro un cespuglio. Phil incominció a irrigidirsi e si tolse la maglia. Dietro al cespuglio Anita e Sophie fecero lo stesso. Lasciarono le magliette dietro il cespuglio si allontanarono ancora.Portavano i pantaloncini corti. Sophie avvertí la Luna Piena, l'andrenalina. "Resta lucida". Si disse ad alta voce. Anita lo notó ma sapeva come era fatta e poi lei di anni ne aveva sedici, era piú grande e aveva imparato come fare. Quando Sophie cominció a piegarsi l'altra ragazza si allontanó per concedere ad entrambe lo spazio necessario. Sophie ringhió, la luna la stava trasformando. Sentí un dolore ai denti che crescevano, le orecchie si appuntirono mentre la schiena prendeva la forma piú consona per muoversi a quattro zampe. Le unghie crebbero mentre le piantava nel terreno in preda all'istinto selvaggio. All'inizio la trasformazione faceva male, ora era piú sopportabile. L'animale prese il sopravvento. Sophie corse a piú non posso. La bloccó un profondo ululato da un'altra parte del bosco, a cui si uní pure lei con tutti gli altri al seguito. -Louis-.Pensó. E un po' di lucidità umana la colse prima di avventarsi su un coniglietto di passaggio.

L'alba era chiara e limpida. Sophie si ritrovó sdraiata nei presi di un albero. Le mani sue erano sporche di sangue, vicino a lei c'era il cadavere di un piccolo cervo e di un coniglietto. Si alzó con sicurezza ma esclamó:"Cavolo". Aveva imparato a conoscere il bosco come le sue tasche e non le fu difficile ritrovare il cespuglio su cui era incastrata la sua maglia. La prese e se la mise. Quella di Anita non c'era. Era già al rifugio.Questa fu l'ipotesi di Sophie. Dopo un tragitto medio lungo, sporca di sangue e fango, giunse ad una casetta di legno dove gli altri la attendevano. Era ancora l'ultima. Che strazio.
Jonah come la vide corse in cucina a prendere uno straccio per aiutarla a pulirsi, Anita stava cucinando qualcosa e Chris faceva una doccia. Phil e Louis vennero incontro a lei. Phil scherzó:"Sophie hai già fatto colazione vedo".
"Non è divertente". Ribadí lei. Quel ragazzo amava stuzzicarla ma in fondo le voleva bene e cosí pure lei ne voleva a lui. Considerava tutti un po' come dei fratelli. Louis lo fulminó con lo sguardo e questi indietreggió barcollando leggermente. L'alfa sapeva anche mettere i brividi. Jonah, la chioma bionda e gli occhi color mare, le porse lo straccio umido. Lei lo usó per pulirsi un po' e attese che Chris uscisse dalla doccia per infilarcisi lei. Mentre si chiudeva la porta del bagno alle spalle udí Phil parlare a Louis:"Come si fa a lasciarla andare? Non è pronta". Ma Louis pareva irremovibile:"Sarà un nuovo inizio per lei ma la aiuterà molto vedrai".

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