Odore di sangue

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"Visto che è andata bene". Gli disse Sophie. Il ragazzo sorrise e la bació. Quanto sentiva di amarla. Tutto quel tempo lo aveva passato all'oscuro,nascondendo il suo lato oscuro,quello che con lei poteva essere senza timore.
"Ora cosa faremo?". Sussurró ad un orecchio della dolce Sophie.
"Unisciti a noi. Louis sarà daccordo. Non sei piú un cacciatore ormai,sei uno di noi". Sebastian pensó alle parole di Sophie e per un momento ne ebbe paura. La sua famiglia non lo avrebbe piú accettato ora che era un licantropo.
"Sarebbe un idea splendida,partiamo oggi stesso. Ma dove abitavi?Come sono i tuoi fratelli?" . Tutte quelle domande gli vennero spontaneamente,tutte di fretta e Sophie ne fu colta alla sprovvista. Arrossí violentemente. "Abitavamo nei pressi della foresta Verde,sai dove si trova?". Improvvisamente il sorriso di Sebastian si spense,come se una tempesta gli si fosse abbattuta addosso impetuosa,come se il suo cuore si fosse spezzato neanche fosse ceramica.
"Oh Sophie". Gemette. La prese tra le sue braccia. La ragazza non capiva. "Mia adorata,dolcissima Sophie". Disse nuovamente.
"Ma cosa succede Sebastian?". Le domandó lei cominciando a preoccuparsi. Sebastian la guardó dritta negli occhi. "La mia famiglia è riuscita ad individuare un branco all'interno della foresta verde. Non è stato facile. Se non fosse stato per la tua cattura si sarebbero recati li durante la luna piena per sterminarli tutti. E temo che la tua scomparsa gli abbia incitati a procedere con i loro progetti". Fece una pausa. La ragazza si allontanó di poco da lui. "Non puó essere". Le stava salendo il panico.
"Magari mi stanno ancora cercando,magari...". Non terminó la frase. Scoppió in una crisi di pianto tra le braccia del suo amato lupo. "Andiamo subito a vedere Sophie". Disse lui accarezzandola. "Sono due ore di viaggio se andiamo veloci". La ragazza annuí e si lasció condurre verso l'auto. Pensó a Rose. Un'amica che non avrebbe piú avuto indietro,una cacciatrice che desiderava il suo sangue,la sua morte. E perché tutto questo odio? Nonostante la situazione,Sophie non riusciva a detestarla. Rosemary era cresciuta seguendo quella mentalità omicida. Forse non era del tutto colpa sua. Mentre faceva questi pensieri si addormentó. Nel suo sogno c'erano lei e Rose prese per mano in mezzo al bosco. La biondina sorrideva. Le parlava di quanto amasse la sua famiglia,di quanto credesse nel suo valore. "Che cosa intendi con questo?". Le aveva chiesto Sophie temendo la risposta.Rose le aveva lanciato uno sguardo assassino,senza lasciarle la mano. "Uccidervi tutti". Una lacrima sgorgó al lato di una guancia di Rose. "Perché piangi?". Le aveva domandato Sophie.
"Perché nella nostra famiglia c'è del sangue sporco,infetto. Non siamo tutti umani". Non riuscí a terminare la frase perché fu svegliata da Sebastian che la chiamava. "Siamo arrivati Sophie". Le disse mentre apriva gli occhi. Ritornare a casa fu una strana sensazione. L'aria era la stessa,il bosco il solito. Ma una nube di fumo si levava tra gli alberi. I due corsero a perdifiato finchè non giunsero in una radura. Si nascosero presso dei cespugli. I cacciatori erano tutti la,vicino ad un fuoco. Si sentiva odore di sangue e cenere. Sebastian sussultó. Rosemary stava tenendo una ragazza dai dai capelli scuri. La poveretta aveva i piedi e le mani legate. Nell'aria c'era anche un forte odore di aconito. Sophie la riconobbe.Anita. Rosemary la spinse verso Paul che brandiva un coltello. "Vi prego". Piangeva Anita. "Lasciatemi andare". Paul sorrise sadico. Rose era impassibile. "Morirai come i tuoi fratelli e il tuo corpo verrà bruciato una volta che avremmo finito".
"Phil,Jonah,Chris". Sussuró la ragazza. A Sophie cominció a montare una rabbia incredibile. Un'andrenalina e una furia omicida la percorsero da capo a piedi. Sentí il suo corpo fremere,come quando c'era la luna piena. E poi scattó. Si fece vedere da tutti. Gridó:"Cosa avete fatto bastardi?". I cacciatori si voltarono a guardarla. Paul sghignazzava. I suoi genitori sembrarono divertiti e sorpresi di vederla. Sebastian la affiancó. Paul si stupí poco nel vederlo.
"Fratello,come hai potuto? Come hai potuto stare cob questo mostro?".
"Sophie non è un mostro". Ringhió Sebastian.
Paul rise,seguito da Rose,la quale aggiunse:"Mi fai schifo Seb,io so cosa ti è successo,non sono stupida". La madre di Sebastian guardó Rose con preoccupazione. La famiglia di cacciatori drizzó le orecchie.
"Sei uno di loro Seb,basta nasconderlo,non avró alcuna pietà nei tuoi comfronti. Lo so da un po'. Da come ti atteggiavi prima della luna piena lo intuii,dal fatto che non partecipavi piú alle battute di caccia. E i tuoi occhi erano diventati piú verdi,piú maledettamente luminosi. Non sono una stupida Seb".
"E non sono qui per darti torto". Rispose il ragazzo.
"Fratello". Ringhió Paul brandendo il coltello."O per meglio dire ex fratello,cugino ormai defunto".
"Non sono qui per combattere Paul". Sebastian stava mantenendo la calma.
"Uccidilo Paul". Disse con disprezzo la madre di Sebastian. Per il ragazzo quelle parole furono un dolore immenso. "Mamma". Sussurró,gli occhi lucidi.
"Tu non sei mio figlio". Rispose di rimando la donna con voce ferma. Rivolse uno sguardo al marito. L'uomo esitó un momento e poi dette ragione alla moglie.
"Deve morire".

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