La forza del lupo

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"Cosí tu saresti Sebastian". Louis guardava il ragazzo con uno sguardo impassibile.
"Esattamente".
"Cosa ne facciamo Anita?". La ragazza fu colta alla sprovvista.
"Che dovremmo fare? Non capisco". Erano nel rifugio che utilizzavano da anni per la luna piena,in mezzo al bosco,al riparo dai cacciatori.
Sophie si sentiva di nuovo a casa ma ora era diversa. Aveva assistito a delle atrocità,i suoi fratelli erano morti. I suoi occhi erano lucidi di pianto,di quelle lacrime che cercava di trattenere ma che volevano ostinarsi a uscire.
"Lui è figlio di cacciatori,il suo sangue è malvagio,non possiamo permettere che uno come lui si unisca a noi". Sebastian non rispose,aveva il capo chino,si sentiva colpevole. Sophie intervenne,decisa,ma con la voce ancora rotta dalla disperazione:"Non è il sangue a fare la persona ma l'animo. Sebastian è diverso dai suoi genitori,dalla sua famiglia...". Pensó a Rosemary. Ora non riusciva piú a vederla in modo benevolo. Sophie si sentiva forte,non sopportava che i suoi fratelli fossero morti ma voleva combattere,restire e vincere quella battaglia.
"Vorrei farti omega per lo sdegno che ho nei tuoi confronti". Louis fece sobbalzare sia Anita che Sophie. Gli omega erano gli ultimi del branco,considerati meno di zero. Venivano spesso presi da un branco solo per pietà o venivano ridotti a tale stato per un periodo,in caso di comportamento scorretto nei confronti dell'alfa.
Tutti i membri del branco avrebbero dovuto comportarsi di conseguenza nei confronti dell'omega,sdegnandolo come voleva l'alfa. Un omega poteva essere promosso a beta se dimostrava mansuetudine e buone capacità. Questo lo aveva spiegato a Sophie,una volta Chris. Prima di essere entrata nel branco non ce ne erano mai stati peró. Come poteva Louis essere cosí duro?
"Io non riuscirei a vederlo come omega". Disse Sophie fiondandosi ad abbracciare l'amato.
A costo di andare contro l'alfa avrebbe continuato a protegfere Sebastian perché sentiva di amarlo. Sentiva dei forti sentimenti per quel ragazzo.
"Sophie tu non puoi andare contro di me". Gli occhi di Louis si fecero l'uminosi e Sophie cominció ad avere timore. Ma non si staccó da Sebastian mentre l'alfa la fulminava con lo sguardo. Anita intervenbe in difesa di Sophie:"Cerca di capire che è sconvolta...".
"Zitta". Anita tacque indietreggiando.
"Sei in prova". Decise Louis,rivolgendosi a Sebastian.
"Grazie". Disse lui. Erano tutti sconvolti per quanto successo. Perfino Louis,che cercava di nascondere le sue emozioni era stato segnato da quelle perdite. Era l'alfa,era l'autorità,ma aveva un cuore umano.
"Ora dobbiamo preoccuparci di tuo padre Sophie e dovró avertire la persona che avrebbe dovuto aiutarti che non ce ne è piú bisogno,ma...chissà...forse in futuro avremmo bisogno dei suoi servizi contro i cacciatori. Siamo in pochi e...".
""I cacciatori sono piú di quelli che avete incontrato nel bosco". Disse Sebastian.
"La mia famiglia fa parte di un'organizzazione ancora piú grande.
Anita gli sorrise. Quel l'informazione era molto preziosa per loro.
"Grazie". Disse Louis a denti stretti.
"Aspetteremo 24 ore prima di metterci in contatto con tuo padre,per sicurezza".
"Daccordo". Sophie si fidava di Louis. Dovevano stare attenti e non farsi piú beccare dai cacciatori.

Paul corse come un disperato per la foresta. Aveva paura e non rabbia,non voleva che i suoi parenti lo uccidessero,che Rosemary lo uccidesse. Non sapeva dove trovava la forza per scappare date le sue condizioni. Sarebbe diventato un mostro molto presto. Era ancora provato per la morte della madre e nella sua testa c'erano quei lupi che tanto odiava e Sebastian. Quel traditore della sua stirpe che ora correva con i lupi. Come poteva accettare di essere un mostro fuoricontrollo. Paul si fermó in una radura. Le ferite erano brutte e bruciavano. Se fosse morto a nessuno sarebbe cambiato niente ma lui aveva un movente per vivere,vendicare sua madre. Ma non solo. C'era un'altro istinto che lo spingeva a voler rimanere vivo e in parte lo odiava. Era la forza del lupo che lo preparava per la sua prima luna piena da licantropo. Si guardó intorno prima di svenire. Quando si sveglió era notte inoltrata e aveva fame. La luna era calante ormai. Si esaminó la ferita alla gamba e si toccó un momento quella al collo. Erano quasi del tutto guarite e...Paul,che non piangeva mai,che era sempre stato ferreo e poco emotivo,si disperó per un momento conscio di non essere piú umano. Conscio che avrebbe dovuto accettare di diventare un mostro,un lupo mannaro.

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