L'incantesimo

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"Mina,tesoro,ti ringrazio di essere venuta". Carmen invitò la sua carissima amica ad entrare in casa.

"E' bello rivederti,dopo tutto questo tempo". Fece la strega togliendosi il cappotto.

"Mary mi ha detto che ci raggiungerà quanto prima possibile. Certo che tu Carmen devi sempre cacciarti nei guai". La ammonì Mina.

"Io ho delle persone da proteggere,per me i guai sono prove della vita,mia carissima Mina".

Rispose Carmen.

"Ah,alle volte invidio il tuo spirito combattivo". Confessò Mina sedendosi sull'enorme divano del salotto. 

"Vuoi qualcosa da bere?".

"Solo acqua Carmen". 

Mina Wayburn si domandava come facesse l'amica ad avere così stretti rapporti con i lupi. Solitamente le streghe si facevano gli affari loro. Le questioni dei branchi non erano di loro competenza e i cacciatori non erano certo un nemico facile da abbattere. 

Carmen prese un grosso grimorio e si sedette vicino all'amica.

"Voglio usare l'incantesimo numero 57". Annunciò entusiasta.

"Tu sei matta Bloodness". Esordì Mina sussultando.

"E se qualcosa andasse storto? Ci rimetteremo tutte noi lo sai?".

"Ne sono consapevole ma devo molto al branco,non posso abbandonarli al loro destino. E poi conoscevo la madre di Sophie,si chiamava come me,Carmen". 

Per un momento la strega si perse in ricordi dolorosi e profondi,di tempi passati e oscuri.

"Stai parlando della piccola lupa del branco?".

"Esattamente".

"Mary non approverà". Sbottò Mina.

"Non dire così,dobbiamo provare a convincerla". Fece Carmen.

"Che poi neanche io sono molto d'accordo con questa cosa".

"Hai paura Mina?". 

"Non è il contesto che mi fa paura e nemmeno l'incantesimo. Sono gli effetti collaterali. Se qualcosa andasse storto...". Non finì la frase. La prospettiva la terrorizzava. Si usava di rado l'incantesimo 57. Anzi,il consiglio stava decidendo di bandirlo dal nuovo ordine di grimori per il pericolo che costituiva.

[-> INCANTO N.57 DETTO SMEMORICORDO.

-L'INCANTESIMO VA ESEGUITO IN GRUPPO MINIMO DI TRE STREGHE;

-LA DISPOSIZIONE E' A CERCHIO ATTORNO AI SOGGETTI CHE SI DESIDERA COLPIRE. SI PUO'PRENDERE DI MIRA UNA CASA INTERA DISPONDENDOSI IN PUNTI DIVERSI DEL CERCHIO INVISIBILE CHE SARA' DA CREARE GRAZIE ALL'INCANTO 10;

-LE STREGHE DOVRANNO FORMULARE IN SINCRONIA IL SEGUENTE FORMULATO LANCIANDO ALL'INTERNO DEL CERCHIO DELLE BACCHE SELVAGGE: "oblitus

memoriis aedificare novumaudire ad voluntatem nostram". DOPO LA COSTANTE RIPETIZIONE DI TRE VOLTE LA STREGA CHE HA CREATO IL CERCHIO INVISIBILE DEVE CREARE DEI NUOVI RICORDI PER I SOGGETTI. ENTRERA' NELLE LORO COSCENZE E DOVRA' AVERE LA DESTREZZA DI PLASMARE LE LORO MENTI.

-ATTENZIONE,IL PROCESSO E' MORTALMENTE PERICOLOSO. LE ALTRE STREGHE PARTECIPANO SPIRITUALMENTE A QUANTO SUCCEDE TRA LA MENTE DELLA STREGA ALFA E I SOGGETTI A CUI SOMMINISTRARE L'INCANTO. SE QUALCOSA SI ALTERA L'INCANTO SI RIVOLTA VERSO I SUOI CREATORI E PUO' PORTARE ALLA PERDITA DI RICORDI PREZIOSI PER LA PROPRIA VITA O ADDIRITURA ALLA MORTE. E' VIETATA L'ESEGUZIONE DI TALE INCANTO AI MEMBRI CHE NON POSSIEDONO IL CERTIFICATO QUINTO IN CORSO DELLA MAGIA E CHE NON ABBIANO COMPIUTO LA MAGGIORE ETA'].

Louis stava pensando a dove si sarebbero dovuti spostare,ora che i cacciatori erano sulle loro tracce. Cominciava a pensare che Sebastian non fosse stato un brutto acquisto dopotutto. Faceva stare bene Sophie,la stava rendendo più forte,capace di combattere per le persone che più amava.

"Louis". Anita lo riscosse dai suoi pensieri.

"Cosa c'è?". Il ragazzo si mise a guardare la bellissima bionda.

"Ti vedo stressato ultimamente". 

"Stiamo attraversando un brutto periodo". Louis restava fermo,controllava sempre al meglio le proprie pulsioni.

"Io credo che dovresti lasciarti un po' andare". Adesso gli si era fatta vicino. Anita aveva posato una mano candida sulla spalla destra di Louis. 

"Lo sai che io sono qui anche per te". Aveva detto poi  attirandolo verso di se.

Per un momento lui si era lasciato trasportare. Anita lo strinse in un'abbraccio molto caloroso ma poi puntò ad altro. Ricercava la sua attenzione in altre parti del suo corpo.

"che cosa vuoi Anita?". GLi domandò il lupo.

"Che cosa vuoi tu?". Cerco' di sedurlo lei.

"Niente da te". Era tornato freddo,staccandossi dalla ragazza.

"Perchè Louis?".

"Perchè mi distrai dalle mie responsabilità". Fece lui senza scomporsi.

"Vuoi dirmi che tra noi non c'è stato niente? Che ero solo una distrazione?". Lo aggredì dandogli una spinta.

"Esattamente". Rispose senza reagire.

"Tu menti". Ringhiò nuovamente Anita.

"E' per quella stupida strega che reagisci così vero?".

"I miei affari privati non ti riguardano". 

"Io ti ho amato davvero,un tempo.Non puoi dirmi di non aver mai provato qualcosa per me". Anita era molto infastidita dall'atteggiamento distante di quello che una volta era stato il suo idilio. La loro era stata una storia breve ma intensa,di quelle che ti cambiano l'esistenza e che poi finiscono miseramente. La verità era che Anita odiava Carmen,con tutta se stessa. Le aveva portato via Louis senza alcun ritegno,distruggendo il bellissimo rapporto che avevano creato. Alle volte pensava fossero ancora legati,nonostante Louis avesse deciso di chiudere tutte le sue relazioni sentimentali. Anita rodeva di gelosia,nonostante la loro storia fosse finita sentiva l'alfa ancora suo e reputava quella strega una ladra. Le avrebbe voluto strappare la faccia a morsi ,senza alcun ritegno ,quando le aveva rubato Louis. Le acque si erano un po' calmate quando lui aveva deciso di lasciare Carmen. Non era piú tornato con Anita e tutt'ora continuava a rifiutarla. Lei non aveva mai capito perché rifiutasse le sue attenzioni e nemmeno il motivo per cui aveva lasciato la strega.
C'era stato un profondo conflitto tra loro ma nessuno dei due aveva mai voluto accennarne.

Sembrava come che Carmen temesse di riprendere la questione,Anita provava ancora dei forti sentimenti per il suo lupo ma Louis era talmente distante,si era come dimenticato ciò che tra loro c'era stato. Anita rammentava le carezze,i baci sul collo,caldi e suadenti,oppure ghiacciati e passionali e la forte attrazione che gli univa,come due calamite. Il loro era stato un amore breve ma intenso,nessuno gli aveva mai sorpresi in fragrante,riservavano la propria intimità senza mostrarla al mondo intero. Nessuno all'interno del branco sapeva di loro,Louis detestava mostrare le sue debolezze e ciò aveva ferito profondamente la ragazza. La considerava solo un ostacolo alla sua autorità,un impedimento,una distrazione. 

"Dovresti dimenticarti di ciò che c'è stato tra noi". Louis era freddo,distante.

"Come faccio se il mio cuore è ancora tuo?". La poveretta aveva gli occhi lucidi. Per un attimo Louis ebbe un moto di pietà nei confronti suoi.

"Dovresti cercare di donarlo ad un altro,lo capisci che non posso permettermi di...".

"Lascia stare". Adesso Anita si era fatta oscura.

"Ho capito Louis,non serve aggiungere aggiungere altro". Detto questo si allontanò a lunghi passi,lontano dai suoi occhi verdi e intensi,dal suo profumo,da lui.

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