Non era possibile. Non c'erano altre spiegazione; solo questa parola gli veniva in mente camminando, impossibile. Eppure quella profezia, quelle parole sconnesse e biascicate si potevano rivelare più vere di qualsiasi altra cosa successa fino a quel momento. Doveva agire, e subito. Ma questa volta l'avrebbe fatto con astuzia, questa volta avrebbe usato a suo favore quell'essere che si poteva rivelare il suo più grande ostacolo. Eh si, questa volta il Signore Oscuro non avrebbe sbagliato di certo. Camminava lentamente Lord Voldemort, quasi vittima dell'incertezza e della titubanza, quasi vittima della paura. Quasi però. Accelerò, svoltando in un vicolo scarsamente illuminato del piccolo villaggio Godric's Hollow; era solo, questa era il genere di missione che aveva sempre preferito fare in solitario. Mescolandosi perfettamente con i costumi che la notte di Halloween richiedeva, arrivò a destinazione. Superò il cancello di quella villetta, perfettamente identica alle altre tutte intorno ma con all'interno un piccolo e insignificante pericolo. Spalancò la porta. Troppo semplice, quasi noioso. "Lily, è lui! Scappa, prendi Harry e.." Lampo di luce verde, e James Potter cadde insignificante come la situazione stessa sul pavimento, inerme, inespressivo. Lord Voldermort lo scavalcò, non preoccupandosi di schiacciarlo. Buttò giù la porta della stanzetta dove il suo più grande pericolo aveva dormito fino a quel momento, da un anno. "Ti prego, Harry no.. Prendi me.. Harry no, ti prego!!" Lily Potter copriva con il suo corpo la piccola creatura che non piangeva, ma guardava la scena interessato. Preoccupato solo di perdere tempo, Voldermort uccise all'stante anche quella Mezzosangue senza neanche pronunciare l'Anatema che Uccide ad alta voce. Sarebbe stato uno spreco. Il Signore Oscuro si avvicinò, guardò il piccolo bambino che lo fissò a sua volta. Spaventato, triste, solo. Occhi rossi dentro occhi verdi. Voldemort mise via la bacchetta, prese il piccolo in braccio, con spaventosa indifferenza. "Tu mi sarai più utile e più fedele di tutti quanti.." Prima di andarsene, Voldemort Appellò i due Babbani che aveva Confuso prima di arrivare nel villaggio e fece apparire sui corpi dei coniugi Potter ferite da arma da fuoco. "Non dimenticate, siete ladri e avete ucciso voi i padroni di questa casa perchè hanno tentato di ribellarsi." Pronunciò queste frasi con la sua inconfondibile freddezza, uscì dalla casa e si Smaterializzò comparendo di fronte ai cancelli di Villa Malfoy, dove viveva adesso che aveva cominciato la sua ascesa al potere. Entrò nella grande casa, regnava la penombra e il freddo aumentava con i colori grigi di ogni superficie, tutti i Mangiamorte presenti sussultarono e si inchinarono spaventati e devoti, ma anche incuriositi dalla creatura che il loro padrone portava in braccio. Erano convinti di vederlo tornare con un cadavere come trofeo, non con un bambino vivo e in salute. "Voglio che manomettiate la mente di tutte le persone che sono a conoscenza dell'esistenza di Harry Potter, nessuno deve sapere che sia mai nato.. Nessuno." Senza attendere risposta, e senza dare peso alle facce sconvolte dei suoi più fedeli Mangiamorte, Voldemort si avvicinò ad una sconcertata e spaventata Narcissa Malfoy e gli mise in braccio senza la minima importanza la piccola creatura. "Crescilo, come fosse tuo. Tu e Lucius sarete i suoi tutori, ma io sarò sempre presente alla sua crescita e mai prenderete decisioni senza la mia approvazione. Diventerà ciò che io voglio, sarà come io dico. Crescetelo, e quando avrete un figlio vostro teneteli insieme come fratelli." Detto questo, si congedò; il piccolo Harry, rimasto come un'impassibile vittima, cominciò finalmente a piangere, capendo forse che non sarebbe più tornato nella sua vera casa. Narcissa lo scrollò, guardandolo con uno sguardo che non avrebbe mai trapelato amore, ma solo rispetto per gli ordini dati dal padrone. Dopo quella notte, ci volle più tempo del previsto a manomettere i ricordi di tutte le persone che erano a conoscenza di Harry, anche se fortunatamente per loro non erano tante: il bambino era stato tenuto quasi sempre nascosto fin dalla sua nascita, a causa della profezia di cui solo i genitori ormai morti e alcuni membri dell'Ordine della Fenice, patetica rappresentazione della resistenza contro l'immenso potere sempre in crescita del Signore Oscuro, ne sapevano il contenuto. Forse, se avessero ancora la capacità di pensare, i coniugi Potter sarebbero decisamente pentiti di non aver voluto informare Albus Silente della profezia nel vano e stupido tentativo di proteggerlo. Volevano che Harry potesse avere una vita normale, come tutti. Ma avevano riposto la fiducia nella persona sbagliata, perchè un noto membro dell'Ordine era uno dei più fedeli Mangiamorte di Lord Voldemort. Peter Minus aveva sentito la profezia, la quale diceva che sarebbe nato alla fine di luglio di quell'anno l'unico vero e temibile nemico del Signore Oscuro, in grado di sconfiggerlo. Voldemort aveva aspettato un anno prima di prendere quella decisione: non uccidere il bambino, ma allevarlo e crescerlo come se fosse suo per poi poterlo utilizzare nella sua ascesa lenta al potere. Il vero Harry Potter adesso non esisteva più, Harry Potter adesso cominciava la sua nuova ed unica vita, pronto a crescere a immagine e somiglianza del suo padrone.
Harry Potter sarebbe diventato il Primo Mangiamorte di Lord Voldemort.
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Il primo Mangiamorte
Random-Lord Voldemort, quella famosa notte di Halloween, prese una scelta differente: prendere Harry con se, crescerlo ed educarlo insieme ai Mangiamorte per poterlo poi usare a suo favore in futuro, per farlo diventare il suo Primo Mangiamorte. Cosa succ...