Il biglietto era piegato all'interno del London Times di Graham. Lui lanciò un'occhiata all'edicolante, ma quel vecchio signore nel chiosco non sembrava essere più sveglio o più furtivo di come gli era sembrato in precedenza.
Il messaggio, che Graham aprì solo dopo aver girato l'angolo, conteneva l'indirizzo di un ristorante cinese a Limehouse e l'orario, 22:45.
le mani di Graham si fecero immediatamente umide. Non voleva fare una cosa del genere. Una cosa che era, sostanzialmente, tradire l'uomo che l'aveva cresciuto. Graham amava il professore, e quel sentimento non era stato cancellato dalla scoperta che fosse un mostro.
D'altra parte, Graham non sapeva come avrebbe potuto evitare quell'incontro. Aveva fatto una promessa alla sua Patria, alla sua responsabile e anche a sè stesso, se era per quello. Forse la Sezione X poteva dargli qualche spiegazione che avrebbe mitigato l'orrore cui aveva assistito. Gli avevano rivelato davvero molto poco, fino a quel momento. Forse la.... condizione del professore non era brutta come appariva. E se lo era, era sempre meglio affrontare la realtà a testa alta. Graham aveva Estelle a cui pensare. Non era contento di come il professore la stava 'aiutando'. Edmund era sembrato possessivo, la notte precedente, invitando gli altri ad andarsene per rimanere solo con lei. Estelle era amica di Graham quasi da quando il professore era suo tutore. Di sicuro era debitore anche nei suoi confronti.
Con simili pensieri che si davano battaglia nella sua testa, Graham si ridusse un rottame prima ancora di arrivare col taxi nel malsano quartiere di Limehouse. Poteva sentire l'odore del porto, del birrificio e un alto odore così dolce e nauseante da fargli dolere i denti. Doveva esserci una fumeria d'oppio poco lontano, forse proprio in quello stesso palazzo in cui stava accingendo a entrare.
Se era lì, non riuscì a vederla una volta entrato nella pesante nube di cibo fritto e fumo di tabacco. Anche se l'ora era tarda, il ristorante era comunque pieno di uomini orientali. Graham si trovò davanti un mare di facce straniere e berretti da lavoro. Le lampade di carta da quattro soldi appese sopra quei tavoli rumorosi servivano a poco contro l'atmosfera buia e raccolta della stanza. Le pareti, rese lucide e irregolari da numerose mani di vernice, erano di un color rosso sangue che non era convinto gli piacesse.
Graham si infilò la mano destra nella tasca del cappotto, impugnando il coltello a serramanico che si era portato dietro per ogni evenienza. Sapeva come usarlo, anche se si sarebbe trovato nei guai nel caso avesse voluto usarlo. Purtroppo il cinese non era tra le lingue a lui conosciute. Se lo fosse stato, probabilmente gli scoppi di risa che provenivano da ogni parte gli sarebbero suonati meno minacciosi. Così, invece,non poteva evitare di pensare che stessero ridendo di lui. Era l'unico uomo bianco lì dentro, e per questo lo si notava come un brufolo sulla punta del naso.
Quando notò la sua responsabile nell'angolo più lontano, il sollievo che provò fu quasi sensuale.
Occupava da sola un piccolo tavolo, e il suo pallido viso si sollevò quando lui attraversò il ristorante gremito per raggiungerla. Lei si alzò per accoglierlo, come avrebbe fatto un uomo. Indossava un abito tradizionale cinese, una comoda gonna nera con ricamato un dragone dorato che abbracciava le sue appetitose curve. Graham si ritrovò a baciarle la guancia morbida e fresca senza neanche pensarci.
"Bene" disse indicandogli la vecchia sedia di legno di fronte a lei. "Mi piacciono gli uomini puntuali."
I suoi genitali avevano iniziato a irrigidirsi nel momento stesso in cui l'aveva vista, ma a quelle parole ebbero un sussulto, subito pronto a prenderla.
"Come sei carino" gli disse con quella sua risata roca. Lui immaginò che avesse capito la ragione del suo rossore. Un cameriere si materializzò prima che la lingua impastata di Graham potesse rispondere. Fece un profondo inchino alla compagna di Graham - quasi in segno di adorazione, pensò lui - e prese l'ordinazione della donna con un rapido scambio di battute in cinese.
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IL PROFUMO DELL'OSCURITÀ
RandomLondra, 1922. La pioggia cade stanca sulla città, ma alla giovane Estelle non importa: oggi ha incontrato l'uomo della sua vita..... Dieci anni dopo, Edmund Fitz Clare, noto professore di Storia e vampiro mutaforma, deve fare i conti con un pericolo...