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Prospettiva di Alicia
La sera dopo la fine della sua storia con Jade andò agli allenamenti come le altre settimane.
Negli spogliatoi si cambiò in silenzio senza salutare nessuno. Fremeva, non riusciva a stare ferma. Quando era arrabbiata aveva bisogno di sfogare non solo a parole, ma anche attraverso il corpo. Per questo aveva sempre desiderato un sacco da box da poter mettere in camera.
Alcune la salutarono come hanno sempre fatto e in risposta Alicia pronunciava un mezzo saluto mischiato a un mugugno. Ringraziò chiunque lassù le voleva bene perché nessuna le chiese il motivo del suo malumore. Faceva ancora troppo male il tradimento della persona a lei più cara.
Purtroppo il suo nervosismo non passò inosservato a Giulietta ed Elis, così la prima decise di intervenire e Alicia se ne accorse ancora prima che aprisse bocca per parlarle.
"Ehi"
"Ciao"
"Come va?"
"Va tu?"
"Io sto bene, tu come stai?"
"Bene"
"Non ci credo"
"Non crederci, ma è così"
"No"
"Si"
"No"
"Si"
"E allora perché hai quella faccia?"
"Così"
"Devo chiamare Jade per sapere cos'hai?" Giulietta era decisa a sapere cosa non andava, ma Alicia sembrava non voler collaborare, nonostante sapesse che l'amica non avrebbe lasciato perdere tanto facilmente.
"N-non" bastò una parola o meglio un nome a farla infuriare.
"Ragazze forza uscite da quello spogliatoio!" l'allenatore la salvò da quella dura e sofferente conversazione, ma sapeva che Giulietta l'avrebbe ripresa presto. Almeno aveva prima l'opportunità di sfogarsi, magari non si sarebbero attaccate l'una con l'altra se fosse stata più calma.
"Andiamo Ju" chiamandola con quel piccolo soprannome sorrise. Era da anni che la chiamava così nonostante i litigi e i cambiamenti "Elis ci sei?"
"Arrivo" le rispose.
Notò le sue due amiche lanciarsi uno sguardo complice, ma preferì andare in palestra: aveva bisogno di sfogare.
Iniziarono a correre e rispetto al solito correva più veloce e con più concentrazione. I movimenti perfetti e ben curati: un altro modo per distrarsi era concentrarsi su altro.
Più tardi provarono qualche battuta. Anche qui i movimenti e la tecnica erano impeccabili, facendole guadagnare qualche complimento dall'allenatore. Ma ci mise troppa forza, forza nata dalla rabbia.
"Alicia! Devi fare una buona battuta non stendere le avversarie!"
"Si" rispose, anche se suonò più come un grugnito che come una parola.
Poco minuti dopo sentì di nuovo la sua voce tuonare "Alicia! Ora dalla forza che ci metti sbagli anche il movimento...dai ragazze su un po di concentrazione!"
Allora decise di tenere sotto controllo la furia che c'era in lei, ma senza successo e lo scoprì appena provarono a schiacciare.
"Alicia! Ma che cosa ti prende stasera?!" il suo allenatore era furioso "se continui così ti farai fuori la spalla e se ti fai male come facciamo in partita? Sai che ho bisogno di te in campo"
Le sue compagne evitavano i suoi palloni dopo essersi accorte della forza che ci metteva. Avevano le braccia completamente rosse solo dopo un paio di palloni ricevuti.
L'allenatore la fece avvicinare a se, ma stavolta il tono fu un pochino più dolce.
"Scusa..."
"Vai fuori a prendere una boccata d'aria..calmati e poi rientra" quando Alicia gli passò accanto lui le prese un braccio senza farle male "spero non sia nulla di grave.."
Alicia alzò lo sguardo con gli occhi lucidi e lui la lasciò andare.
Una volta varcata la porta appoggiò le mani contro il muro, in alto rispetto alla sua testa. Pianse piano per non farsi sentire da nessuno, ma dietro di lei c'erano già le sue amiche.
Sentì dei passi dietro di se, ma rimase ferma fin quando non si fermarono. Non aveva bisogno di girarsi per capire chi ci fosse, ma lo fece lo stesso per non essere scortese. Erano li per lei e non voleva trattarle male.
"Cos'è successo Ali..?" avevano entrambe uno sguardo deciso per convincerla a parlare, ma al tempo stesso preoccupato.
"Io..."
"Ehi...." fu Elis a parlare.
"Jade mi ha lasciato..." altre lacrime scesero copiose sul suo viso.
"Che cosa?!" Giulietta era sconvolta.
"Stai scherzando!?" ed Elis incredula.
"La ha conosciuto una che abita li accanto. Una sera sono uscite, hanno bevuto e sono andate a letto insieme" disse tutto d'un fiato pensando di soffrire meno.
"No no aspetta non può essere vero. Sappiamo cosa avete passato. Quella ragazza è follemente innamorata di te da anni. Ha dei bei principi di vita e.." ma Elis fu interrotta da Alicia.
"Lo so lo so...ma mi ha tradita..praticamente lei ha lasciato me per il senso di colpa e io lei perché non mi fido più di lei e mi ha distrutto...ha distrutto il mio cuore, i nostri progetti e anni insieme!"
"Ehi Ali...noi siamo...superemo anche questa...non sei sola.." Giulietta cercò di essere il più dolce possibile.
"Fa male cazzo...fa male....anni insieme buttati via..così in una notte..."
"Potresti perdonarla..in fin dei conti era ubriaca..non era in se" vide negli occhi di Elis la speranza che quella fosse una buona soluzione.
Alicia rise amaramente "Per poi farle da balia e controllare che non beva troppo altrimenti mi mette le corna con la prima persona che capita? No grazie"
"Ha ragione lei Elis"
"Giulietta...non vi sembra di esagerare?"
Stavolta fu Giulietta a risponderle "Non esiste il tradimento quando si ama, su questo non si discute!"
"È l'unico grande errore che ha fatto..."
"Non doveva fare nemmeno quello" le parole di Alicia suonarono più amare di quanto volesse.
"Sono d'accordo...lasciala perdere e vai avanti!"
Alicia annuì piano e sentì le ragazze abbracciarla, anche se sapeva che non sarebbe stato facile andare avanti e che il suo dolore era troppo rispetto all'affetto in quel loro gesto.
Non c'era più nulla da dire ormai. Il danno irreparabile era stato fatto.
L'abbracciarono e solo allora si permise di sfogare il dolore in un pianto disperato e in domande a cui non avrebbe mai saputo rispondere, a cui nessuno saprebbe rispondere.
Dopo qualche minuto si calmò e fece un piccolo sorriso "Nonostante tutto ho ancora in testa il suo meraviglioso sorriso, quello che spuntava sul suo viso la mattina dopo una notte passata a fare l'amore....non riesco a non vedere i suoi occhi diventare di un verde brillante...io l'amo ancora e l'amerò sempre..."

Prospettiva di Jade
Era passata una settimana da quella brutta giornata. In quei giorni aveva sempre fatto le stesse cose. Appena tornata a casa mise giù le borse e si cambiò indossando una maglia di Alicia. Non mangiò nulla e non si preoccupò nemmeno di fare la spesa nonostante ce ne fosse il bisogno. Si era rannicchiata sul divano con le ginocchia al petto. In sottofondo lasciò andare qualche canzone di Lana Del Rey. Non aveva più nemmeno la forza di piangere. Si addormentò senza accorgersene e si svegliò a metà pomeriggio, appena in tempo per andare al colloquio di persona con il nuovo datore di lavoro. Si vestì con un jeans elegante nero, camicia leggera blu scuro e décolleté nere: mai si era vestita così scura, ma in quel momento le piacque molto. Il colloqui andò bene e fu assunta.
Dopo di che le giornate furono sempre le stesse: sveglia, colazione, lavoro e divano. Mangiava solo la mattina appena sveglia, un pochino di latte con dei cereali oppure solo un panino con il quale tirava fino al giorno dopo. Sapeva che non andava bene, ma era convinta che appena il dolore fosse passato sarebbe tornato tutto come prima:vestiti colorati, un bel sorriso sincero sul viso e l'appetito.
Non pianse più, non sorrise più...non ne aveva la forza. Divenne in pochi giorni un automa che ripeteva sempre le stesse azioni senza sentimenti ed emozioni.
Era da una settimana che non la vedeva ne la sentiva e sentiva già quello strano umore che la tormentava prima di iniziare a convivere. In estate specialmente si vedevano davvero poco, una volta addirittura non poterono vedersi per 2 mesi e passa. Ciò non faceva altro che gravare sul suo umore già instabile: piangeva spesso in quelle estati oppure si convinceva ad essere felice.
Ora non si imponeva di essere felice e allegra, solo si lasciava andare a uno stato d'animo morto. La sua vita infatti aveva un nome: Alicia e purtroppo non era più sua. Non aveva più una vita.
E senza vita come si può andare avanti?

Prospettiva di Sally
"Allora com'è andata amica mia?"
"Male.." rispose Sally affranta.
"Come mai?" le chiese l'amica al corrente della situazione.
"Ho incontrato Jade prima di salire e.."
"Ti sei appostata sotto casa sua per vedere se andava via?!"
"Ehm...si..ma non è questo il punto"
"O mio dio.." l'amica si mise leggermente a ridere. Sally capì che la trovava ridicola, ma poco le importava.
"Stavo dicendo...ho incontrato Jade prima di salire e mi ha parlato"
"Wow ma sei ancora viva?" l'amica si mise a ridere e Sally le diede un pugno sul braccio.
"Mi ha detto alcune delle cose che piacciono di più ad Alicia dicendomi che avrei dovuto farla felice..."
"Non invidio la situazione in cui ti sei cacciata"
"Ne parli come se fosse una brutta situazione"
"Lo è...quella ragazza in preda alla disperazione ha lasciato la sua compagna nelle tue mani"
"Esagerata..."
"È così credimi" l'amica si mise a sbuffare "almeno dimmi che con Alicia è andato tutto bene"
"Mi ha cacciato..."
"Sul serio...?"
"Si..aveva praticamente distrutto mezza casa ed era in lacrime sul letto.."
"Ricorda che è colpa tua"
"No..cioè si..in parte...aveva la possibilità di stare con me da anni, ancora prima di innamorarsi di lei..è più felice con me.."
L'amica la guardò male, credeva poco a quelle parole e Sally lo capì subito dalla sua espressione poco convinta e scettica.
"Io ora devo andare, ho un mucchio di roba da preparare per domani. Ti dico solo una cosa..sarà dura conquistarla sappilo"
"Perché dici questo?!" Sally era un filo arrabbiata, credeva che almeno lei sarebbe stata dalla sua parte.
"Perché se avesse voluto stare con te la loro storia non sarebbe andata avanti per così tanti anni e soprattutto.." sospirò prima di riprendere il discorso "non avrebbe desiderato sposarla...mi spiace dirtelo in modo così diretto perché ti voglio un bene dell'anima, ma non voglio vederti soffrire per delle idee che ti sei messa in testa da sola" prese la borsetta e le chiavi della macchina. Sally la guardò mentre lo faceva finché non incontrò i suoi occhi "Stai attenta amica mia..stai giocando col fuoco e potresti scottarti. Finché sei in tempo stai lontana dal fuoco" camminò fino alla porta e uscì. Sally non disse, ma nella sua mente era ancora convinta ad andare avanti: Alicia a breve sarebbe stata finalmente sua.

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