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"Come scusa....?"
"H-hai capito bene..." Jade scorse negli occhi di Alicia una gran confusione più che comprensibile.
"E sentiamo" il suo sguardo per la prima era duro verso di lei "per quale motivo sarebbe finita?!"
"Io..." Jade non voleva dirlo, non le avrebbe mai fatto una cosa del genere, ma era l'unico modo per avere un distacco netto.
"Tu...?"
Fece un respiro profondo e prese coraggio dalla speranza che Alicia potesse avere una vita tranquilla e serena, senza che quel verme tornasse "Io ti ho tradita" lo disse tutto di un fiato pentendosi subito dopo guardando quei due mari azzurri. Lesse dolore, rabbia, delusione, tristezza e un cuore ferito. Il tutto in una sola volta e a causa sua.
"N-non..p-può essere....." ora erano due mari in tempesta. Le lacrime iniziarono a velarle gli occhi e il suo azzurro cielo divenne simile al mare in tempesta: scuro, tetro, quasi pauroso.
Jade cercò di non piangere mantenendo la calma e si inventò la scusa più convincente che potesse venirle in un momento così delicato. E si, le stava mentendo per l'ennesima volta in pochi giorni. Ma lo faceva per il suo bene si diceva e ripeteva ormai da giorni. Magari un giorno l'avrebbe perdonata...o magari non la vorrebbe più vedere, opzione più probabile.
"Appena arrivata ho conosciuto una ragazza che abita nella villetta accanto. Fin da subito ha cercato di aiutarmi a inserirmi. Veniva praticamente tutti i giorni aiutandomi con le pulizie o facendomi compagnia. L'altra sera mi ha chiesto se volevo uscire con lei e la sua compagnia in un piccolo bar in centro. Abbiamo bevuto...troppo...e..e quando mi ha riaccompagnato a casa...prima di salutarla mi ha baciata...io...l'ho confusa per te...e l'ho lasciata fare..."
"E così siete finite on camera da letto vero?!" Alicia urlava. Era furiosa. Teneva le mani chiuse a pugno talmente stretto che le nocche divennero bianche. L'espressione in viso severa: le labbra premute in una linea sottile e la fronte aggrottata.
Jade la guardò bene...era tutta colpa sua e poteva sistemare tutto dicendo la verità, ma cosa sarebbe potuto succedere all'unica persona che abbia mai amato? No, non voleva nemmeno pensarci...significa vederla in un letto d'ospedale.
"..si.."
Alicia emise un grugnito di pura rabbia che la fece tremare e impaurire.
"Sai..ero convinta tu fossi diversa dalle altre persone..dolce, comprensiva, affettuosa, ma anche decisa e passionale quando serve...invece...invece sei peggio di tutte le altre persone che ho incontrato!" stava urlando ancora più forte e probabilmente metà palazzo le stava sentendo, ma poco importava in quel momento. Anche se sapeva che quelle parole le stava dicendo in preda alla rabbia e per ciò che le aveva detto, in cuor suo sperava che non ci credesse perché fin dall'inizio della loro amicizia e poi della loro storia, le aveva dato dimostrazioni di fedeltà. Il suo cuore andò in mille pezzi proprio come quello di Alicia.
"Mi fai schifo! Dicevi che mi saresti stata sempre accanto, che mai mi avresti tradito!" disse sottolineando l'ultima parola "Dicevi di voler far diventare realtà i nostri progetti, di amarmi per sempre e di essermi fedele! E invece alla prima occasione ti sei fatta un'altra! Cos'è? Non ti bastavo? Non abbastanza bella o abbastanza brava?"
Alicia la fissava dritta negli occhi, come a voler entrare nella sua anima e ferirla proprio come aveva appena fatto con lei. Voleva dirle che non era vero, che era la donna più bella che avesse mai incontrato, che era più che brava perché le faceva toccare il cielo con un dito, che non l'aveva tradita. Ma non poteva. Così raccolse gli ultimi brandelli della sua dignità e le disse le uniche parole ch avrebbe potuto dirle.
"Niente di ciò è vero....ho fatto la più grande cazzata della mia vita e sapevo già da tempo di non meritarti..ora ne ho la prova....non ti chiedo di perdonami e di far tornare tutto come prima...ti farei solo soffrire...." stava per piangere, lo sapeva come lo sapeva anche Alicia che era nella medesima situazione "me ne vado....per il tuo bene..."
In quella marea di menzogne una cosa vera l'aveva detta: lo faceva per il suo bene.
"Vattene" le disse a denti stretti "non voglio più vederti"
Il cuore di Jade andò di nuovo in mille pezzi insieme alla sua dignità. Prese le borse e la guardò un'ultima volta. Non scorderà mai quel corpo, quegli occhi specchio di un'anima che l'ha fatta sentire viva dopo anni in cui non aveva fatto altro che sopravvivere. Non dimenticherà mai quel suo lato nascosto dolce e romantico. Lei rimarrà un dolce ricordo del periodo più bello della sua vita.
Aprì la porta e uscì. Alicia la rincorse.
-fermami ti prego....chiedimi di più....fammi cedere....ti prego amore mio...-
Sentì i suoi occhi addosso e poi la porta sbattere dietro di se. Era finita.
Si accasciò a terra iniziando a piangere senza ritegno. Si mise le mani sul viso sperando di ridurre il dolore che provava, ma nulla. Dietro di sé sentì Alicia prendere a pugni la porta urlando.
Passarono i 5 minuti successivi così...Jade ad affogare nel suo dolore e Alicia a sfogare la sua rabbia. Poi il silenzio. I passi di Alicia dietro la porta e poi altri rumori: l'incarnazione della sua rabbia, dolore e del suo essere ferita nel profondo. Erano vetri che andavano in frantumi: stava distruggendo i porta ritratti con le loro foto. A quel punto Jade capì che nulla si poteva fare. Raccolse le sue cose, si asciugò le lacrime e uscì per l'ultima volta da quell'edificio trascinando un macigno fatto di dolore, colpa e nonostante tutto un grande amore.
Aprì la macchina e mise dentro le borse. Chiuse il baule e quando fece per entrare in macchina vide davanti ad essa l'unica persona di cui non si sarebbe stupita di vederla li ora: Sally.
Si mise davanti a lei e la guardò trasformando il dolore in pura rabbia.
"Sarai contenta ora ne?!"
"Io....che vuoi che ti dica?!"
"Che andrai all'inferno! Non solo hai distrutto il mio cuore, ma anche quello della persona che ami!"
Sally non disse nulla e ciò fece imbestialire Jade che tirò un calcio alla ruota della sua povera macchina.
Guardò il cofano della macchina poggiandoci sopra le mani cercando di calmarsi. Quando si rialzò era di nuovo in lacrime.
"Ama molto sdraiarsi la sera sul divano a guardare Rizzoli, ne è una grande fan, come del resto ama guardare le partite della nazionale di pallavolo. Ama i cibi piccanti perciò preparaglieli spesso. La domenica mattina non svegliarla e non provare a farla scendere dal letto...non si muove fino all'ora di pranzo. Vai a vedere le sue partite...le mette ansia avere qualcuno che la guarda, ma le fa così piacere che ci mette tutta se stessa ler fare meglio del solito. È una ragazza molto passionale...perciò...beh..hai capito...
Ama andare in moto...spesso esce e va a farsi un giro. Ama viaggiare perciò aspettati di andare in molti posti" sorrise. Era un sorriso amaro e doloroso. Conosceva le sue abitudini meglio di chiunque altro e ora le stava dicendo a un'altra donna, che per giunta era la causa di tutto. La stava lasciando nelle sue mani..assurdo no?
"O-ok..." stava per andare dal Alicia sotto il suo sguardo, ma si formò e si voltò a guardarla "Ma perché mi hai detto quelle cose...?
"Perché ora l'ho persa...ho perso tutto...spero che almeno tu possa renderla felice.."
Sally annuì e fece per andarsene, ma Jade non aveva ancora concluso.
"Spero che ti nascano dei sensi di colpa tali che ti uccidano" stavolta la guardava con odio. Sally non disse nulla e si incamminò verso l'edificio.
"Ah..un'ultima cosa"
"...dimmi.." notò subito la sua paura a parlare.
"Falle del male di qualsiasi tipo e io ti vengo a prendere"
Sally spalancò gli occhi dalla paura. Si girò e aumento il passo fino a scomparire nel palazzo.
Jade entrò in macchina, la accese. Fece retromarcia e guardò un'ultima volta il suo appartamento. Le lacrime scesero di nuovo, ma stavolta silenziose. Le bagnarono completamente il viso e il collo fino a raggiungere il petto.
Partì senza sapere cosa le riservasse il futuro.

Prospettiva di Sally
Si avvicinò cautamente alla porta: la trovò chiusa, ma non a chiave. Prese fra le mani la maniglia e la spinse verso il basso. Appena entrò dai suoi passi emersero dei strani suoni. Quando guardò in basso si ritrovò in mezzo a vari pezzi di legno. La maggior parte erano concentrati ai piedi della porta. Seguendoli risalì fino alla porta e appena le vide si mise le mani davanti alla bocca. Era piena di buchi della grandezza di un pugno vicino all'oblo per guardare fuori. Scosse la testa per riprendersi, ma non fece a tempo a rendersi conto di quel disastro che nell'anticamera ve ne era un altro: pezzi di vetro e di altri materiali che non riuscì a identificare erano sparsi davanti alla camera da letto. Si avvicinò piano e più diminuiva la distanza e più sentiva dei gemiti di dolore. Si destreggiò fra i resti di qualche oggetto anche se non sapeva bene che oggetti fossero fino a poco tempo fa. Si avvicinò alla porta e la vide. Era seduta sul letto, con le gambe leggermente divaricate, i gomiti sulle ginocchia e le mani fra i capelli. Le nocche erano spelate e in alcuni punti sanguinavano. Non poteva vederlo, ma quei gemiti derivavano dal suo pianto straziante.
"Ehi..." la vide sussultare, probabilmente non l'aveva sentita entrare.
"Cosa vuoi?" il suo tono era duro e non ne capiva il motivo, in fondo non le aveva fatto nulla se non toglierle un peso mandandola via.
"Passavo di cui per andare in cartolibreria e ho visto Jade andare via in macchina in fretta....non sembrava felice...così ho pensato di vedere come stavi tu..." cercò di essere il più dolce possibile.
Alicia alzò lo sguardo per guardarla "Mi ha lasciato e io l'ho cacciata...e non fare finta di esserne dispiaciuta perché se no mi incazzo!"
"O-ok...solo...non essere così dura.."
"Non essere così dura..?! Ho appena perso la donna che amo e tu sicuramente ne sarai più che felice!"
"Non dire così..." Alicia si alzò di colpo e le andò incontro.
"E tu non fare la finta dispiaciuta che ti riesce davvero male"
"Alicia..."
"Vattene! Non ti voglio e mai ti ho voluta!" le urlò contro. Ci rimase davvero male. Credeva che con Jade lontana si sarebbe buttata fra le sue braccia e invece non la voleva.
Delusa e ferita uscì dalla camera, percorse la casa fino alla porta ed uscì. Qualche lacrima raggiunse le labbra mentre cercava di rimettere insieme il suo cuore. Se ne andò da quel palazzo lasciando sola una Alicia distrutta, ma nonostante averla vista così non si sentiva in colpa. Era convinta di aver fatto la cosa migliore per lei. Doveva solo aspettare che si riprendesse e poi sarebbe stata sua.

My Fable~Bisogna volerlo in due..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora