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I preparativi per il matrimonio stavano procedendo a gonfie vele. Avevano scelto di sposarsi la primavera successiva così da poter organizzare ogni cosa, dalla location alle bomboniere.
La prima cosa scelta fu il giorno: il 23 aprile, compleanno di Alicia. Sarebbe stato un bel modo di festeggiare il suo compleanno e renderlo davvero speciale. Jade aveva intenzione di farle preparare una sorpresa, in parte per farle gli auguri, in parte Per festeggiare il loro matrimonio e in parte Per farsi perdonare per ciò che era successo nei mesi precedenti.
Per la cerimonia e il ricevimento avevano scelto lo stesso luogo, uno splendido agriturismo vicino alla loro zona d'origine così che per gli invitati fosse più facile raggiungere il posto, mentre i colleghi di lavoro, essendo pochi quelli più vicini a loro due, si diedero disponibili per fare il viaggio.
La cerimonia si sarebbe svolta nel grande giardino dietro l'edificio principale dove si svolgevano ogni tipo di feste, al centro del quale vi era un piccolo lago circondato da grandi alberi. Sotto i loro rami si sarebbe celebrato il matrimonio così che tutti fossero all'ombra e al tempo stesso vi fosse un'atmosfera romantica. Il ricevimento invece avrebbe avuto luogo nella sala che dava sul giardino interno, lasciando loro la possibilità di uscire e di passeggiare, mentre per le famiglie coi bambini sarebbe stato semplice portarli fuori a farli giocare. Al centro vi era un pista da ballo con accanto tutto il necessario per movimentare la festa. I soffitti erano in legno, mentre le pareti erano di un giallo chiaro. Le tende invece riprendevano il colore delle tovaglie, a metà strada tra il rosso e il bordeaux. I centro tavola sarebbero stati simili alle decorazioni floreali utilizzate per la cerimonia: delle cassette in legno dipinte con un azzurro chiaro e riempiti di fiorellini di campo bianchi, tipici della zona.
Le bomboniere le avrebbe fatte Jade, che pensava a qualcosa di semplice. Aveva in mente un soprammobile decorato con una sua foto a forma di piccolo vaso, così che dentro potessero metterci i confetti e un biglietto di ringraziamento. Erano molti da fare, ma il risultato sarebbe stato perfetto.
Per gli abiti nessuna delle due era ancora andata a causa del lavoro. Mentre tutte le altre cose le hanno potute organizzare tramite telefono/mail e per le bomboniere si erano affidate ai colleghi di Jade, gli abiti erano la cosa più complessa da sistemare. Alicia faceva i turni che spesso non combaciavano con quelli degli atelier, in più la sua famiglia e le sue due amiche più care volevano partecipare. Jade lavorava spesso fino a tardi e quando non lo faceva era in palestra. Il weekend aveva spesso servizi fotografici da fare per feste di ogni genere, in più non sapeva con chi andare. La sua famiglia non voleva saperne nulla di lei e le vecchie amiche abitavano tutte lontane. Sapeva che probabilmente sarebbe dovuta andare da sola e la cosa le metteva una certa tristezza, che non dava mai a notare. Era appena iniziato l'autunno perciò avevano ancora molto tempo per organizzare tutto.
Una sera Jade tornò a casa e stranamente trovò Alicia ai fornelli, di solito era lei la prima a tornare e a preparare qualcosa per la cena.
"Ehi amore..mmm...che profumino...che prepari?" le chiese allegra mentre toglieva la giacchetta e le scarpe.
"Ah ah! Non sbirciare..sarà una sorpresa"
"Uffa..ero curiosa" mise il finto broncio sperando di convincerla.
"Fila a metterti comoda o non mangi" disse ridendo.
"Guasta feste.."
Alicia scoppiò a ridere, ma pochi istanti dopo si fece seria.
"Piccola...c'è una cosa che devo dirti..."
Jade spalancò gli occhi mentre il cuore minacciava di scapparle dal petto.
"È-è successo qualcosa...?"
"Più o meno..."
Jade si fece pallida: non avrebbe più sopportato di starle lontana a causa di persone, che nonostante sapessero di loro, si mettevano in mezzo. Alicia abbassò tutte le fiamme per poi avvicinarsi a lei. Era seria, ma non triste o ferita, così Jade si calmò leggermente.
"Potresti spiegarmi la situazione..?"
"Certo bimba..vedi..dopo poche settimane che sei andata via, il capo reparto ci ha parlato di un'iniziativa che riguardava proprio noi infermieri. La possibilità di andare circa due mesi in un ospedale da campo militare a soccorrere i nostri soldati. Dato che mi dicevo di non avere più nulla da perdere, anche se mi fosse successo qualcosa nessuno ne avrebbe sofferto e non avrei lasciato qui da sola una persona importante quanto te.."
Jade ascoltò attentamente, ma senza capire dove fosse il problema...in fin dei conti era passato un anno o anche di più e fu solo una proposta, almeno così sembrava dalle sue parole.
"Quindi..?"
"Quindi...diedi la mia disponibilità a partire"
Jade era sempre più confusa "Non vedo il problema amore.."
"Hanno accettato la mia richiesta..dovrei partire nei primi giorni di marzo e tornare ad aprile" lo disse tutto d'un fiato e Jade a quel punto capì il vero problema. Nella sua mente risuonavano quelle parole come un ritornello.
"Ho sempre desiderato entrare nel mondo militare lo sai, ne sono sempre stata affascinata e volevo sfruttare questa occasione per conoscerlo...ma ora ci sei tu...quelli sono luoghi un po pericolosi, anche se la struttura si trova prima del fronte.."
Osservò bene la sua compagna. Sapeva di questa sua passione da quando stavano insieme e vi aveva già rinunciato una volta per lei. Non che non le piacesse fare l'infermiera, era il suo sogno fin da bambina quando sua mamma parlava del suo lavoro: in ospedale come infermiera. Non era diventata un soldato perché stavano insieme e Jade non era riuscita a nascondere la sua paura di perderla, di non vedere più il suo sorriso o di non sentire più la sua risata. Aveva rinunciato appena finito il liceo per lei e per l'altra sua passione, ora poteva unire questi sogni e, nonostante avesse paura per la sua incolumità e per la lontananza, non le avrebbe permesso di lasciarsi scappare un'occasione come questa. Non aveva più seguito una parola di Alicia, risvegliandosi solo al suono di alcune parole.
"..e ora non so come fare ad annullare tutto.."
"Non farlo"
"Cosa?"
"Non annullare"
"Piccola...io..è rischioso..la mia paura non è per me, ma per te..se mi succedesse qualcosa.." non la lasciò proseguire.
"Starai attenta perché ti conosco e so che lo farai.."
"Sarà dura sentirci..e il matrimonio..?"
"Ce la faremo vedrai..c'è sempre Skype..per il matrimonio me ne occupo io, basta che per il vestito vai prima di partire"
"Piccola...sei sicura..?"
"Si, te l'ho letto subito negli occhi che vuoi partire..brillavano mentre ne parlavi..parti e aiuta chi ne ha bisogno..quei soldati hanno bisogno di persone come te..sicuramente ne hanno più bisogno di me"
"Ehi..no rallenta..tu sei la persona più importante per me"
"Questo lo so, ma io non sono in fin di vita, alcuni di loro rischiano di lasciare dei bambini senza un padre e una madre...potresti aiutare dei medici a salvare delle vite, a salvare dei soldati il cui scopo è difenderci o aiutare dei paesi distrutti da guerre.."
"Come fai a pensare agli altri quando il nostro matrimonio si sta avvicinando..? Credevo avestri messo prima quello.."
"È stato il primo pensiero quando me l'hai detto insieme alla tua incolumità, poi mi sono resa conto che c'è chi ha più bisogno" le sorrise dolcemente prima di accarezzarle il viso. L'atmosfera si era fatta un po cupa, in fin dei conti non era un viaggio di piacere.
"Tranquilla che la fede al dito te la metto lo stesso..non pensare di scapparci" disse Jade ridendo per sdrammatizzare e alleggerire l'atmosfera.
"Non vedo l'ora che mi incastri definitivamente" rispose Alicia a tono.
Entrambe risero, finché non sentirono dell'acqua uscire dalla pentola.
"Cazzo la pasta!!! Porca puttana! Che casino!!" urlò Alicia correndo ai fornelli.
"Amore! Linguaggio!" disse Jade cercando di rimanere seria, anche se con scarsi risultati.
"Lo sai che sono peggio di uno scaricatore di porto!" le rispose fingendosi offesa "ora fila a cambiarti o ti mando a letto senza cena"
"Se mi raggiungi a letto allora volentieri..mi mangio te" disse maliziosa.
"Porcellina" affermò con un tono sensuale.
Jade rideva mentre andava in camera per cambiarsi. Tutto ciò le sarebbe mancato molto. Dopo tutti quei mesi lontane senza sentirsi, non sopportava di starle lontana. E non poteva negare di avere sul serio paura. Credeva in ciò che le aveva detto poco prima, sapeva che era vero, ma era normale avere paura sapendo che la tua futura miglia si sarebbe trovata vicino alla guerra.
Mise i pantaloni della tuta e una semplice maglia a mezze maniche, infine indossò il suo miglior sorriso per rassicurare la sua compagna. Non lo avrebbe tolto fino al momento della sua partenza così che sarebbe partita il più serena possibile, anche se era impossibile stare tranquilli sapendo cosa la aspettava appena sarebbe scesa dall'aereo.
-posso farcela...possiamo farcela...in fin dei conti siamo ancora insieme..nonostante tutto- Jade si fece forza prima di uscire dalla camera e godersi la cena che aveva preparato.

My Fable~Bisogna volerlo in due..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora