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I giorni passarono e con essi anche le settimane, fino veder passare velocemente i mesi.
Da quel giorno Jade e Alicia non si lasciarono più un attimo. Alicia portò tutte le sue cose nella villetta, si fece trasferire in un ospedale li vicino e finalmente la casetta che Jade fece costruire sul retro entrò in uso. In pochi giorni ogni ripiano si riempì di tutto il necessario per la moto, dal casco agli attrezzi più semplici per sistemare eventuali problemi.
Alicia a malincuore dovette lasciare la sua squadra, ma in breve ne trovò una nuova. Le altre ragazze erano molto alla mano e riuscì a inserirsi senza problemi perché accettarono la sua omosessualità, anzi volevano sapere tutto della sua ragazza. L'allenatore, Andrea, era uno di quelli bravi e seri, che metteva al primo posto il loro lavoro o i loro studi e le incoraggiava a fare sempre meglio. Anche se quando giocavano male era incontenibile, intrattabile e incazzato come mai Alicia aveva visto una persona in vita sua. Per lei però Antonio rimaneva il migliore che avesse mai avuto e conosciuto nella su carriera da pallavolista. Era decisa ad andare a trovare la sua squadra ogni volta che ne avrebbe avuta l'occasione.
Le tornò il buon umore, quello che la faceva essere dolce e amorevole (ovviamente solo con Jade), quello che la faceva sorridere anche al lavoro stimolando anche l'umore dei suoi pazienti. Tornò a ridere e gioire come prima, si svegliava sempre con la voglia di vivere nel cuore (ma non cambiò le sue abitudini: appena svegli è impossibile parlare).
Jade continuò il suo lavoro, ma con più energie. Aveva ripreso un'alimentazione sana, aumentò le porzioni quel tanto che bastava e mangiava di tutto. Aveva ripreso ad allenarsi come prima e il suo corpo sembrava rinato. Andò anche dalla parrucchiera per farsi sistemare i capelli, distrutti e rovinati da mesi passati perennemente legati.
Riprese a partecipare a concorsi fotografici e riuscì ad ottenere importanti lavori anche a Milano.
Le sue paure rimasero ancora per diverso tempo. A volte se si svegliava e ne la vedeva in camera ne la sentiva camminare per casa andava in panico. Iniziava a chiamarla e a cercarla dappertutto, finché non la trovava e per la paura si buttava tra le sue braccia. Accadeva la stessa cosa quando tornava tardi dagli allenamenti o dal lavoro, perdeva la calma e si agitava. Le sue crisi, come le chiamavano entrambe, erano sempre meno frequenti, come i suoi sbalzi d'umore o attacchi di gelosia. Stava lentamente tornando ad essere la Jade per cui Alicia aveva completamente perso la testa.
Ad aiutare il loro rapporto e la loro quotidianità fu la bandiera bianca alzata sia da Sally che da Francesca. Le due nelle settimane successive si erano presentate più volte sotto casa loro combattive e decise come mai prima. Ogni volta c'erano discussioni e litigate che sembravano non finire mai. Ognuna aveva le sue ragioni e le sue colpe, i suoi sogni e i suoi sentimenti.
Un paio di mesi dopo la loro ri-unione si erano presentate a casa loro entrambe, a distanza di pochi minuti l'una dall'altra. Jade rimase in cucina con Francesca mentre Alicia cercava di far ragionare Sally in salotto. Era una situazione assurdaa da cui non riuscivano ad uscirne. Finché Jade non ebbe l'idea di farle conoscere. Risultato? Francesca lasciò definitivamente il suo ragazzo e divennero inseparabili, dove c'era una c'era anche l'altra e poche settimane dopo diventarono una coppia di fatto.

Prospettiva di Alicia
Erano passati 8 mesi da quella notte e tutto andava a gonfie vele, anche meglio di quanto si aspettassero.
Jade sperava che i suoi genitori si facessero sentire dopo quella lettera che aveva inserito nella loro cassetta della posta. Era passato esattamente un anno e mezzo e Jade guardava il calendario con un po di nostalgia. Inizialmente Alicia non le chiese nulla sperando che se ne dimenticasse, ma non perché non volesse un rapporto tra lei e i genitori, anzi erano anni che sperava che tra loro le cose si sistemassero. Non voleva ci rimanesse male per l'ennesima volta. Non voleva vederla triste perché i suoi genitori l'avevano rifiutata di nuovo. Ma più i giorni passavano e più quella malinconia nei suoi occhi era vivida.
Una mattina svegliandosi, la cercò nel letto come faceva sempre, per svegliarla, ma la trovò già sveglia.
"Ehi piccola.."
"Buon giorno dormigliona" le disse con un bel sorriso, ma stanco, prima di darle un tenero bacio sulla fronte.
"Cosa ci fai sveglia prima di me..?"
"Non riuscivo più a dormire"
"Come mai..?" Alicia si tirò su e l'attirò a se facendola appoggiare sul suo petto.
"Pensavo"
"A..?"
"Quella lettera che scrissi ai miei ricordi?"
"La ricordo bene..deduco dalla tua espressione che non hai mai ricevuto una risposta"
"No mai..è come se rifiutassero l'esistenza della nostra coppia..in più fra un paio di settimane sarà Natale..la famiglia diventa fondamentale..adoro i tuoi genitori nonostante all'inizio sia stata un po dura, però.." Jade non riuscì a chiudere la frase.
"Lo so piccola, ma non pensarci" intanto le accarezzava i capelli. Amava farle le coccole appena sveglie perché sapeva che d'istinto gliene avrebbe fatte a lei ed entrambe avrebbero iniziato bene la giornata.
"A volte ci riesco..altre penso 'e quando formeremo una famiglia?' so che è ancora presto per il matrimonio e dei bambini, ma voglio costruire davvero una famiglia con te e non sopporterei di vedere che la scherniscano solo perché siamo due donne...perché non ho sposato un uomo..saremo una famig.." ma Alicia la interruppe.
"Davvero vuoi una famiglia con me..?"
Jade alzò il viso per guardarla negli occhi "Se potessi anche oggi stesso"
Alicia sorrise dalla gioia e la sollevò per tirarsela sopra le gambe e stritolarla come un orsacchiotto.
"Ehi così mi soffochi!!" scherzò Jade.
"Naaaa" rispose a tono Alicia.

My Fable~Bisogna volerlo in due..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora