-Meg!- sento urlare mia madre dal piano di sotto.
-Ho quasi finito.- le urlo di rimando, con voce annoiata.
Ogni mattina più o meno è così, mia mamma che urla di scendere perché altrimenti perdo il pullman, ed io che ci impiego una vita per prepararmi ed uscire di casa.
La scuola mi piace, non fraintendetemi, ma sono le persone che non sopporto.
-Okay Mad, adesso andiamo a farci una doccia fredda, così magari ti svegli un po' eh- bisbigliò tra me e me per convincermi.
Fatta una doccia tiepida, perché alla fine non ho resistito all'acqua fredda, esco dal bagno e mi avvolgo in un asciugamano enorme.
Lavarmi mi rilassa, è come se mi togliessi tutti i pensieri negativi di dosso.
Arrivata davanti all'armadio non ci metto molto a scegliere i vestiti, una maglietta nera ed un paio di jeans larghi ed un po' strappati. Torno in bagno dove inizio a truccarmi leggermente, eye-liner ed un po' di mascara, mi faccio una coda alta e sistemo la confusione da me creata in bagno per prepararmi.
Mi fermo a fissare il mio riflesso allo specchio alta, castana ed occhi rossicci, combinazione improbabile ma non sono male come ragazza lo ammetto. Come sempre mi perdo nei miei pensieri, nel mio mondo dove ci sono solo io ed una foresta, una foresta deserta.
Mi riprendo velocemente, notando l'enorme ritardo, infilo i Ray-Ban e scendo al piano di sotto di gran carriera con l'eastpack in spalla.
Arrivata all'ingresso, vedo mia madre intenta a fissarmi con il suo solito sguardo da rimprovero.
-Eccomi, vado a scuola.- dico con noncuranza, ormai ci ho fatto l'abitudine ogni giorno è sempre uguale a quello precedente.
-Meg oggi è l'ultimo giorno di scuola, un po' di felicità no?! Appena torni a casa ho una notizia da darti, spero ci sia anche papà.- stranamente mia madre ha un tono gentile di solito è sempre cupa.
-Okay.- senza dare troppo peso a quello che mi ha detto, infilo le cuffie nelle orecchie e mi avvio alla fermata.
Il pullman arriva alle 7:40, tra un minuto dovrebbe arrivare, ci impiega dieci minuti circa per arrivare a scuola volendo potrei farmela a piedi, ma non mi va di vedere di prima mattina London, Candy e le altre oche.
Entro in pullman e prendo posto su uno dei pochi sedili liberi, guardando fuori dal finestrino e vedendo i gruppetti di ragazzi ridere e scherzare, mi fa pensare al mio carattere insopportabile, non so come facciano Mich e Coop a sopportarmi. Sono sempre acida, estremamente menefreghista e strafottente, nonostante ciò mi dicono che con loro non sono così, che la gente dovrebbe conoscermi un po' di più. I miei pensieri vengono interrotti dalla risata troppo acuta di una ragazzina, e mi accorgo di essere arrivata.
A scuola le prime tre ore, rispettivamente "matematica, filosofia e chimica", passano velocemente ed è arrivato il momento tanto atteso da tutti: l'intervallo.
Seduta sulle scale, con la musica sempre presente e ovviamente immersa nei miei pensieri, arrivano Mich e Coop ad interrompere puntualmente la mia momentanea tranquillità, anche se devo ammetterlo senza di loro non saprei come fare.
-Hey Leen, sai che London sta con uno nuovo?- Michael è il mio migliore amico, se vuoi sapere qualcosa su qualcuno Michael Watson saprà dirti ciò che vuoi sapere.
-Sai che Leen non mi piace, o Meg o Mad.- è questa la sfiga di avere due nomi, lo salutò abbracciandolo come sempre. Noi due ci sconosciamo sin da piccoli ed io, sono stata la prima a sapere della sua omosessualità ed ovviamente l'ho aiutato a spiegare ai suoi la situazione.
-Ehm.. Ehm, ci sarei anche io.- annuncia Cooper sbucando da dietro Mich, vado a salutare anche lui scusandomi.
-Sta per finire, è l'ultimo giorno.- dice Mich ad un tratto senza una vera motivazione.
-Dai che ci vediamo anche l'anno prossimo.- Coop gli dà una pacca sulla schiena, mi cinge la vita con un braccio ed insieme ci dirigiamo all'interno.
**
Scendo dal pullman e mi avvio verso casa, una volta entrata avviso mia mamma di essere arrivata.
-Non vedevo l'ora che tu tornassi.- dice mia madre venendomi incontro, spero sia una cosa almeno interessante.
-Beh mamma quindi, cosa mi dovevi dire di così eclatante?-
-CI TRASFERIAMO A LAGUNA BEACH, CALIFORNIA!- urla per poi abbracciarmi, California? Ma scherziamo è fantastico ragazzi ho sempre sognato di andare in California.
-E quando partiamo?- dico stranamente felice, anche se un po' mi mancherà Eugene, l'Oregon non è male, se solo potessero venire anche Mich e Cooper.
-Domani mattina, 11:40 abbiamo l'aereo. Tranquilla per le valige, ci ho pensato io mentre eri a scuola.-
-Okay, vado a salutare i ragazzi, non so per che ora tornerò.-
-Tranquilla.- dice mia madre congedandomi.
California, cristo ancora non ci credo, California!
Devo avvertire quei due, gli mando un messaggio dicendo di incontrarci da Claudio's.
**
Li sto aspettando da dieci minuti circa, ad un tratto li vedo sbucare da lontano, finalmente.
Dopo avergli spiegato la situazione ed avergli raccontato il tutto, li osservo ed entrambi mi stanno guardando attoniti.
-California?- Cooper sembra distrutto, mi spiace.. davvero tanto.
Cambio in fretta discorso obbligandoli ad entrare con me da Claudio's, anche perché non posso non prendere uno dei suoi cappuccini.
Claudio's è un ristorante ubicato vicino ad un luna-Park, ed è lì dove io ed i miei amici passeremo la giornata.••••••••••••••••••••••••••
Primo capitolo fatto! Spero vi piaccia.
Se volete fare alcune domande, non esitate a scriverle qui sotto nei commenti, oppure tramite messaggio privato.
Baci.
Giulia.
C.251016
STAI LEGGENDO
The Wolf.
WerewolfEra una giornata come tante a Eugene (Oregon) quando i miei genitori mi hanno detto che saremmo dovuti partire, trasferirci per sempre a Laguna Beach (California). Durante il viaggio da Eugene all'aeroporto di John Wayne, ho cercato di fargli spiega...