Chapter 9 || Asshole I love you

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Ero distrutta, ormai era passato un mese da quando non parlavo più con Louis, lui era sempre più freddo e distaccato, mentre io sempre più magra e sempre più brutta. Mio padre non riusciva ad occuparsi della mia salute e l'unico che mi stava accanto era Harry. Harry in questo periodo era diventato molto più dolce del solito, mi dava tantissime attenzioni nonostante si fosse fidanzato con Isabelle, anche lei era molto dolce e anche lei mi stava sempre affianco.
I miei voti a scuola stavano calando esageratamente poiché non riuscivo neppure a studiare, non mi era mai capitata una cosa simile.
Louis aveva mandato in tilt il mio cuore e la mia mente, spingendomi quasi all'autodistruzione.
-Allora ti sei pesata ?- chiese Harry entrando in camera.
-No, non ancora.- dissi sedendomi sul letto.
A quel punto vidi Harry entrare nel bagno della mia camera per prendere quella che era la bilancia e me la pose davanti al letto, sbuffando mi alzai e mi posi su quell'aggeggio.
Guardai la schermata digitale della bilancia e segnava 45 chili, ero scesa ancora di un chilo e sapevo benissimo che ciò non andava bene, il mio peso ideale doveva essere di minimo 55 chili.
-Lucy, dobbiamo andare da un medico.- disse Harry sconvolto.
Si aveva ragione, ma a me non importavano i medici, l'unica medicina che volevo era Louis.
-No.- dissi scendendo dalla bilancia per poi sedermi di nuovo a letto.
Harry senza esitare posò la bilancia e si mise di fianco a me.
-Piccola, io so che tu lo ami, ma tu non puoi ridurti così per uno stronzo, devi andare avanti e puntare in alto.-
Non diedi retta a quelle parole e mi stesi sul letto, io volevo solo Louis non amavo nessun altro come amavo lui. Harry senza insistere uscì dalla mia camera lasciandomi da sola, in realtà non volevo stare sola però ero io che allontanavo tutti da me.
Le ore passavano, non mi rendevo conto di quanto male mi stavo facendo da sola.
Avevo bisogno di vederlo, avevo bisogno di parlarci e avevo il disperato bisogno di sentire le sue labbra sulle mie, le sue mani scendere lungo i miei fianchi.
Mi guardai allo specchio ero orribile, capelli arruffati e eye-liner colato ma non mi fregava in quel momento dovevo vederlo. Aprii la porta della mia camera senza fare rumore, ero scalza, a passo svelto scesi le scale andando verso la cucina. Era lì lo potevo sentire. Il rumore dei piatti e delle pentole, quello che faceva ogni mattina.
Aprii la porta e lui era lì di spalle come sempre, non si era accorto della mia presenza, fino a quando non tossii. L'odore del cibo mi dava la nausea.
-Lucy, o mio dio.- sussurrò sotto shock nel vedere la mia sagoma.
-Louis, mi hai ridotta così, mi hai dato una coltellata nello stomaco. Ora io ho bisogno di parlare e di dirti tutto, non mi importa tu che pensi di me. Louis tu sei un grandissimo fottuttissimo stronzo, perché mi hai fatto arrivare alla depressione e all'anoressia. Tu sei uno stronzo perché mi hai illusa, tu sei uno stronzo, un fottuto stronzo.. Ma sei lo stronzo che io amo, e che sceglierei sempre.- dissi piangendo e sorridendo.
Un sorriso nervoso.
-Lucy, io.. Tu, tu hai ragione. Ti ho illusa è vero. Però lo ho fatto per tenerti a distanza da me, non volevo innamorarmi ma è successo. Ti amo anche io. Mi spiace averti ridotta così, ma pensavo che la distanza avesse risolto invece no.- si avvicinò a me.
Posizionò la sua mano sulla mia guancia, ero felice.
Sentii il suo viso avvicinarsi sempre di più al mio, ero in ebollizione, alcuni brividi si fecero vivi lungo la schiena, l'altra mano di Louis venne poggiata sul mio fianco, facendo si che i nostri bacini si toccassero.
Sorrisi.
Sorrisi ancora.
Louis mi guardo negli occhi prima di chiuderli e di far combaciare le nostre labbra, di conseguenza le nostre lingue si stavano cercando, era tutto perfetto.
Fino a quando...

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