Chapter 12 || Fuck you

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*Lo vidi avvicinarsi pericolosamente a me, le mie guance erano in fiamme e le mie gambe tremavano al suono del suo respiro così vicino al mio. Era tutto perfetto, lo sentii con delicatezza distendersi sul mio corpo, dei brividi percorsero le mie gambe fino ad arrivare alla schiena, e ciò mi fece gemere.
Lo vidi sorridere, e posò la sua mano sulla mia guancia, mi sfiorò le labbra con le sue e poi passò a baciare l'altra guancia. Arrivò al mio orecchio, potevo sentire il suo respiro pieno di voglia, mi morse il lobo dell'orecchio facendomi genere ancora una volta. Era tutto così piacevole e così dolce.
Sentii che la sua mano si spostò dalla guancia verso la maglietta, afferrò la fine della maglia facendo passare una sua mano all'interno. Iniziò a toccare i miei fianchi. Altri fottuti brividi.
Avevo paura, non so di cosa ma ero come immobilizzata, non riuscivo a ricambiare tutti gli atteggiamenti dolci.
-Louis, ti prego.- volevo alzarmi, avevo troppa paura.
-Perché, non vuoi fare l'amore con me.- disse mettendosi a cavalcioni su di me, aveva l'ira negli occhi, avevo paura.
-Io.. Io ho paura.-
-Taci! Non sentirai nulla.- disse per poi tirare giù i miei slip.
Avevo paura, quello che era qui con me non era Louis, non era il mi dolce e amorevole Louis. Era un mostro, sentii infilare un dito nella mia intimità e poi solo dolore.*
Mi svegliai di colpo, il sudore e le lacrime solcavano il mio volto. Louis si svegliò subito poco di me, era preoccupato lo potevo leggere dai suoi occhi, quegli occhi che nel sogno erano pieni d'ira. Ero spaventata tremavo e piangevo senza aprir bocca, lui capendo che avevo fatto un brutto sogno, si sedette vicino a me e mi strinse forte sul suo petto, fu solo lì che iniziai a piangere senza un freno.
-Hey, bimba, tranquilla.- disse lasciando baci fra i capelli -Ci sono io con te, era solo un sogno non era realtà.- disse facendo stendere pian piano i nostri corpi sul letto.
Ora avevo la mia schiena sul suo petto, lui mi stringeva il bacino e continuava a lasciare piccoli baci. Era tutto perfetto, ma io, io avevo paura di ciò che era accaduto nel sogno.
E se la sua reazione fosse stata la stessa cosa avrei fatto? Pensai.
Altre lacrime scesero dal mio volto.
-Shh, tranquilla. Qualsiasi cosa tu abbia sognato non è la realtà, ci sono qui io con te e non ti lascerò mai.- disse stringendo più forte il bacino, mentre io posizionai la mano sulla sua e la strinsi forte. Louis era la mia unica salvezza.
***
La giornata scolastica era stata davvero faticosa da affrontare, perché continuavo ad avere la scena di Louis dove cercava di fare sesso. Di Louis mi fidavo, era stato così dolce stamattina era riuscito a calmarmi.
I suoi baci, le sue carezze, il suo respiro, semplicemente lui. Lo amavo.
-Pianeta Terra chiama Lucy Styles.- disse Isabelle cercando di farmi tornare nel presente.
Ero in compagnia di Isabelle, Harry e Niall, stavamo tornato a casa.
-Che hai sorellina?- chiese mio fratello.
-Niente, pensavo.- dissi guardando il vuoto.
-Secondo me hai avuto una notte di fiamme con Louis.- disse la bionda ridendo.
Harry invece sbarrò gli occhi. Erano buffi insieme ma perfetti, erano due caratteri differenti. Isabelle era buffa, stramba e sempre col sorriso stampato in volto; Harry, invece, era testardo, dolce e protettivo, erano due caratteri che mischiati insieme erano perfetti ed io adoravo che loro stessero insieme.
-Non ho avuto nessuna notte di fuoco tranquilli.- dissi ridendo.
La il sorriso scomparse subito ricordando il sogno. Diventai cupa.
-E allora che hai?- chiese Isabelle.
-Nulla, sono stanca poiché mi sono svegliata presto.-
Non volevo raccontare loro del sogno, avevo troppa paura.
I due non fecero più domande ma iniziarono a baciarsi e abbracciarsi, intanto io guardavo fuor dal finestrino cercando di non pensare a nulla che potesse ricordarmi il sogno.
Finalmente eravamo giunti a casa, Harry accompagno Isabelle a casa sua mentre io entrai in casa.
Mio padre e Alexandra erano a lavoro, quindi in casa c'erano solo Elly e Louis. La cosa non mi piaceva, lasciai la borsa sul divano e di corsa andai verso la cucina è come pensavo lei era lì con Louis.
Louis era vicino ai fornelli e lei era di fianco a lui a guardarlo, la cosa mi fece andare il sistema nervoso in tilt.
-Tu che ci fai qui?- si accorse della mia presenza.
-Sai questa è casa mia. Comunque potrei farti la stessa domanda.- dissi avvicinandomi.
Louis mi guardava con aria divertita, per mia sfortuna non potevo dire a Elly di me e Louis poiché avrebbe potuto dirlo a mio padre.
-Parlavo con Louis, ora se non ti dispiace esci e lasciaci in pace.-
Aveva una voce da gallina, la odiavo.
-Si certo io ora vado, ma Louis viene con me dato che mi deve aiutare a fare una cosa.- dissi avvicinandomi al ragazzo e prendendolo per il polso.
La gelosia mi stava divorando.
Senza badare più allo sguardo della gallina, lo portai nella sua camera poiché nella mia alloggiava quella.
-Oi, fermati un attimo.- disse Louis cercando di prendere fiato.
Era buffo vederlo in quella situazione, ma allo stesso tempo era stupendo.
Quando riprese fiato andammo in camera sua che ovviamente chiudemmo a chiave, non volevo che la gallina mi disturbasse.
Vidi Louis stendersi sul letto, mentre io mi accomodai sulla sedia della sua camera.
-Gelosa Styles?- chiese divertito.
Okay, voleva farmi salire ancora di più il nervoso.
-Fanculo Tomlinson.- dissi indifferente.
Si ero fottutamente gelosa. Ero gelosa perché Louis era un ragazzo bellissimo, occhi azzurri profondi, fisico da invidia, voce soave e faccia d'angelo. Chiunque se ne sarebbe innamorato, e potrebbero portarmelo via e io non voglio lui è più di un esigenza.
-Ti va di stare un po' insieme, fuori da questa casa?- domandò attirando la mia attenzione.
-Si.- dissi euforica.
-Vogliamo andare a casa mia si trova a 40 minuti da qui. Poi stasera andiamo da Isabelle. Che ne dici ?- l'idea era buona, anzi buonissima un intero pomeriggio solo io e Louis, solo e unicamente noi.
-Si Louis.- dissi alzandomi dalla sedia e saltandogli addosso.
Riusciva ad accontentarmi con tutto, era bravissimo in tutto.
-Bene allora prendi devi vestiti di ricambio, ci vediamo dall'uscita sul retro dato che non c'è mai nessuno.- disse stringendomi al suo petto.
Prese il mio volto fra le mani e mi guardò intensamente come non faceva mai. I suoi occhi mi ipnotizzarono erano stupendi, man mano si chiusero come fecero anche i miei e le nostre labbra andarono a coincidere. Lui mi chiese l'accesso e gli fu consentito, le nostre lingue iniziarono a sfiorarsi e a fare movimenti ripetitivi ma piacevoli.
Ci staccammo per prendere fiato.
-Louis, se giù c'è quella specie di gallina con le ali, ti conviene evitarla se non vuoi diventare Louise.- mi alzai e mi recai verso la porta della camera.
-Styles gelosa mi piace.-
-Vaffanculo.- ed andai via dalla stanza ridendo.

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