Chapter 20 || My Girl

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Quella notte né io e né Louis riuscimmo a dormire, eravamo preoccupati per ciò che stava accadendo. Io avevo la testa poggiata sul petto di Louis, e con la mano facevo piccoli cerchi invisibili sulla sua maglia; Louis, invece, aveva una mano con la quale si reggeva testa mentre con un altra mi massaggiava la nuca e tutto era davvero così rilassante, ma quelle erano ore di tensione e di paura poiché non sapevamo cosa Elly avesse in mente.
-Piccola.- sussurrò.
-Amore.-
-Andrà tutto bene, vero?- sussurrò ancora.
Smisi di fare i cerchietti invisibili e alzai il mio volto verso di lui.
Annuii.
Era l'unica cosa che riuscivo a fare.
Mi prese la faccia fra le mani e l'attirò verso la sua, mi diede un bacio dolcissimo e con molta velocità senza chiedere il mio permesso fece combaciare le nostre lingue.
Col bacino mi portò sopra di lui facendo combaciare anche o nostri corpi in modo perfetto, pian piano iniziò a far salire la mia maglietta, era molto delicato nei movimenti. La sifilò e la mise di fianco a noi, continuo a baciarmi e ad accarezzare la mia schiena provocandomi brividi, gemetti per il piacere.
Sfilai anche la sua maglietta e questa raggiunse la mia, in poco tempo la situazione cambiò Louis si ritrovò sopra di me, iniziò a baciarmi con foga ogni singolo angolo del mio collo, poi posizionò le sue labbra sulla parte sinistra del mio collo e iniziò a succhiare, lasciai uscire un altro urlo di piacere e lo sentii sorridere sulla mia pelle.
Le sue mani passarono sui miei pantaloncini e anche quelli finirono dov'erano gli altri, ora l'unica cosa che mi copriva era l'intimo, Louis iniziò a baciare la parte scoperta del seno mentre con le dita giocava con gancio del reggiseno fino a che non lo slacciò e lo buttò via, iniziò a baciarmi, e pian piano i suoi baci scesero fino ad arrivare all'elastico degli slip. Non capivo più nulla, i miei respiri erano irregolari per la troppa vicinanza, volevo lui, volevo che io e lui fossimo una cosa sola. Con i denti spostò verso il basso l'elastico degli slip, baciò quella parte e provocò altri brividi e altre urla di piacere. Aiutandosi con le mani levò anche gli slip, lasciando tutta la mia intimità scoperta. Con le dita iniziò a stuzzicare le labbra vaginali provocando urla di piacere, poi sentii qualcosa di caldo nelle mia intimità, era la sua lingua che continuava a stuzzicarmi.
-Louis!- urlai mentre venni.
In un attimo lo vidi uscire dalla mia intimità, si levò i pantaloncini e il boxer, posizionò il suo corpo nuovamente su di me e riprese a baciarmi. In un solo colpo entrò in me, all'inizio fu dolore ma poi solo piacere. Continuammo fino a quando Louis non fu stanco. Nella stanza si sentivano solo i nostri respiri, i respiri di due persone che si erano appena amate.
-Loro non sanno le cose che facciamo, loro non sanno dei nostri "ti amo"ma scommetto che se solo lo sapessero sarebbero solo che gelosi di noi, loro non sanno nulla delle nostre notti passate svegli, loro non sanno che ho aspettato tutta la mia vita per trovare un amore che sento così giusto piccola loro non sanno nulla..- prese una pausa -loro non sanno nulla di noi.-
Gli saltami addosso e alcune lacrime scesero dal mio volto per la gioia nel sentire quelle parole, mi amava così tanto lo sentivo e lo sapevo. Nulla e nessuno ci avrebbe mai più separati, mi strinse forte.
-Questo amore sta diventando sempre più forte perciò io non voglio più aspettare io voglio dire al mondo intero che sei la mia ragazza.-
Altre lacrime scesero, lo baciai, lo baciai ripetute volte che non so nemmeno io quante. Avevo lui e con lui avevo tutto quello di cui avevo bisogno, era l'esigenza principale era lui che era al comando di me e dei miei sensi. Lo amavo e ci avrei trascorso tutta la vita.

***
-Louis, io ci devo andare.- dissi ad alta voce andando verso il bagno.
Stavamo litigando.
-No. Non importa di cosa accadrà a me, ma tu domani non ci vai, non me lo potrei perdonare.- mi seguì.
Aveva paura che potesse accadermi qualcosa, o meglio, che Elly avesse potuto farmi qualcosa.
-Louis, lo so che hai paura ma non mi farà nulla. Starò attenta, intanto tu starai con Harry.- sorrisi guardandolo.
Avevo molta ansia per domani, mi dovevo andare e dovevo difendere ciò che era mio.
-Lascia almeno che ti accompagni.- disse costringendomi a guardare i suoi occhi.
Quegli occhi color mare.
Li amavo.
-Okay.- dissi debolmente.
Mi strinse forte a se, e io lo strinsi forte a me.
Il momento durò pochi attimi perché il cellulare mi squillò.
Era di nuovo quel fottuto numero.
"Domani alle 17. -E"
Sospirai, e feci leggere il messaggio a Louis, sospirò anche lui. Era agitato lo leggevo dal suo sguardo.
-Devi dirlo ad Harry.- disse e io come solito annuii.
Lo vidi comporre un numero e poi passarmi il cellulare, era Harry di sicuro.
"Sorellina dimmi." Disse la voce di Harry assonnata.
"Haz, domani.. Domani Elly vuole vedermi nella periferia della città alle 17." Dissi tremando, ma sentii Louis stringere la mia mano.
"Cosa??" Era spaventato lo sentivo dal tono.
"Si, domani io andrò lì e Louis verrà con me." Dissi ancora.
"Perfetto, fatemi un posto in casa e in macchina che domani verrò pure io con voi e non si discute ci vediamo dopo." Attaccò la telefonata.
Guardai Louis, che aveva capito cosa Harry avesse detto.
Altre lacrime sfiorarono il mio volto, non volevo mettere in mezzo anche Harry che non c'entrava nulla con tutto questo, mi sentivo responsabile, responsabile del dolore che stavo causando a mio padre, a Louis e a Harry. Louis era l'unica cosa che io davvero amavo e l'unica cosa in grado di rendermi forte anche nelle situazioni più terribili, con lui era tutto facile da superare.
Mi strinse ancora fra le sue braccia, il suo odore mi entrò nelle narici e il mio pianto cessò.
Sapeva come prendermi sapeva come fare con me, mi conosceva più di quanto mi conoscessi io stessa.

Hustle || [L.T.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora