Chapter 3 || You look like her

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Le sei ore passarono velocemente, io e Isabelle ci ritrovavamo nei corridoi della scuola.
-Allora, ti va di venire da me ora?-
Esclamai in tono allegro e rivolgendole un sorriso a trentadue denti.
-Certo.-
Esclamò mostrandomi uno dei suoi sorrisi più grandi.
Uscimmo dall'istituto e la macchina di Niall era già lì fuori, presi per mano la bionda e correndo mi avvicinai per poi aprire lo sportello dell'auto.
Entrate, vidi che c'era anche Harry che era rimasto immobile vedendo la ragazza bionda entrare; per lo più lei dall'imbarazzo diventò rossa.
-Harry lei è Isabelle, Isabelle lui è Harry mio fratello.-
Cercai di rompere il momento imbarazzante che si era andato a cercare tra i due.
-Piacere.-
Disse mio fratello allungando la mano verso la ragazza che per tutta risposta strinse con piacere. Si stava creando qualcosa fra i due, si poteva notare anche solo dai loro sguardi, era una cosa così speciale che tra me e Louis non si leggeva. Ed eccomi a pensare di nuovo a quel ragazzo che solo al pensiero faceva nascere un sorriso sulle mie labbra.
-Ehi, a che pensi piccola?-
Chiese Harry voltandosi verso di me e verso la bionda che era rimasta immobile alla visione di mio fratello.
-No, nulla di importante.-
Sorrisi e gli accarezzai la mano.
-Non mentirmi, dai che hai?-
-Si, che hai? Anche io ti vedo assente.-
Sbottò di colpo Isabelle.
-Appena arriviamo a casa parliamo.-
Dissi, abbracciando entrambi.
Per tutto il viaggio rimanemmo in silenzio, nessuno parlava e forse era meglio così. Io avevo i pensieri intrappolati in quella frase che mi aveva detto la mattina, "Grazie, ma tu non dovresti parlarmi", quelle parole rimbombavano in me ferendomi maggiormente.
Arrivati a casa, salimmo di corsa tutti e tre in camera mia dove ci trovammo Marta, che sistemava delle cose nel armadio.
-Ciao ragazzi. Come è andata a scuola?-
Domandò sorridendo.
-Bene..- rispose Harry -Marta questa è Isabelle un'amica di Lucy, rimane a pranzo e a cena con noi.- continua poggiando le mani sulle spalle della bionda, facendola imbarazzare.
Marta annuì, ed uscì dalla porta chiudendola dietro se.
Harry si sdraiò sul mio letto, Isabelle si accomodò sulla sedia della scrivania e io mi accostai sul divano di pelle bianca.
-Allora, parla!-
Mi incitò Harry, mentre Isabelle mi fece un gesto con la mano in segno di parlare. Sospirai ed iniziai a parlare, gli spiegai ad entrambi per filo e per segno quelle poche cose che Louis mi provocava è che quelle poche cose mi bastavano a capire che mi piaceva da impazzire.
-Lu, io penso che Louis faccia così prima di tutto per nostro padre perché non ti permetterebbe di stare con lui, secondo anche per la grande differenza di età.-
Sbottò Harry mettendosi a gambe incrociate sul letto.
-No, non penso. L'età è solo un numero e l'amore va oltre ciò, comunque quanti anni ha questo Louis?-
Continuo Isabelle.
-23.-
Rispondo abbassando lo sguardo, con occhi lucidi, forse Harry aveva ragione non mi voleva per quello, ma poi chi ha mai detto che lui è stato pazzo di me? In fondo erano solo cose che immaginavo.
-Però potresti scendere giù con una scusa e parlargli.-
Mormorò Harry grattandosi la nuca, a quel punto lo guardai e decisi di scendere giù verso la cucina lasciando i due ragazzi sopra a parlare.
Scesi in cucina e la porta era aperta, lui come sempre era ai fornelli a cucinare, mi avvicinai lenta, tanto da farlo saltare.
-Mi hai fatto spaventare.- disse portandosi una mano sul cuore e sospirando -non farlo mai più.- aggiunse.
Sorrisi divertita e anche lui lo fece.
-Scusa, non lo faccio più.-
-Come mai qui?-
Sospirai, mentre vidi i suoi occhi ritornare sulle pentole.
-La mia amica e Harry si sono addormentati, così sono scesa giù a vedere che stavi facendo.-
Mentii
-Bene. Ora lo hai visto?-
Disse tornando freddo e distaccato.
-Louis, ma perché ti comporti così? Sei freddo, distaccato ma che cazzo ti ho fatto.-
Sbottai quasi rossa dalla rabbia.
Lui lentamente si girò verso di me aveva gli occhi spenti che passavano dal blu al grigio.
-Non mi hai fatto nulla..- lentamente si avvicinò a me, era molto vicino al mio viso e non riuscivo a scappare dal suo sguardo spento, ma allo stesso tempo infuocato di rabbia e sofferenza. -non posso starti vicino, finirei per innamorarmi e non posso concedermelo, non sei tu il problema ma bensì io.- continuò, quelle frasi mi gelarono il cuore, iniziai a piangere senza avere un freno.
Si avvicinò ancora di più, li vidi il suo sguardo addolcirsi, col pollice asciugò le lacrime che mi avevano solcato il volto.
-Sei,così bella.- disse levando una ciocca di capelli dal viso e portandola dietro.
-Non dire cazzate.- dissi con voce tremante e bassa.
A quel punto, non ci capii più nulla ritrovai le sue labbra sulle, un semplice bacio che durò un eternità, lasciai che le nostre lingue si incontrassero e allacciai le mani dietro il suo collo, lui lasciò scivolare le sue mani suoi miei fianchi,continuando a baciarmi.
Ci staccammo per riprendere fiato, lui poggiò la sua fronte sulla mia, potevo sentire il suo respiro affannato.
-perché lo hai fatto?- dissi con voce spezzata, ma felice.
-Non doveva accadere, ma le somigli così tanto.-
Sospirò, stringendomi ancora di più per i fianchi.
-A chi somiglio?-
Incrociai i suoi meravigliosi occhi e gli elefanti iniziarono a saltare nel mio stomaco.
-A nessuno. È stato uno sbaglio, dimenticalo.-
Disse staccandosi e andando via da me.
Le lacrime iniziarono di nuovo a solcarmi il viso, ero ferma immobile non aprivo bocca, lasciavo amareggiare in me tutto il dolore che stavo accumulando. Strinsi i pungi e abbassai la testa, morsi il labbro inferiore cercando di essere forte ancora per una volta.
***
Da quel bacio erano passati 20 giorni, ho sempre evitato lo sguardo di Louis e lui evitava il mio. In questo arco di tempo avevo conosciuto un altro ragazzo che veniva al liceo con me e Isabelle, lui si chiamava Liam Payne e aveva 19 anni, era all'ultimo anno di liceo.
-Buon giorno piccola.- disse venendomi incontro, mentre io ero seduta sui gradini dell'entrata della scuola.
-Ciao, Liam.-
Mi alzai e lo abbracciai.
-Stasera film?-
-Si, però a casa mia, papà ha il mega schermo.-
Gli rispondo con tono dolce.
Lui mi scocca un bacio sulla fronte e mano nella mano entriamo in classe, anche se mi sentivo osservata.

SPAZIO AUTRICE:
Ehi, come vanno le cose? Finalmente ho pubblicato vi aspetto almeno in tante. Ciao. ❤️👋

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