Chapter 2||First day of school

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Mi svegliai dalla notte in bianco che avevo appena passato, pensavo al ragazzo dagli occhi mare, e non riuscivo a toglierlo dalla mia mente . Era così bello e forse anche lui con un passato da raccontare e da ascoltare, ciò lo si leggeva nei suoi occhi affranti dal dolore. Quel ragazzo era entrato in me e solo al pensiero del suo nome rabbrividivo, Louis. Un nome, un ragazzo, i suoi occhi, lui.
Mi alzo a fatica dal letto guardando l'orologio appeso alla parete bianca della mia stanza, sono le 7:30. Papà aveva detto di svegliarci presto, mi guardo allo specchio ho tutto l'eye-liner sciolto, ma non ci do peso e con il pigiama mi dirigo al piano di sotto.
Una volta giù dalla cucina sento una voce cantare "How To Save a Life" dei The Fray, mi avvicino alla porta facendomi trasportare dalle note di quella stupenda voce, la porta è socchiusa e posso vedere chi ha il dono di quella voce così soave, era Louis. Con molta calma e senza far rumore apro la porta ed entro, lui non si accorge della mia presenza e continua a cantare la canzone. Con gli occhi lucidi mi siedo su una delle sedie vicino al tavolo e li lui avverte la mia presenza cessando di cantare. Si gira verso di me e ammicca un sorriso che mi provoca vari brividi dietro la schiena.
-Buon giorno, Signorina.-
-Ciao Louis, non chiamarmi signorina ma chiamami per nome.-
Dico sorridendo e cercando di avere un aria dolce. Lui annuisce e non parla torna a preparare quella che doveva essere la nostra colazione.
-Hai una voce magnifica.-
Interrompo il silenzio che si stava creando.
-Grazie, ma tu non dovresti parlarmi.-
Sbotta con tono distaccato, non comprendendo a pieno il senso delle sue parole, e nello stesso attimo in cui sto per dire qualcosa entra Harry, seguito da mio Padre che urla come un matto. Vedo Harry sbuffare e avvicinarsi a me, mi scocca un bacio sulla fronte e si siede di fianco a me.
-Harry, devi smetterla di fare l'immaturo. Io sono tuo padre e devi rispettarmi.-
In un attimo vedo Harry irrigidirsi e vedo Louis uscire dalla cucina non degnandomi di uno sguardo e ciò mi ferisce, un pugno sarebbe stato meglio. A distogliere i miei pensieri ci pensa Harry.
-Thomas, dopo anni ti ricordi di avere due figli.-
Chiama per nome nostro padre che si fa rosso per la rabbia.
-Vuoi o no, andrai all'università e verrai a lavorare per me il pomeriggio. Mentre tu..- dice indicandomi -oggi riprendi il liceo e inizia a prepararti, anzi a prepararvi, che alle 8:30 passa Niall, l'autista e vi accompagnerà rispettivamente al liceo e all'università. Non voglio sentire più storie. Ora mi congedo.-
Continua con tono severo quasi da far paura sia a me che a Harry, ma che cerca sempre di non dimostrare. Dopo poco sento che mi poggia un braccio intorno al collo stringendomi a lui, per tutta risposta ricambio quell'abbraccio e gli lascio un bacio sull'incavo del collo e lui me ne da un paio tra i capelli. Il nostro rapporto era fortissimo non ci staccavamo mai da soli, eravamo inseparabili; lui mi ha accudita quando nostra madre è morta e quando nostro padre se n'è andato via. Lui c'è stato per me e io ci sono stata per lui.
***
Eccoci in auto accompagnati da Niall, è il mio primo giorno di scuola qui a Londra e non nascondo che sto provando varie sensazioni diverse, ho paura troppa. Harry posa una mano sulla mia e io di scatto mi giro verso quest'ultimo.
-Tranquilla, andrà tutto bene. Sei bella e simpatica, avrai difficoltà a piacere agli altri.-
Mi consola tirandomi a se.
-Lo spero.-
Gli sussurro con voce rotta.
-Scusate se vi interrompo ma Lucy, siamo giunti al Liceo.-
Ci annuncia Niall. Annuisco col capo e lo ringrazio con un gesto, scocco un bacio ad Harry sulla guancia e mi dirigo verso il liceo.
Entro in quell'immenso edifico, e cerco il mio armadietto, mi è stato assegnato il numero 17, finalmente dopo vari corridoi lo trovo e mi ci avvicino, lo apro prendendo la divisa e i libri che mi occorrono.
Prima di entrare a lezione vado nel bagno e infilo la divisa nuova.
-Hei, ciao.-
Una voce mi fa sobbalzare e mi giro di scatto era una ragazza bionda con occhi marroni, abbastanza alta e anche molto carina.
-Scusa per lo spavento, io sono Isabelle Parker, tu sei nuova?-
Dice porgendomi la mano e io la stringo ricambiando con un sorriso.
-Piacere, io Lucy Styles.-
-Ti stavo osservando da stamattina e ho notato che stiamo in classe insieme.- Dice la bionda sorridendo -vieni con me ti accompagno nella nostra classe.- continua tirandomi per il polso.
Entriamo in classe e il prof è già lì lei mi trascina nel banco vicino al suo e inizia la lezione.

Spazio Autrice.
Come promesso ho continuato subito.
Ho quasi presentato tutti i protagonisti della storia manca Liam che arriverà nel prossimo capitolo e altre poche persone che conoscerete solo leggendo la storia.
Spero vi stia piacendo, ma mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate anche di questo capitolo e spero che ne siate in tanti a leggere e a lasciare un piccolo commento.
Ora vi lascio alla prossima. ❤️

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