Chapter 16 || I kiss you before God

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Vi consiglio di leggere il capitolo con il sottofondo musicale di BadDay di Daniel Powter. Buona lettura ❤️

Tornai a casa, e per tutto il tragitto non avevo aperto bocca anche se Isabelle ed Harry cercavano di farmi parlare ma nulla.
La verifica di matematica era andata abbastanza bene anche senza l'aiuto di Liam, poiché dopo quello che mi aveva detto io ero corsa via. Aveva scaricato la colpa su di Louis, quando non era così.
Mi avviai verso la cucina sperando di non trovare Elly, ma fu una cosa impossibile, infatti era lì, molto vicina a quello che era il mio ragazzo.
Mi avvicinai anch'io senza mostrare ne timore e ne gelosia, dovevo fare l'indifferente.
-Ciao.- dissi.
-Ah, sei sempre tu.- continuò lei. -Arrivi sempre nei momenti meno opportuni.- fece un sorriso amaro.
-Elly, non me ne frega nulla di te, non so se te lo sei messo in testa.- sorrisi.
Presi un frutto che si trovava vicino al piano di cottura, ovvero dove stavano Louis e la gallina. Louis non mi aveva degnata di uno sguardo e probabilmente era per stamattina, ma io ero intenta a far pace poiché non volevo star lontana da lui, non c'è la facevo.
-Cara, piccola, ingenua Lucy- mi carezzò i capelli ma voltai il volto con aria schifata. -Lascia stare me e Louis un po' da soli, ho bisogno di parlare con lui e tu non sei la benvenuta.-
Guardai Louis, ora mi stava guardando era pentito per ciò che era accaduto stamattina e lo potevo leggere nei suoi occhi blu come l'oceano.
-Elly, lei è la benvenuta.- disse acido rivolgendosi alla mora.
-Oh, ma Lou io volevo star con te per parlare.- si avvicinò al suo orecchio.
Poteva chiamarlo Lou, poteva starci intorno tutta la mattina, poteva anche parlar male di me ma ciò che non potava fare erano atteggiamenti sensuali vicino a Louis, mi faceva imbestialire.
-Staccati da Louis.- quasi urlai.
-Perché dovrei?- chiese mettendosi difronte a me.
Il suo sguardo mi metteva paura, ma dovevo affrontarla non poteva prendersi anche Louis, lui era mio.
-Perché si.-
-Smettetela ragazz..- cerco di dire Louis ma fu interrotto dalla gallina.
-È il tuo ragazzo?- domandò con un sorrisetto sulle labbra.
Ora pensai che ero davvero nei guai, cosa avrei potuto fare o dire?? Se avessi detto che Louis era il mio ragazzo papà avrebbe tolto il lavoro a Louis e cacciato di casa a me, se, invece, avessi detto di no lei avrebbe potuto far qualsiasi cosa con lui.
I pensieri erano troppi e i dubbi erano tanti, le gambe mi tramavano e le mani sudavano, ero in ansia non sapevo che dire. Guardai gli occhi di Louis erano affranti e pieni di dolore, entrambe le cose gli avrebbero fatto male e io non volevo, non lo meritavo. Cercai una risposta ma essa tardava ad arrivare, cosa avrei potuto fare in quel momento?
-Si, stiamo insieme.- Louis attirò l'attenzione mia e di Elly.
Cosa aveva appena detto? Pensai.
Non poteva distruggersi per me, no non doveva.
-Cosa?- chiese Elly voltandosi verso di me.
-Si siamo fidanzati, stiamo insieme. Hai sentito bene è inutile che cerchi risposte da Lucy.-
Sorrisi.
-Ti giuro che te la farò pagare piccola troietta, e riguardo a te ragazzo tu sarai mio.- disse poi andando via dalla cucina.
Caddi sulle ginocchia, stava per finire tutto. Louis diede un pugno forte sul muro, non poteva andare sempre tutto di merda. Le lacrime iniziarono a bagnare le mie guance, stava finendo tutto il nostro destino era segnato.
Nessuno dei due commentava, eravamo distrutti faceva troppo male sapere che in un modo o nell'altro ci avrebbero divisi.
L'unica cosa che si udiva erano i nostri singhiozzi, anche Louis piangeva, non lo avevo mai visto piangere era una delle scene più orribile a cui io potevo assistere e l'unica cosa da fare era alzarsi e aiutarlo, non solo per questa situazione ma per tutto quello che ha affrontato nel passato. Quel ragazzo era pieno di demoni che difficilmente sarebbero andati via.
Mi rialzai, asciugai le lacrime e mi avvicinai a lui. Aveva la mano piena di sangue, gli occhi rossi e pieni di dolore.
Non dissi nulla, l'abbracciai, era l'unica cosa che potevo fare in quel momento. Lui si lasciò andare mi strinse e continuò a piangere, si stava liberando da tutto senza parlare ed era meglio così, prima o poi l'avrebbe dovuto fare. Non lo zittii anzi con i miei abbracci cercai di fargli capire che doveva continuare fino a quando non era libero, libero di tutto.
-Louis, te lo giuro, ti bacio davanti a Dio.-
Mi strinse di più, non volevo arrendermi l'avrei sposato, ne ero sicura.
-Ti amo.- mi sussurrò fra i singhiozzi.
-Anche io.-
Ci staccammo, senza dire nulla gli presi la mano che non sanguinava e lo portai nel bagno, doveva cancellare quel male che si era fatto.
Lo feci accomodare sul mobiletto del bagno, ora ero io che mi prendevo cura di lui. Presi un po' di ovatta e sopra gli misi il disinfettante, si morse il labbro per il bruciore, doveva affrontare tutti dolori per uscirne.
-Devi affrontare le paura per non sentire dolore..- mi sguardò in modo strano -Io lo ho fatto, non è stata facile la mia infanzia. Quando ero piccola, sono..- trattenni le lacrime -sono stata picchiata da mio padre, venivo sempre accusata di essere la causa di morte di mia madre, io lo credevo e quindi piangevo perché mi sentivo di aver fatto del male sia a me che a Harry,a in particolar modo a mio padre. Un giorno, lui mi stava per picchiare, era ubriaco; Harry sentì le mie grida e mi salvò. Lì capii che la colpevole non ero io, a volte le persone hanno bisogno di sfogare la loro rabbia e finiscono per ferire altre persone.- sorrisi, io ero forte.
Louis era rimasto a bocca aperta per essermi aperta a lui, ma ora era lui che doveva aprirsi a me, doveva cancellare tutti i demoni, che, non erano solo Eleanor e Liam, lo leggevo dal suo sguardo.
Mi prese per le spalle e mi strinse sul suo petto, era bello sentire il suo profumo invadermi le narici.
-Lucy, ti parlerò di me. Te lo prometto.- sussurrò al mio orecchio.
Ne ero sicura, l'avrebbe fatto ma non ora, era troppo presto per fare un certo passo.
Mi fidavo di lui, l'avrebbe fatto.
***
Ero nella mia vecchia camera, avevo bisogno di prendere le ultime cose da posare nell'armadio di Harry.
Aprii il mobiletto dove avevo poggiato il PC, presi i calzini e gli slip, ma fui interrotta da una voce fastidiosa. Stavolta non era la gallina, ma la madre.
-Lucy.- mi girai di scatto.
Era incazzata nera, lo potevo leggere dallo sguardo cupo che aveva la donna.
Non parlai.
-Tu lo sai che la pagherai cara per ciò che hai fatto a mia figlia?-
Ero sempre in silenzio ad osservarla.
-Tu e Louis dovete sparire entro questa sera, oppure ti distruggo troia.-
Sbattè la porta per poi andare via, io e Louis avremmo trionfato nessuno si sarebbe più messo in mezzo, e se la donna mi avesse distrutta lei sarebbe affondata con me.
Avrei fatto di tutto per Louis.

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