PROLOGO
'Quando il destino ci mette lo zampino.'
Ma quanto è vera questa frase?
Io l'ho provato sulla mia pelle e fa male. Io lo so che cosa significa avere tutto a portata di mano e il giorno dopo rimanere da sola, nel vuoto, nel buio dei propri pensieri. E restare immobile, non captare alcun tipo di suono o movimento, restare immobile e ripetere "Perché?", guardarsi allo specchio e non vedere nulla, nulla che non sia sciocco o inutile.So cosa vuol dire perdere quello che hai di più caro nella vita, so cosa significa scrivere mille lettere e cestinarle tutte perché troppo sdolcinate, perché troppo fredde, perché troppo vuote, perché troppo tutto, perché "tanto non risponde", perché "tanto non la legge", perché alla fine tutto quello che scrivi ti sembra stupido, sempre, non riesci a trovare un senso logico a quelle parole messe lì sul foglio bianco, tutto quello che vedi non sarà mai abbastanza rispetto a tutte quelle dannate emozioni che ti porti dentro, che ti torturano l'anima frantumandola in milioni di pezzi.
E allora scrivi, poi cancelli e riscrivi di nuovo fissando quel foglio troppo bianco e vedendo in esso l'abisso più nero, cancelli e riscrivi, riscrivi e cancelli, come se in realtà stessi cercando di riscrivere un po' la tua vita, quella vita che cambieresti, che reputi sempre troppo sbagliata, troppo monotona, troppo solitaria. Cancelli e riscrivi.
Sperando che riscrivendo quelle parole tu possa, in qualche modo, rendere migliore la tua vita, sperando che qualcosa possa cambiare. In attesa del finale diverso, del lieto fine.
Quel lieto fine che è il sogno di tutti i bambini ma poi diventa anche un po' quello degli adulti.
Ci spero sempre io, spero che un giorno la vita possa regalarmi qualcosa di bello, di magico, qualcosa in grado di levarmi il respiro, che mi faccia tenere il fiato sospeso, che mi faccia stare zitta, a me che parlo sempre, qualcosa che mi faccia cadere dal letto la notte, qualcosa in grado di illuminare il mio volto, spento già da un po', che tutti i passanti possano invidiare, qualcosa che mi faccia sognare ad occhi aperti, che mi faccia essere felice tanto al punto di piangere.
Si, voglio essere felice da far schifo, voglio vomitarla la felicità, voglio sentire la pancia in subbuglio e non perché vado a trovare papà, no, voglio la pancia sottosopra perché la gioia mi scoppia dentro, perché non riesco a chiudere gli occhi, perché tutto, tutto va bene. Voglio sentire il cuore in gola, svegliarmi la mattina e scendere le scale ballando, come succede nei film, voglio sedermi a tavola e mangiare tutto, voglio guardarmi allo specchio e vedere una me diversa, una me che ritorna a vivere , una me che crede di nuovo nella speranza e nell'amore.
Avevo riposto in Emanuele ogni minima preoccupazione, ogni paura, gli avevo dato tutta me stessa, avevo pianto sulla sua spalla quando papà è andato via, avevo sorriso con lui, gioito con lui, avevamo camminato insieme in riva al mare, e una volta, mi ricordo, ci ritrovammo sotto le stelle a parlare dei nostri sogni, dei nostri desideri, avevamo passato ore ed ore sul divano a parlare del nostro futuro mangiando biscotti e cioccolata, avevo condiviso con lui la me migliore, ma soprattutto la me peggiore.
E avevo creduto che sarebbe durata.
Che sciocca, vero? Pensavo che nulla ci avrebbe diviso, che oggi, a distanza di mesi, saremmo stati ancora insieme, magari sul muretto di fronte casa a mangiare un gelato, oppure a rincorrerci dopo una delle sue battute, si, forse ci saremmo rincorsi e lui mi avrebbe preso e chissà, probabilmente mi avrebbe stretto tanto forte da non farmi respirare e mi avrebbe sussurrato all'orecchio parole dolci.
Che cosa stupida, vero? Ripensare al passato, intendo. Ma d'altronde alle volte non ti resta altra scelta, ti appigli a ricordi, quei momenti che non fanno più parte della tua vita ma che puntualmente la sera, prima di addormentarti ti ritornano nella mente, e allora ti giri e ti rigiri cercando di allontanare quei maledetti pensieri ma è sempre troppo tardi perché le lacrime già fuoriescono indegne e affondi la faccia nel cuscino come se vorresti soffocare tutto quel dolore che ti porti dentro.
A volte ho paura, paura di non trovare mai più la felicità, qualcuno in grado di rendermi migliore, qualcuno di speciale.
'Quando il destino ci mette lo zampino.'
E dai destino, metticelo questo zampino, non aspetto altro. Voglio cambiare radicalmente la mia vita.
#SpazioAutrice
Salve a tuuuuuttiParto dal fatto che non so chi leggerà mai questa storia, non so assolutamente niente.
Però sono davvero stanca di tenere le mie storie a poltrire nel mio computer, e quindi ho deciso di pubblicare anche Tra il cielo e il mare.È una storia, credo, originale, e spero con tutto il cuore che vi piaccia.
Io sono Tania, l'autrice di Darwing e di Tenerife Sea, e sono davvero felice di essere di nuovo qui.
Non so cos'altro dire se non BUONA LETTURA a tutti.
Un grosso bacio,
Tá.
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Tra il cielo e il mare.
Fantasy-Davvero non capisci? La tua curiosità ha rovinato tutto, tutto quello che c'era di bello tra me e te, ora siamo condannati per sempre. -Condannati? -Per l'eternità- un brivido mi percuote. -Non mi importa- ribatto decisa. -No?- sembra sorpreso. -Co...