Dopo aver assaporato le sue labbra ed essermi accorto dello sguardo disperato di Wanda, feci quello che dovevo realmente fare: una respirazione bocca a bocca.
"Allora?!" Mi chiese impaziente.
Staccai le mie labbra dalle sue e feci cenno di no con la testa.
"Lo avevo detto... Non serviva fare la respirazione bocca a bocca..." Sospirai.
"Sai Luke" si intromise Josh. "Ti lamentavi tanto di venire trattato come un cane ma alla fine lo sei diventato davvero. Un bel cagnolino pronto a mordere quando viene minacciata la sua padroncina"
Non risposi. Era vero. Non so cosa mi stava prendendo ma era così.
"Luke Pelgor sei un cagnolino" pensai "O forse dovrei dire Luke Obelion"
Mi sentivo così devastato ma non potevo far altro. Tutto il mio mondo stava cambiando ma mi chiedevo "perché proprio ora?"
"Luke! Portala nella sua stanza prima che i suoi si sveglino!" Mi ordinò Wanda.
"Sì!" Risposi ma tentennai nel prenderla per paura di farle male.
La presi con delicatezza sotto le ginocchia con una mano e con l'altra sotto un'ascella facendo in modo che la sua testa appoggiasse sul mio petto.
Salii con calma nella sua stanza per evitare di fare rumori bruschi e svegliare o attirare l'attenzione dei genitori.
L'adagiai delicatamente sul letto e mi sedetti lì vicino.
Dopo qualche secondo arrivò Wanda che le mise un fazzoletto al naso per fermare il sangue e le alzò le gambe mettendole tre cuscini sotto per lasciarle sollevate.
Sono proprio incapace con queste cose. Ogni volta che cadevo e mi procuravo una ferita stavo fermo immobile sperando che guarisca da sola fino a che mamma non mi curava, e ora stavo facendo la stessa cosa con Ariel. Stavo fermo immobile sperando che si risvegliasse da sola.
"Devo preparare il preparare il pranzo" mi disse.
Io la guardai confuso. Erano ancora le undici e nessuno si sarebbe seduto a tavola se non fossero state l'una e mezza.
"Cosa?! Ma è presto ancora!"
"È il suo compleanno Luke... Ho molte cose da fare" mi guardò mentre stringeva la mano ad Ariel.
"Ah... Già"
Si alzò e scomparve uscendo dalla porta mentre io la seguii con gli occhi.
Mi rigirai verso Ariel e la guardai alla ricerca della sua magia.
Anche se era stronza, se ci trattava da cani, se ci faceva passare giornate d'inferno... Wanda le voleva ancora bene come se fosse sua figlia e io... E io non riuscivo a non pensarla.
Mi era difficile perché avevo una cotta per le qualche anno fa, quando era dolce e gentile ma forse ce l'avevo ancora. È una di quelle ragazze che quando ti entra in mentre non te la cacci più e io ci avevo provato per così tanto tempo.
Più ci pensavo e più mi mancavano i suoi sorrisi. Quei sorrisi che preannunciavano una giornata fantastica, che ti davano la forza di affrontare tutto. Non quei sorrisi che faceva ora: falsi, malinconici e vuoti, senza significato.
Le misi una mano sulla fronte spostandole il ciuffo dagli occhi e feci un sorriso debole.
Avvicinai sempre di più il mio viso al suo, era come se ci fosse una calamita che mi attraesse verso le sue labbra.
"Spero tu possa perdonarmi ma non riesco a resistere" le dissi a bassa voce mentre appoggiavo per la seconda volta le mie labbra alle sue.
La baciai e per un attimo mi sembrò che fosse ricambiato.
Sgranai gli occhi e mi allontanai.
Lei mi fissava con gli occhi e la bocca semichiusi, poi quando capì che ero sorpreso sorrise.
"Buon compleanno a me"
Sentii il volto in fiamme poi deglutii.
"A-Auguri" balbettai.
"Grazie" si alzò piano e si sporse lentamente verso la mia faccia dandomi un bacio sulla guancia.
Io rimasi immobile mentre lei si sedette sul letto aggiustandosi i capelli.
"Ti ho... fatto tanto male?" Continuai preoccupato. Preoccupato... Sia per il fatto che ce l'avrebbe avuta con me e me ne avrebbe fatte passare tante, sia per il fatto che avrebbero potuto dirlo ai suoi e farmi licenziare.
Lei alzò lo sguardo e mi fissò seria.
"Secondo te?" Disse fermandosi con le labbra semichiuse.
"Io... Mi dispiace tantissimo ... Non vole-" mi giustificai nervoso ma lei mi interruppe.
"Sì sì, ok ok. Di che stavate parlando?" Cambiò discorso mostrandosi indifferente alle mie scuse.
"Di... Che parlavamo?" Ripetei.
"O dovrei dire perché stavate litigando?" Alzò una sopracciglia.
"Nulla di ché" cercai di sviare dal discorso.
"Per me giusto?" Domandò e io rimasi zitto.
"Come mai?" Sorrise compiaciuta.
"Posso chiederti perché Josh ce l'ha tanto con te? Insomma... Ti odia più di qualunque altro eppure quando incrocia il suo sguardo col tuo un altro po' se la fa addosso" Ignorai la sua domanda e le chiesi quello che volevo sapere da tanto.
Lei scoppiò in una fragorosa risata e io mi sentii a disagio poi si calmò fissandomi dritto degli occhi.
"Perché Luke... Tu non hai paura di me?" Disse con un tono di voce davvero caldo.
"No! Io, io non ho paura di te!" Corrugai la fronte.
"Sul serio?"
"No!"
"Umh ok" finì sorridendo.
"Allora?!" La guardai in cerca di una risposta su Josh.
"Ah... Già" e rise di nuovo.
"La smetti di ridere!?" Le chiesi.
"Okok..." Si fece seria poi mi fissò con un sorrisetto.
"Lo conosci da sette anni e non ti sei accorto mai di nulla?"
"Eh?" Chiesi confuso.
Fece un mezzo sorriso poi guardò a terra.
"Io so una cosa che tu e Wanda non sapete e Josh ha paura che ve lo dica"
La guardai confuso.
Che cosa aveva scoperto? Lo ricattava?
"Luke! Sveglia! Ha quasi quarant'anni e non ha mai avuto una ragazza! E in più..." Smise e iniziò a soffocare le risate.
"E in più?"
"Vuoi davvero saperlo?" Disse liberando le risate.
"Sì" risposi secco.
"Ti guarda il fondoschiena quando ti volti" disse aumentando la risata.
Rimasi zitto a riflettere poi sgranai gli occhi.
"Oddio!" Urlai appena capii tutto. "Josh è..."
"Gay?"
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Don't let me go
Любовные романыÈ così difficile reprimere i propri sentimenti. Ariel non può dichiarare i propri sentimenti verso Luke e quest'ultimo non può di certo darle la soddisfazione di farle sapere che lui se ne è innamorato. Sarebbe meglio stare lontani, no? Ma purtrop...