Il Vestito

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Luke's POV
il tuo ex? Il?" Continuai infastidito.
Se era il suo ex come mai i suoi genitori volevano che si rimettessero insieme? Di solito erano loro a far finire una sua storia.
"Ma che problemi hai?" Mi rispose altrettanto irritata
"Nessuno. Però il fatto che ne parli al singolare mi preoccupa un tantino"
Mi preoccupava perché anche se le sue relazioni erano corte non poteva negare di non aver avuto solo un ex.
"Luke ripeto un'altra volta... Sei geloso?" Continuò ma non rise si limitò ad inarcare una sopracciglia
Sì ero geloso. Avevo appena messo chiarezza sui miei sentimenti e volevo che anche Ariel provasse lo stesso per me e ,soprattutto, che nessuno si sarebbe messo in mezzo, ma comunque mentii.
"No!"
"Allora perché me lo chiedi... ancora" disse stanca.
"Ariel non puoi negare il fatto che di ex non ne hai avuto sol-"
"Basta! Zack è l'unico ragazzo che ho lasciato io di mia spontanea volontà! Posso andare a fare colazione ora?"
Sgranai gli occhi e mi fissò impazientita.
Rimanemmo in silenzio per un bel po' e quando stavo per aprire bocca lei mi precedette.
"Non era fatto per me. I miei vogliono che torniamo insieme perché la sua famiglia è legata a quella reale, mia mamma e sua mamma sono amiche quindi per loro non c'è problema"disse con un accento malinconico.
"Non possono costringerti!" Urlai.
"Abbassa la voce idiota" mi rimproverò a bassa voce "e comunque possono... A loro non importa e fino a quando vivrò in questa casa sono sotto le loro decisioni" continuò fissando il corridoio.
"Allora perché non te ne vai? È da un bel po' che te lo volevo chiedere, ormai se maggiorenne" dissi.
"No! Non posso" mi rispose facendo un passo indietro.
"Perché?!"
"Perché no! Smettila!" Mi urlò e io capii che avrei dovuto zittirmi.
"Io-" continuai a bassa voce.
"Tu nulla Luke, lasciami andare ora" mi interruppe stanca.
Annuii e lei entrò in cucina.
Non lo avrei permesso. Mi avevano allontanato da Ariel troppe volte, questa volta non gli sarebbe stato facile.
La seguii in cucina e la vidi seduta ad un tavolo che sbuffava. Risi un po' poi mi avvicinai.
"Cosa desidera signorina?" Recitai come se prima non fosse successo nulla.
"Wanda..." Mi rispose secca.
"Wanda è andata a fare compere con Josh per questa sera" risposi cercando i suoi occhi che continuavano ad evitarmi.
"Allora aspetterò" rispose sbuffando.
C'era qualcosa che non andava e non era solo per la mia invadenza di prima, era qualcosa di più.
"Perché non mi guardi negli occhi?" Chiesi guardandola meglio in volto e lei si spostò.
"Ariel... Non sono io il problema per cui tua madre ti odia" continuai nervoso e feci male. Forse non avrei dovuto pronunciare quelle parole così facilmente. Ti odia le avevo detto e mi chiedo come sia possibile che una mamma odii la propria figlia ma mi uscì dalla bocca senza che neanche me ne accorgessi.
Si voltò di scatto verso di me e mi fissò dritto negli occhi. Sentii come se mi trafiggesse l'anima solo con quello sguardo.
"Lei non mi odia!" Disse con tono di voce alterato.
"Mi dispiace non-" cercai di scusarmi ma mi bloccò.
"Vattene!" Urlò indicandomi la porta.
"Io devo servirti non posso-"
"VATTENE!" Urlò ancora di più e abbassò il volto come se stesse per piangere.
Strinsi i denti e i pugni fissando a terra.
"Mia madre mi diceva sempre che la gente deve imparare ad amarti per quello che sei, non per quello che volessero tu fossi"
"Tua madre non è mia madre" rispose subito irritata.
"Dov'è finita l'Ariel Obelion dura che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e non si faceva comandare da nessuno!?" Dissi e poco dopo sentii un ghigno provenire da lei.
Alzò la testa ridendo e mi fissò con una strana espressione.
"Luke... È vero sono stata male in questi ultimi giorni e poteva sembrare che fossi cambiata, diventata più debole o che provassi qualcosa per te ma ti svelo un segreto" fece un sorriso che potevo descrivere maligno, che fosse diventata più stronza di prima?
"IL MIO UNICO SCOPO NELLA VITA È QUELLO DI ILLUDERTI LUKE, DI SPEZZARTI IL CUORE IN TANTI PICCOLI PEZZI. IO SONO ARIEL OBELION. NON MI FACCIO METTERE I PIEDI IN TESTA DA NESSUNO, OK? E SE OBBEDISCO È PERCHÉ NE SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO. HAI CAPITO?" Disse velocemente.
Sentii una fitta al cuore e sgranai gli occhi. Non ci credevo e non volevo crederci.
"Ora vattene" concluse e io non ci pensai due volte prima di uscire dalla porta.
Guardai in salotto e non c'era nessuno. Sicuramente i signori erano andati sopra oppure erano usciti, non so. L'unica cosa che sapevo è che sarei rimasto nella mia stanza fino a quando non sarebbero entrati i primi invitati.
Arrivai in camera e rimasi a riflettere per molto tempo. Come potevo pensare che fosse cambiata... O addirittura che provasse qualcosa per me. Mi sentivo così stupido e pensare che avevo quasi provato pena per lei.
Sul letto trovai uno smoking che era per la sera, sicuramente me lo aveva portato Wanda.
Siccome non sapevo che fare mi buttai sul letto ,che non toccavo da due giorni prima, e provai a dormire per recuperare il sonno perso.
Quando mi svegliai una prima volta era l'una. Non volevo vedere Ariel per un po', per questo rimasi a fissare il soffitto.
Mi riaddormentai e mi svegliai perché qualcuno bussò alla mia porta.
"Avanti" dissi con voce assonnata.
Wanda entrò dalla porta e la chiuse.
"Come mai non sei sceso?" Mi chiese preoccupata.
"Hanno fatto qualche storia?" Domandai a mia volta.
"No. Ariel ha detto che ti aveva concesso di riposarti per la nottata precedente passata in bianco, siccome stasera dovevi essere pieno di energie" mi raccontò.
Era così strana, che mi avesse protetto per timore che avrei potuto svelare il suo segreto?
Fissai Wanda in cerca di qualcosa, anche lei conosceva molto bene Ariel, chissà se sapeva del tatuaggio.
Avrei voluto chiederglielo ma poi decisi di evitare.
"Che ore sono?" Chiesi.
"Le quattro. Vieni ad aiutarci giù?"
"Certo!" Balzai giù dal letto e con Wanda andammo a preparare la sala per la festa.
A casa Obelion una festa ogni tre mesi era d'obbligo, ma non ho mai avuto l'occasione di vedere questo Zack. Forse da poco aveva preso parte agli affari di famiglia.
Ariel non c'era, sicuramente era in cerca di qualche vestito da mettere su in camera sua.
Wanda stava cucinando mentre io e Josh accoglievamo i dolci che arrivavano e li posizionavamo secondo uno schema ben preciso sul tavolo. I signori Obelion ci tenevano molto a queste piccolezze.
Quando finimmo ci sedemmo un attimo sul divano.
"Luke" mi sentii chiamare all'improvviso.
Mi alzai di scatto e mi voltai dove avevo sentito provenire la voce.
Ariel era senza pantaloni con una maglietta che le arrivava sotto il sedere.
Sgranai gli occhi e deglutii. Cazzo se era sexy.
"Sì?" Dissi fissandola negli occhi.
"Puoi salire un attimo?"
Annuii e la seguii.
Una volta arrivati nella sua stanza mi bloccai sulla soglia. Era tutto in disordine non sembrava neanche camera sua.
"Sei così in ansia di incontrare questo Zack?" Dissi inarcando una sopracciglia.
"Ho cercato il vestito meno scoperto che avevo e anche quello più brutto" mi spiegò girando gli occhi.
"E perché non hai i pantaloni?" Chiesi.
"Perché stavo indossando il vestito ma non ci riuscivo, per questo ti ho chiamato"
"T-Ti devo aiutare ad indossare il vestito?! Ma prenderne un altro?" Consigliai perché sinceramente non volevo vederla seminuda. Ero pur sempre un ragazzo e lei era così perfetta.
"Non riesco a chiudere la lampo di dietro! Per favore"
Feci un respiro profondo e cedetti.
"Perfetto!" Esclamò sorridente.
Prese il vestito e mi diede le spalle allora lì capii che forse era meglio se spostavo lo sguardo altrove.
"Sai perché l'ho chiesto a te vero?" Mi disse.
"Credo per il tatuaggio no?" Risposi. Non ero così stupido da non capirlo.
"Esatto, vieni"
Mi girai e la vidi spostarsi i capelli da un lato e lasciare scoperta la schiena. Per la prima volta vidi bene in tatuaggio e non era poi così terribile. Morivo dalla voglia di saperne il significato.
Mi avvicinai e con una mano le tenni il vestito mentre con l'altra alzai la cerniera.
Una volta chiusa lei si rimise i capelli ondulati sulle spalle e si voltò verso di me.
"Grazie"
"E questo sarebbe il tuo abito più brutto?" Risi.
L'abito non era brutto e lei lo rendeva splendido. Era nero e lasciava una sola spalla scoperta,ovviamente quella dove c'era il tatuaggio era coperta da una manica velata. La gonna era a balzi e aveva sfumature bianche, la scollatura non era molto profonda anche perché solo la parte sinistra era un po' scoperta.
Lei si guardò intorno e non mi rispose.
"Ci vediamo dopo" dissi e mi voltai.
"Luke" mi chiamo un'altra volta.
"Sì?"
"Tu vorresti... Rincontrare i tuoi?" Mi domandò all'improvviso.
Sgranai gli occhi. Se volevo? Io lo desideravo da anni.
"Che ne diresti se ti accompagnassi un giorno da loro?" Mi chiese seria.
"Perché lo fai?" Chiesi. Era troppo strano.
"Non posso essere gentile?" Inarcò una sopracciglia.
"No! Se prima abbiamo avuto una discussione! Perché sei così strana!? Prima mi odi poi ti faccio pena! Prima fai la stronza poi la gentile! Perché Ariel!?" Stavo iniziando a pensare che avesse una doppia personalità.
"Faccio solo finta di nulla... Se non vuoi va bene, ora puoi andare" mi rispose seccata.
"Lo sai che vorrei, ma ho paura che ci sia qualcosa sotto"
"Non c'è nulla Luke! I miei genitori partono domani e siccome è da tanto che ne parli e che non li vedi pensavo di farti questa gentilezza!" Concluse inarcando tutte e due le sopracciglia.
Ci fissammo a lungo. Io la guardavo sorpreso mentre lei sembrava irritata.
Non riuscivo più a resistergli. Non mi importava se diceva di giocare col mio cuore, non mi importava se diceva di non amarmi perché io infondo sapevo che era tutto il contrario.
Le presi il volto e la baciai all'improvviso. Non le diedi tempo neanche di rifiutarsi anche se so che non avrebbe voluto farlo.
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Salve!! 🌸
Sono riuscita ad aggiornare dopo due giorni, mi sento potente😎
Comunque. Spero vi sia piaciuto e se sì fatemelo sapere👍🏻
Non credo di riuscire ad aggiornare presto ora ma ci proverò.
Alla prossima ❤️
~Pia

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