Nuova amica

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"Ma che diavolo ti viene in mente!?" Urlò sgranando gli occhi.
Io rimisi gli occhiali e mi rivoltai verso il finestrino.
"Perché vuoi parlare con lei?" Domandò ancora.
"Per favore ti muovi? " Risposi acidamente.
Lui sbuffò e mise in moto l'auto.
"Che diavolo hai in mente?" Continuò a chiedermi mantenendo lo sguardo fisso sulla strada.
"Non sono affari tuoi, mi accompagni e torni a casa a prendere il gatto" Gli ordinai.
"Cosa?" Si mise a ridere poi continuò tornando serio "Perché devo prendere il gatto ora?"
"Perché lo voglio con me da nonna" Risposi semplicemente.
Lui fece una piccola risata poi parlò.
"Non ci posso credere"
Mi voltai verso di lui e iniziai ad innervosirmi.
"Dai Noah!"
"Okok va bene" S'arrese infine e nella macchina dominò il silenzio.
Arrivammo al bar, parcheggiò e mi diede un'ultima occhiata prima di tornare a casa mia.
Io scesi e chiusi la portiera affacciandomi dal finestrino.
"Noah, non metterci tanto"
"Potrei dirlo anche a te" Concluse e mi lasciò sola.
Feci un lungo sospiro e mi avviai verso la porta d'ingresso.
Entrai e mi diressi al banco della mia cara amica Lily. Non c'erano molte persone e né tanto personale.
"Oh oh, qual buon vento Miss Obelion" Disse con acidità appena mi vide.
Io mi sedetti e cacciai gli occhiali.
Lei mi fissò a lungo e appena finii di aggiustarmi la degnai di uno sguardo.
"Allora vuole ubriacarsi?" Domandò ridendo.
"Divertente, ma no, mi dispiace non sono qui per bere né tanto meno per te Emo" Risposi fissandola dritto negli occhi a mo' di sfida.
"Allora cosa ti porta qua? Ero convinta che gente come te andasse in posti più altolocati" Continuò confusa lasciando trasparire tutto il suo disprezzo per me.
"Infatti è così ma devo risolvere una questione urgente. Dov'è la tua amichetta perfettina?" Chiesi guardandomi intorno con tono calmo.
"Che vuoi da Alison?" Domandò mettendosi già in posizione di difesa.
Mi scappò una piccola risata e mi coprii la bocca.
Poi poggiai le braccia sul bancone e la fissai divertita.
"Voglio solo parlarle"
"Mi dispiace non è qua" Mi rispose prendendo uno straccio.
"Beh dille di venire" Dissi corrugando la fronte.
"Ovvio che no" Rispose ancora iniziando a pulire il bancone, così facendo mi sposto anche le braccia.
Feci un lungo respiro e cercai di non farmi vedere irritata.
"Non la mangio mica Emo" La provocai ridendo.
"Smettila di chiamarmi in quel modo!" Urlò sporgendosi verso di me e tutte le persone nel bar iniziarono a fissarci.
"Qualcuno qua è arrabbiato" Risi e la sua reazione non fu delle migliori.
"Io non ti sopporto più" Rispose buttando lo straccio a terra.
La vidi farsi rossa e mi prese per il colletto della giacca.
"Hey hey!" Esclamai afferrando il bancone con le mani per non perdere l'equilibrio.
Non mi avrebbe picchiato. Nessuno l'avrebbe mai fatto sapendo di chi ero figlia.
"Lily!" Urlò qualcuno alle mie spalle.
Voltai il capo nella direzione di quella voce e mi scappò un piccolo sorrisetto.
"Oh, eccola" Dissi rivoltandomi verso Lily.
Lei mi fissò negli occhi ancora infuriata poi mi lasciò e io mi alzai sistemandomi la giacca.
"Dovresti insegnare le buone maniere alla tua amica" Continuai rivolgendomi ad Alison con serietà.
Quest'ultima lanciò delle occhiate a Lily per capire cosa stava accadendo e io alzai gli occhi al cielo.
"Alison vorrei parlare con te" Dissi avvicinandomi a lei.
Lei fece un passo indietro sorpresa e io inarcai una sopracciglia.
"Dio non uccido mica" Sbuffai alzando gli occhi al cielo.
"Sì emh, scusa... È solo che..." Rispose intimorita dal mio sguardo.
"Tranquilla, possiamo parlare in un posto dove Emo non può interromperci?" Domandai trattenendo le risate quando la sentii sbuffare.
Non conoscevo Lily ma farla arrabbiare era piuttosto divertente.
"Emh... Sì" Disse rilassandosi e mi fece segno di seguirla.
Lo feci e ci sedemmo l'una davanti l'altra ad un tavolino.
"Scusa Lily, ecco è un po' suscettibile" Parlò guardando a terra.
"Lo so" Risposi semplicemente alzando le spalle.
Sospirai e cercai il suo sguardo, quando lo trovai iniziai a sentire un sentimento di rammarico nello stomaco.
"Alison, mi dispiace... Siamo partite col piede sbagliato io...io ero gelosa..." Iniziai a dire ma poi mi bloccai sentendo un groppo in gola.
Lei e Luke avrebbero fatto una coppia perfetta. Lui non avrebbe dovuto nascondere i suoi sguardi dolci di fronte ai suoi e avrebbe potuto portarla fuori tenendole la mano alla luce del sole. Lei poteva dargli tutto quello che io non avrei mai potuto dargli.
Abbassai lo sguardo e ripresi a parlare.
"Volevo parlarti di Luke"
"Perché?" Domandò confusa e forse anche un po' sorpresa.
"Oh ti prego... Non smettere di parlargli solo perché mi sono comportata io da grandissima bastarda" Dissi abbozzando un sorriso malinconico e alzando il volto verso il soffitto.
"Io credevo che voi aveste fatto pace" Rispose confusa e li sentii una fitta al cuore.
"Se devo dire la verità non ricordo nulla di quella sera ma posso assicurarti che non abbiamo fatto pace e poi che c'entra questo col fatto di parlargli?" Chiesi inarcando una sopracciglia.
Lei si guardò intorno poi si bloccò fissandomi negli occhi con un po' di timore.
"Beh tu lo ami no?"
Sgranai gli occhi e rimasi senza fiato.
Si notava così tanto?
Abbassai lo sguardo e il ciuffo mi coprì gli occhi.
"Io..." Risposi senza concludere realmente la frase ma ovviamente lei capì.
"Ecco, io pensavo che voi due-"
"Non credo sia possibile..." L'interruppi iniziando a muovere la gamba nervosamente.
"In che senso?" Domandò confusa.
"Lascia perdere" Risposi alzando il volto e guardando seria in direzione della porta.
"Io e Luke non potremo mai stare insieme" bisbigliai ma lei mi sentì.
"Che significa questo?" Domandò ancora più confusa.
Vidi entrare Noah dalla porta e allora mi rivoltai verso di lei abbozzando un piccolo sorriso.
"Nulla... Nulla"
Presi la borsa e cercai un foglio di carta con una penna.
"Che fai?" Chiese ma non risposi.
Iniziai a scrivere il numero di Luke e quando finii glielo diedi.
"Tieni"
"Cosa è?"
"Chiamagli verso le sei" Conclusi e mi alzai.
"Dove vai?" Chiese alzandosi anche essa.
"Oh, è arrivato il mio ragazzo" Dissi con amarezza.
"Noah Stefield?" Domandò stupida. Sicuramente aveva letto qualcosa sui giornali.
Annuii e mossi un passo quando lei mi bloccò prendendomi da un braccio.
"Sai Ariel, Luke ha ragione... Sei diversa da come gli altri ti ritraggono" Disse sorridendomi con dolcezza poi mi prese la mano e rimase zitta per un po'.
"Grazie" Concluse infine e io le ricambiai il sorriso.
Mi lasciò e la salutai avviandomi verso Noah.
"Ok niente sangue... È un bene no?" Scherzò lui ma non risi affatto e lo superai uscendo dal locale.
Lui mi seguii e ci infilammo in macchina.
"Andiamo ora" Gli dissi stanca.
Annuì e, dopo avermi fissando con un po' di preoccupazione, accese la macchina e partimmo.
Mi voltai verso il finestrino e una lacrima mi rigò la guancia.
Insomma...
Avevo fatto la cosa giusta , no?
Allora perché mi sentivo così male...









Salve!
Perdonate l'enorme ritardo ma ho avuto a che fare in queste settimane.
Spero il capitolo vi sia piaciuto 🙌🏻
Alla prossima ❤️
~Pia

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