Signori Obelion

10.5K 327 8
                                    

"CHE DIAVOLO VUOI?" Mi urlò contro.
Io rimasi immobile e disorientato per la brutta figura che avevo fatto.
"Nulla...io pensavo..." Mi accarezzai la nuca e fissai a terra, poi continuai "Stavi piangendo?"
"Eh?" Sgranò gli occhi.
"Dico... Ti ho sentito urlare... Poi quando sono entrato ti ho visto gli occhi lucidi ... Quindi ho pensato..."
"Hai pensato male. È solo allergia" disse strofinandosi gli occhi e spostando il volto di lato.
Allergia. Ero titubante nel crederci ma era Ariel... Quindi...
"Ah... Ok... Ti porto qualcosa?"
"Da quando mi dai del tu?" Rispose inarcando una sopracciglia.
In effetti era da anni che non le davo del tu e non capisco come mi sia venuto un mente di farlo proprio in quel momento.
"Da ora"
La sfidai con gli occhi. Se voleva che tenessi per me il suo segreto avrebbe dovuto stare zitta. Infatti sbuffò e si alzò dal letto.
"Quindi ora siamo a pari diritti? Di maggiordomo hai solo il titolo?"
Cavolo aveva uno sguardo così sexy che non riuscii a pensare realmente cosa risponderle.
"No... Non l'ho fatto apposta... Non ho detto che smetterò di servirti ma solo che tu dovrai fare quello che ti dirò di fare"
"Cioè?" Rispose indifferente.
"Cioè come prima quando ti ho detto di chiedere scusa a Wanda"
"È stato così umiliante" disse e spostò lo sguardo sulla parete mentre si teneva il braccio destro.
"Non è una cosa orribile ammettere i propri sbagli"
"Io non ho sbagliato!" Urlò.
"Ariel... Non riiniziamo"
Sbuffò e abbassò gli occhi a terra.
Mi ricordai del braccio e mi sentii in colpa.
"Ti fa male?" Chiesi indicandole il punto in cui l'aveva stretta.
"No..."
"Sicura?"
"Sisi!"
"Okok" finii e ci fu un silenzio imbarazzante così decisi di andarmene.
"Credo che tra poco sia pronto il pranzo... Vado ad aiutare Josh e Wanda"
Che poi non c'era molto da fare visto che pulivamo ogni giorno, i Signori Obelion non c'erano e Ariel non metteva disordine almeno.
Alzò gli occhi e mi fissò mentre voltavo le spalle.
"No" disse e io mi rigirai.
"Eh?"
Spalancò gli occhi. "C-Cioè ok"
La fissai confuso poi scesi giù.
"Come va?" Dissi assaggiando quello che Wanda stava cucinando.
"Non toccare!" Mi riprese con un sorrisone.
Le scuse di Ariel le avevano fatto davvero bene.
"Comunque va bene, molto bene"
Feci un sorriso compiaciuto e con Josh iniziammo ad apparecchiare il tavolo per Ariel e il tavolo per noi.
Si avevamo due tavoli differenti, regola dei padroni di casa.
C'erano tante regole. La prima che mi dissero quando entrai in quella casa fu: "Non ti innamorare di mia figlia"
Assurdo. Non che lo sia ma... Comunque se lo fossi stato sarebbe colpa loro e anche colpa di Ariel. Quella ragazza ha uno sguardo da incantatrice. È chiaro che le piace sentirsi amata da tutti ma in senso fisico.
Comunque, dopo che aggiustammo tutto e posammo le pietanze sul tavolo, lei arrivò.
Si sedette e noi facemmo lo stesso.
Dall'altro tavolo la vidi giocare col cibo nel piatto abbassai gli occhi sul mio di piatto e la sentii sbuffare.
"Mi sento sola..." Disse posando la forchetta sul tavolo.
Noi ci girammo e la fissammo increduli.
"Eh!?" Urlammo tutti e tre.
"Avete capito!" Ci rispose alterata.
"E... E cosa vorrebbe che facessimo?" Chiese Wanda.
"Non lo so... Magari cercarmi un ragazzo..." Disse e fece una piccola risata.
Noi la guardammo ancora più confusi.
"Lasciate stare... È inutile parlare con voi..." Sbuffò un'altra volta e riprese a giocare col cibo.
Mi voltai verso Wanda e Josh.
"Secondo voi vuole mangiare con noi?" Chiesi a bassa voce.
"Vai tu" mi rispose Josh.
"Cosa?!"
"Con te ha un po' più di confidenza"
"No... Non credo sia così"
Loro mi guardarono inarcando una sopracciglia.
"Non fate così! Dovrebbe andarci Wanda! Sono donne"
"Luke... Muoviti" concluse Josh.
Rassegnato, mi alzai e mi voltai ma Ariel non c'era più.
"Dov'è?!" Chiesi.
Mi avvicinai e non aveva mangiato quasi nulla.
"Se ne è andata e non ce ne siamo nemmeno accorti!" Disse preoccupata Wanda.
"Beh Luke non si muoveva!" Continuò Josh.
"Deve essere nella sua stanza..." Pensai a voce alta.
Corsi su ed entrai senza bussare.
"Luke dovresti imparare a chiedere prima di entrare..." Disse mentre messaggiava al cellulare sdraiata sul letto.
Lo posò e si alzò venendo verso di me.
"Un giorno potrei essere nuda nell'intento di cambiarmi" fece un sorriso stanco poi alzò le sopracciglia.
Mi sentii il volto in fiamme e mi diedi uno schiaffo.
Lei sospirò.
"Voi maschi siete tutti uguali" mi diede le spalle e si mise a sedere sul letto.
"Hey! Cosa vorresti dire con questo?"
"Per favore! Basta che una ragazza con un bel fisico vi faccia qualche avances e voi cedete subito"
"Stai parlando del gesto che ho fatto prima?! Io non sono caduto ai tuoi piedi!"
"Prima?" Rise "lo fai sempre!"
Ok... Aveva ragione ma era un gesto che mi usciva spontaneo ormai.
"Mi dispiace!"
"Quindi lo ammetti?"
"Sì! Lo ammetto! L'ho fatto perché mi stavi..."
Stavo per dire qualcosa che non dovevo dire.
"Ti stavi...?"
"Nulla nulla... Ma tu provochi!"
"Io sono una provocatrice Luke" sorrise. "E poi devo testare quanto è forte il mio maggiordomo personale,che dici?"
Si avvicinò a me e mi fissò il petto.
"Mi dispiacerebbe se cascherebbe ai piedi di una qualunque solo perché lo provoca un po' "
"Stai scherzando spero" dissi indifferente.
"Quindi vuoi dire che lo fai solo con me?"
"Specifica quello che dovrei aver fatto solo con te"
Rise portandosi un mano sotto il mento.
"Lasciamo perdere"
Non aggiunsi altro. Preferii cambiare discorso.
"Come mai non hai finito di mangiare?" Domandai.
"Non mi andava" cambiò espressione e si risedette sul letto.
"Dai Ariel..."
"Esci Luke... Devo cambiarmi"
"Perché?"
"Devo andare al college"
"Ora?"
"Si! Si! Vattene!"
"Non puoi andare lì a stomaco vuoto"
"Non ho lo stomaco vuoto! E smettila di fare la mamma apprensiva e vattene!" Mi urlò.
Non obiettai. Alzai le mani come per resa e uscii fuori chiudendo la porta.
Scesi in sala da pranzo e rimasi in piedi davanti Wanda e Josh.
"Allora?" Chiesero.
"Deve andare al college" risposi.
"Secondo te ha esami?"
"Può essere..."
"Già forse è nervosa per quello" dedusse Wanda.
Ero stanco di parlare perciò mi buttai sul divano e mi rilassai un po'.
Dopo una bella oretta Ariel scese. Si era fatta i boccoli ai capelli ecco perché ci aveva messo tanto. Aveva dei pantaloni neri attillati, delle scarpe nere coi tacchi, una maglietta bianca con sopra un giubbotto di pelle nero.
"Io vado" disse uscendo dalla porta. Non si voltò nemmeno per guardarci.
"È arrabbiata?" Chiese Josh.
"Nah... Forse stressata"
"Okok"
Le ore seguenti furono di una noia totale e quando furono le sei sentimmo il telefono suonare.
Wanda rispose.
"Casa Obe-.... Si?.... Ok... Ok... Faccia atten-" non finì la frase perché sicuramente le avevano riattaccato in faccia.
"Chi era?" Chiese Josh.
"La signorina Ariel. Dice che non tornerà presto questa sera. Quindi di cenare senza lei"
"Pensi sia perché deve ancora finire al college o perché c'è un ragazzo?"
Quando lo sentii mi alzai di botto.
"Non lo so"
"Ragazzo?" Mi intromisi.
"Si. Secondo me stasera lo porterà qua o andrà a casa sua. Tanto i suoi non ci sono" continuò lui.
"Stai dicendo che Ariel..." Continuai.
Poteva essere ma... Non riuscivo ad accettarlo e non capivo perché.
"Di che ti meravigli Luke?"
Ero perso nei miei pensieri ma quando sentii il mio nome alzai la testa.
"Nulla! Nulla..."
"Bah... Chi la capirà mai"
Tornai a sedermi e il telefono risquillò.
"Casa Obelion. Pronto?....AH! Signora!.... Ariel? Emh... Si... Si... Tra mezz'ora?!... No nulla... Ok glielo dico subito" riattaccò il telefono e la vidi prendersi di panico.
"LUKE VAI A TROVARE SUBITO ARIEL!" Urlò.
"COSA!?" Risposi a mia volta.
"I-I ...Suoi genitori stanno per tornare... Io gli ho detto che era qua! Se non la trovano mi ammazzano!"
"Calmati un attimo! Come faccio a trovarla se non ho la minima idea di dove sia?"
"Non lo so!"
Stavo iniziando ad andare nel panico anche io quando mi venne l'idea di rintracciarla al telefono.
"Ha chiamato prima! Mi basterà richiamarla su quel numero!"
Corsi al telefono e la cercai. Era il secondo numero e la chiamai.
"Ariel dove sei?!" Chiesi e sentii dietro Josh che parlava con Wanda.
"Le ha dato del tu?"
Ma non ci feci caso.
"Che vuoi?" Mi rispose seccata.
"Dove sei!?"
"Ma... CHE T'IMPORTA!"
"Ariel non fare la stronza proprio ora! I tuoi stanno tornando e se non ti trovano a casa se la prenderanno con Wanda!"
"L'ha chiamata stronza?" Sentii sotto Josh.
"Cosa?" Abbassò il tono della voce.
"Hai capito! Torna subito!"
"Okok! Ho capito arrivo!" Riagganciò.
Passarono i trenta minuti e di Ariel neanche l'ombra.
Suonarono alla porta e Josh andò ad aprire.
"ECCOCI QUA!" Disse il signore Obelion entrando in casa.
"Dove è la nostra cucciola?!" Lo seguii la signora sorridente.
"Emh emh... È nella sua stanza! Vado a chiamarla!" Dissi nervoso.
Salii le scale e non sapendo che scusa inventarmi aspettai.
Scesi e loro mi fissarono.
"Allora?" Chiese impaziente la signora.
"Sta per scendere" feci un sorriso nervoso e uscii dalla porta posteriore per aspettarla.
Poco dopo la vidi arrivare.
"Ariel!" La chiamai.
"Che fai qua fuori?" Mi chiese.
"Ti aspettavo! Perché ci hai messo tanto!?"
"Emh... Traffico..."
"I tuoi sono già dentro!"
"L'ho notato dalla macchina genio"
"Beh e che ti inventi ora?!"
"Non mi fare pressione! E fammi passare!" Mi spostò ed entrò piano dalla porta posteriore, io entrai dopo di lei e le diedi il via libero quando i suoi si distrassero un attimo.
"Mamma! Papà!" Disse facendo finta di scendere le scale.
"Cucciola!" La madre si alzò per abbracciarla ma prima di farlo commento i suoi vestiti.
"Come... Mai... Hai questi vestiti?"
Lei si guardò e le rispose.
"Sono... Andata al college oggi pomeriggio" sorrise.
"Ah... Capisco"
Si scordò di abbracciarla e tornò dal marito.
"Lucas! Prepara il tavolo! Abbiamo fame"
Lucas? Sul serio? Sette anni e questa strega non aveva nemmeno imparato il mio nome. Tuttavia...
Sospirai e le sorrisi.
Ariel si mise a ridere.
"Mamma. Si chiama Luke"
Lei la fulminò con gli occhi e vidi Ariel intimorirsi e fare un passo indietro.
Preparai il tavolo e presto tutti si sedettero.
Io ancora no. Io li servivo.
Il padre era seduto a capo tavola, la madre vicino a lui e Ariel anche a capo tavola dall'altra parte.
I suoi volevano serviti, non volevano che mettessimo già tutto sul tavolo, ed era abbastanza stancante.
Quando servii suo padre mi venne in mente un'altra cosa da far fare ad Ariel ed era un'idea così affascinante che non riuscii a rimandare.
"Signori"
"Si?" Mi risposero.
"Vostra figlia qualche giorno fa mi ha chiesto di uscire con lei. Potrei avere il permesso?"
Lasciarono cadere le posate sul tavolo e sentii dall'altra parte Ariel che si stava per strozzare.
"Eh?!"

Don't let me goDove le storie prendono vita. Scoprilo ora