"M-mamma" dissi con un po' di imbarazzo.
Lei mi abbracciò singhiozzando e io caddi nel panico più assoluto. Finalmente ero riuscito a riabbracciare mia madre ma l'unica cosa a cui pensavo era come comportarmi e cosa dire dopo.
Si allontanò un po' fissandomi bene negli occhi, poi si asciugò le lacrime e mi fece una rapida controllata a tutto il corpo con lo sguardo.
"Caspita... Sei cresciuto così tanto... Mi sei mancato così tanto"
Feci un piccolo sorriso guardando a terra.
"Anche tu mamma"
Ariel nel frattempo fece finta di avere un colpo di tosse.
"Ow, molto carino" disse con le braccia incrociate sul petto.
"Oh, scusa cara. Tu sei?..." Chiese mia madre.
"Lei è Ari-" Stavo per presentarla quando mi bloccò e continuò lei.
"A! Aria..."
La guardai in stranito. Perché aveva mentito sul suo nome?
"A-Aria? È-è un bel nome" Rispose mia madre sorridendo nervosa.
"Grazie" Sorrise lei.
"E... Lei è...?" Continuò rivolgendosi a me.
"Un'amica" dissi convinto ma venni smentito poco dopo.
"Luke!" Esclamò Ariel aggrappandosi al mio braccio.
"Credevo avessimo superato la fase dell'imbarazzo. Perché non vuoi dire a tua mamma che siamo fidanzati?"
"EH?" Urlai sgranando gli occhi.
Lei mi pizzicò il braccio continuando a sorridere e a fissarmi negli occhi.
"Ah! Beh... Non è che me ne vergognassi... Però... Me ne ero dimenticato..."
"Oh cielo! Beh entrate!"
Mia madre si girò e Ariel mi lasciò il braccio spingendomi indietro.
"Perché lo hai fatto?" Domandai a bassa voce facendo un paio di passi avanti.
"Così" Rispose alzando le spalle.
"Così!? Ma ti rendi conto di quello che hai detto?!" Dissi veloce arrabbiato.
"Hey, calmo. Hai quasi 24 anni e non hai mai avuto una ragazza, ho dato un po' di speranza a tua madre" Disse fermandosi e girandosi verso di me puntandomi un dito sul petto.
"Ma-" Continuai guardando mia mamma che non si era accorta di nulla per fortuna.
"Ma nulla idiota! Tienimi il gioco e sorridi" Concluse, si girò e corse dietro mia mamma.
Io sbuffai e la seguii.
"Per quanto tempo avete intenzione di restare? Ho tante cose da chiedere e da dire, ho bisogno di sapere quanto tempo ho così mi sbrigo"
"Quanto tempo vuole signora, io non ho fretta a tornare a casa"
"E tu? Luke..."
"Beh... Penso che la signorina Obelion non se la prenda... Mi ha dato lei il permesso" mentii.
"Come si chiamava quella ragazza?"
"Ariel mamma" Dissi guardando Ariel che sembrava così a suo agio.
"Oh..." Si guardò intorno poi si buttò sulla poltrona "Beh! Meglio così! Sedetevi"
Ariel mi prese per mano all'improvviso e si sedette sul divano.
Rimanemmo in silenzio per un po'. Mamma continuava a fissarmi con gli occhi lucidi e ogni tanto si passava la mano per asciugarli.
"Papà è a lavoro?" Dissi avviando il discorso.
"Sì"
"Mam-"
"Mamma chi è?!" Disse una quarta voce che proveniva da sopra le scale interrompendomi.
"Scendi e lo saprai" le rispose mamma sorridente.
"Luke?" Mi strattonò Ariel.
Io rimasi con gli occhi sgranati nel vederla.
Era mia sorella, la mia sorellina, Rachel. Aveva nove anni quando l'avevo lasciata e ora era diventata così grande. Credo di aver provato le stesse emozioni di mia mamma.
Mi alzai ed andai ad abbracciarla.
"Oddio Rachel, mi stai superando!"
"Luke? Sei davvero tu?" Disse ricambiando l'abbraccio.
Io annuii stringendola più forte e lei lo fece anche, appoggiando la testa al mio petto .
"Fratellone, mi sei mancato tantissimo"
Feci un piccolo sorriso poi sciolsi l'abbraccio fissandola negli occhi.
Il suo sguardo si spostò sul divano e notai che fissava in stranita Ariel.
"Oddio!"
Quest'ultima sgranò gli occhi e fece un piccolo sobbalzo sul divano.
"Ma tu sei-" Continuò entusiasta ma Ariel fu svelta a bloccarla.
Ero più che sicuro che Rachel l'avrebbe riconosciuta.
"No!" Rispose.
"Sì!" Disse con persistenza e io mi nascosi dietro una mano.
"No!" Continuò decisa Ariel e la vidi andare nel panico.
"Sei una modella!" Esclamò tutt'un tratto.
"Eh?!" Rispondemmo all'unisono io e lei.
"Sì! Lo sei!" Esclamò ancora e sul suo viso comparve un sorriso enorme.
"Ti ringrazio ma no, non lo sono" Disse Ariel agitando nervosamente le mani.
"Sì invece! Giuro di averti visto su un giornale" Continuò.
"No,ti stai sbagliando" Rispose facendo un sorriso nervoso.
"Tesoro non c'è nulla di male nell'essere una modella, non vedo cosa ci sia da nascondere" Si intromise mamma sorridente.
"Vado a prenderlo" Finì col voltarsi Rachel.
Ecco, era finito il gioco di Ariel.
"NO! Forse mi avrai scambiato per un'altra persona ma io non ho mai posato" Continuò con insistenza per cercare di convincere mia sorella.
Allora decisi di entrare a far parte del discorso anche io.
"Rachel , lei è Aria , è-è la mia ragazza e sono più che sicuro che non sia una modella" Dissi deciso.
"Oh, però saresti perfetta se volessi diventarlo" Sospirò.
"Grazie" Finì mettendosi composta sul divano.
"Allora, come vi siete conosciuti?"
Ed ecco che alla fine arrivò la domanda fatidica.
"Beh..." Dissi e passai la parola ad Ariel che mi fissava divertita.
Era la sua specialità inventare storielle e dire bugie quindi...
"Devo dire che conquistare suo figlio è stata la cosa più sem-" disse e prima che riuscisse a finire la frase le diedi una piccola gomitata sul braccio "difficile che io abbia mai fatto" continuò.
"Davvero? Come mai?" Domandò mia madre.
"Perché lui era innamorato di un'altra, di Ariel Obelion" disse malinconicamente fissandomi negli occhi. Era incredibile come riuscisse a far bene il ruolo d'attrice.
"COSA!?" Esclamammo tutti.
Quando le altre si accorsero di me io mi voltai velocemente verso il muro.
"Beh, sinceramente non riesco ancora a capire come era riuscito a farsi catturare dal suo sguardo. Certo è una bellissima ragazza ma... È il suo carattere che non sopporto, è meschina, egoista, arrogante, presuntuosa e-" Se ne disse tante mentre mia mamma e mia sorella annuivano fino a quando non la bloccai.
"Ok basta! Ho ascoltato abbastanza! Penso di essere l'unico in questa stanza a conoscere realmente Ariel... E ripeto... L'unico! Ariel non è come la descrivete voi, non è nulla delle cose che hai detto tu, è costretta ad esserlo, per colpa dei suoi genitori. Non so neanche io perché ci ho messo tanto a capirlo. Lei mi ha parlato e mi ha aperto il suo cuore. Lei dice tutto quello che le passa per la testa e te lo dice in faccia senza pensarci due volte. Ma lei ha così tanta paura... Ha paura di non essere accettata, ha paura di non essere abbastanza, ha paura di non essere amata... Tutto questo per colpa dei suoi genitori" Dissi incoscientemente fissando Ariel arrabbiato.
Lei aveva sgranato gli occhi e teneva la bocca aperta, più che altro era sconvolta.
Quando mi resi conto di quel che avevo detto mi voltai verso mamma e feci un sorrisetto nervoso.
"Ecco... Beh..."
"Devo andare in bagno" Spezzo il silenzio Ariel fissando a terra. Sapevo cosa le stesse passando per la testa e mi sentii così in colpa per averla messa in una situazione imbarazzante.
"Oh cielo... Entra per quella porta e poi vai dritto, penultima stanza a destra" le indicò la strada mamma.
Lei si alzò e sparì dietro la porta.
"Oddio" Riprese a respirare Rachel "Caspita Luke ti sei messo in una brutta situazione"
"Dici?" Dissi con un accento preoccupazione.
"Pensi se la sia presa?" Continuò mamma.
"No... Non credo... Spero" mentii.
"Bene... Quindi come finisce la storia? Come ti sei innamorata di Aria?" Domandò Rachel.
Questa parte non era difficile da inventare, mi limitai soltanto a ricostruire i fatti che erano successi con Ariel.
"Beh... Siamo usciti spesso prima di metterci insieme e la prima cosa che ho amato è stato il suo sorriso... Voi vi siete accorte che quando sorride alza leggermente il labbro destro rispetto a quello sinistro?"
"Emh ...no" dissero all'unisono.
"Ecco... Io sì, poi il giorno del suo compleanno la baciai e da lì non riuscii più a cacciarmela dalla testa"
"Ow, che carini" Disse Rachel con gli occhi che le brillavano.
"Ok... Ora basta parlare di me e Aria. Voi? Cosa è successo in questi anni?" Domandai scrollando il capo.
Parlammo del più e del meno prima che tornasse Ariel.
Quest'ultima mi si era seduta vicino come se nulla fosse, sorridente.
Ci fermammo per apparecchiare siccome era l'una passata e mamma preparò da mangiare. Ero così felice, finalmente avrei pranzato con la mia famiglia e con Ariel.
Finimmo di mangiare e tornammo a parlare.
Quel che seppi di importante fu che:
Papà aveva un nuovo lavoro e lo pagavano abbastanza bene. Rachel era al liceo ed era alle prese con la sua prima cotta, non lo aveva detto ma me ne accorsi da come parlava del suo amichetto e ammatto di essermi sentito un po' geloso.
Poi fu il mio turno e parlai di tutto e di più. Di Wanda, di Josh, dei signori Obelion che non azzeccavano mai il mio nome, parlai addirittura del gatto ma cercai di evitare Ariel. Quando lo feci lei emise un piccolo risolino e ammetto di averlo amato.
Parlammo e scherzammo così tanto che non ci accorgemmo che si fecero le sei.
"Oddio, mi dispiace mamma... Ma dovremo andare ora" dissi malinconicamente alzandomi in piedi.
"Eh!?" Esclamò lei e la sua faccia si rattristò.
"Il tragitto è lungo e dobbiamo tornare a casa prima di notte possibilmente" Cercai una scusa. In realtà non volevo destare sospetti con Wanda e Josh.
"Non potete dormire qua?" Chiese disperata Rachel.
"Io non vorrei abbandonarvi... Sul serio... Ma non posso" conclusi e loro mi vennero ad abbracciare.
"Quanto tempo passerà prima di rivederti ancora?" Chiese affranta.
"Sinceramente... Non lo so" Risposi.
"Scusate se vi interrompo ma... Stavo pensando che potevate scrivervi" Disse Ariel.
"Aria non ho un telefono"
"Ecco... Il tuo compleanno è vicino... E il mio regalo per te era appunto un cellulare, nel frattempo potevo dare il mio numero a tua mamma" Continuò guardando una volta me e una volta mamma.
"Stai dicendo sul serio?" La fissai attentamente.
Lei mi fece un piccolo sorriso e lì capii che non stava scherzando. Ancora una volta avrei voluto stamparle un bacio sulle labbra ma mi trattenni e tornai ad abbracciare mia mamma.
"Salutami papà" Le chiesi come ultima cosa e lei mi annuì lentamente con le lacrime agli occhi.
Ariel uscì per prima dalla porta, io la seguii poco dopo aver finito di abbracciare Rachel.
Salutai ancora una volta le due e ci infilammo in macchina. Per qualche secondo rimasi in silenzio a contemplare il vuoto. Non era un addio ma un arrivederci eppure era stato così straziante allontanarmi ancora una volta da loro.
"Luke" mi richiamò alla realtà Ariel.
"Sto bene..."
"Ok beh... Ariel ti voleva ringraziare" Disse girandosi verso di me e alzandosi con le ginocchia sul sedile, così da guardarmi dall'alto verso il basso.
"Perché parli di te in terza persona?" Chiesi quasi divertito.
"Perché io sono Aria... La tua ragazza e ho una grandissima voglia di baciarti in questo preciso momento" Disse con uno sguardo incredibilmente sexy.
"Prima hai detto tante belle cose su Ariel, nessuno gliele aveva mai dette" disse sorridendo.
Era bellissima, finalmente la vera Ariel era uscita allo scoperto e non riuscivo a fare altro che ammirarla.
"E tu come fai a sapere tutte queste cose su Ariel?" Dissi reggendole il gioco.
"Me lo ha detto poco fa" continuò fissandomi le labbra sorridendo ancora di più.
"Ti amo Aria" Affermai baciandola finalmente.
Ebbi un po' di timore ma la paura che mi potesse rifiutare svanì quando ricambiò il mio bacio afferrandomi il volto con le mani.
Staccò le sue labbra dalle mie e poggiò la sua fronte alla mia.
"Ti amo anche io Luke"Salve!💚
Come va? Passato bene il Natale? Spero di sì🙈
Come avrete notato(forse) ho messo i titoli ai capitoli... Perché? Perché Pia si dimenticava sempre a che capitolo era arrivata quando ne scriveva un altro.
Comunque...
Spero il capitolo vi sia piaciuto✨
Alla prossima⭐️ Buon Capodanno!
~Pia
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Don't let me go
RomanceÈ così difficile reprimere i propri sentimenti. Ariel non può dichiarare i propri sentimenti verso Luke e quest'ultimo non può di certo darle la soddisfazione di farle sapere che lui se ne è innamorato. Sarebbe meglio stare lontani, no? Ma purtrop...