Capitolo 17

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***Due settimane dopo, 19 luglio***

MICKEY POV'S

Alle 7, sento la sveglia suonare e mi accorgo di averla messa troppo presto.
Pazienza, avrò più tempo per prepararmi. Accendo il telefono e leggo qualche messaggio, la maggior parte sono di Benji che mi dice 'Ti amo' e tutte questecose sdolcinate. Dopodiché vado un po' su Instagram e su Ask.fm. Decido di alzarmi e con fatica raggiungo la cucina. Preparo una tazza di latte e caffè con due fette biscottate con la marmellata di ciliegie. Finito di fare colazione, mi accorgo che sono le 8.15. Alle 9, Benji mi passerà a prendere per andare da Fede. Corro in camera per vestirmi. Indosso una canotta nera ed una camicia a quadri rossa e bianca legata alla vita. Metto dei jeans strappati e le mie Nike nere. Dopodiché vado in bagno a truccarmi. Opto per un 'look' semplice: poco eyeliner, mascara e matita nera. Sulle labbra metto un rossetto rosso tendente al marrone.
Spazzolo i capelli e, ad un tratto, sento suonare il campanello. Mi precipito ad aprire la porta e dopo aver aperto, mi ritrovo davanti Benji. Mi guarda e dice "Buongiorno Amore" per poi baciarmi appassionatamente. Ci stacchiamo ed io gli rispondo "Buongiorno anche a te".
Saliamo in macchina e dopo dieci minuti siamo davanti a casa di Emma. Le suono il campanello. Subito dopo spunta fuori la mia Best. Oggi è bellissima, quando non lo è in fondo. Ha degli shorts neri a vita alta ed una maglietta bianca con su scritto 'Just Do It'. Come scarpe porta le solite Vans nere. Mi dà il buongiorno e andiamo in macchina. Qui saluta anche Benji e dopo poco arriviamo in ospedale. Qui troviamo i genitori di Fede: sembrano più felici del solito. Benji va da loro e gli chiede "Ciao, ci sono novità?". La mamma di Fede risponde con un sorriso a trentadue denti "Si è svegliato, non si sa come, ma ce l'ha fatta!". Emma interviene nella conversazione, dicendo "...Quindi si sa chi l'ha aggredito?". A questo punto gli occhi della mamma di Fede si incupiscono, guardano sfiniti Emma e lei risponde "Purtroppo ha perso la memoria, quindi non si sa, per ora". Ringraziamo i genitori di Fede per le informazioni e ci mettiamo seduti, aspettando di poter entrare a vedere il nostro amico. Dopo mezz'ora possiamo entrare, però solo una persona alla volta, prima i genitori, poi Benji, io ed Emma. Ho paura di ciò che succederà quando starà alla mia migliore amica entrare. Dopo 40 minuti arriva il mio turno, entro con cautela e chiudo la porta dietro di me. Appena mi giro, noto Fede che mi sta osservando, io gli rivolgo un piccolo sorriso e dico "Ehi, come va?". Lui risponde "Insomma, non ricordo praticamente niente dal bacio di Samantha e dal male che ho provocato ad Emma...". Noto la tristezza nei suoi occhi, perciò per rassicurlo gli dico "Tranquillo, lei ti ha perdonato. È qui fuori". Fede fa un cenno di approvazione con la testa ed io lo saluto per poi uscire. Adesso è il turno di Emma, non so proprio cosa capiterà. La intravedo prendere un sospiro, per poi entrare velocemente nella stanza. Passano dieci minuti, poi venti ed infine trenta. Sono trenta minuti che Emma è li dentro e nessuno ha la minima idea di cosa stia succedendo dentro alla stanza. Prendo l'iniziativa e, senza farmi beccare dai medici, entro. Trovo Emma addormentata sulla sedia accanto al letto di Fede, mentre si tengono per mano. Noto che anche lui sta dormendo e, non sapendo che fare, scatto una foto come ricordo. Sto per uscire quando sento una voce chiamarmi, la riconosco: Emma. Le rispondo subito "Ehi Em, da quanto tempo è che dormi?". Wow Michela, le tue domande diventano sempre più stupide, complimenti. Lei dice "Boh... Dove sono?". "In ospedale" rispondo io. Si accorge di avere la mano intrecciata a quella di Fede, perciò lascia la presa e lo sveglia. Subito dopo lei mi dice "Mickey, voglio andare a casa. Devo riflettere". Fede prova a fermarla, invano.
Andiamo da Benji e, senza dire una parola riportiamo a casa Emma. Poverina, mi dispiace per ciò che sta passando, in fondo la capisco, se succedesse qualcosa a Benji morirei.

EMMA POV'S

Sento suonare la sveglia e noto che sono le 8, meglio che mi sbrighi, alle 9 Benji e Mickey passano a prendermi per andare a trovare Fede e non voglio farli aspettare. Scendo in cucina e mi preparo una tazza di cappuccino con del pane tostato ricoperto di Nutella. Finita la colazione torno in camera per prepararmi. Prendo i primi vestiti che capitano, cioè: una maglietta bianca con la scritta 'Just Do It' e degli shorts neri a vita alta. Come scarpe ho le mie solite Vans nere. Mi dirigo in bagno per truccarmi. Scelgo di mettere soltanto una riga di eyeliner ed un rossetto color pelle, che non si nota molto. Lego i capelli in uno chignon scompigliato e, mentre aspetto i miei amici, prendo il telefono per leggere qualche messaggio. Dopo un quarto d'ora sento suonare il campanello. Saluto mia mamma e vado di sotto.
Dopo un po' arriviamo in ospedale e troviamo i genitori di Fede. Stranamente, oggi sono più felici del solito. Allora Benji chiede loro se ci siano delle novità. La mamma ci risponde "Si è svegliato, non so come, ma ce l'ha fatta!". Allora mi intrometto nella loro conversazione e chiedo "...Quindi si sa chi l'ha aggredito?". Forse non avrei dovuto dire questa cosa. Infatti, dopo questa mia domanda, gli occhi felici della madre di Fede, diventano molto cupi e tristi. Lei mi guarda e, dopo alcuni secondi di doloroso silenzio, risponde "Purtroppo ha perso la memoria, quindi non si sa, per ora". Ringraziamo i genitori di Fede e aspettiamo il nostro turno per poter entrare a far visita al nostro amico. Dopo circa 40 minuti, cioè alla fine, tocca a me. Entro con cautela e mi siedo accanto a lui. Ci guardiamo per infiniti ed interminabili secondi. Poi decido di iniziare io, dicendogli "Fede... ciao! Come stai?". Lui, prima di rispondere, mi osserva con quei suoi due occhioni azzurri come il mare. Poi dice "Io sto bene... E te?". Che cosa sta dicendo? Forse mi sta solo chiedendo come stia, oppure mi sta facendo delle domande a trabocchetto. Ma che sto dicendo?! Mi sto facendo troppi problemi per nulla. Mi ha solo chiesto come stia, non mi ha mica chiesto di sposarlo. Allora, cercando di apparire il più tranquilla possibile, gli rispondo "Anch'io...". "Anche senza di me? Anche senza i nostri abbracci e i nostri baci? Di' la verità: ti sono mancato e ti manco ancora, eppure tanto!" Dice ciò con molto disinvoltura. Mi sorprende che possa essere così... Così senza cuore ecco. Insomma, è stato lui a tradire me alla fine, non il contrario. È colpa sua, non mia. Anche se l'ho perdonato non significa che ora mi può dire certe cose. Soprattutto con quella faccia dura e da schiaffi che, a volte, mi fa davvero arrabbiare. Me ne voglio andare. Io ho fatto tanto per lui da quando è entrato in coma. E lui che fa? Ricambia i miei sacrifici facendo lo sbruffone nei miei confronti?! Mi sta prendendo in giro o cosa? Allora gli rispondo con aria abbastanza arrabbiata e scocciata "Veramente no, sono stata sempre bene. Anche se devo ammettere che sono stata un po' in ansia per te, ma non troppo, tranquillo". Non so perché gli abbia detto anche quest'ultima frase. Forse con essa, l'ho un po' ferito. Vedo che sta per iniziare a piangere. Non volevo ferirlo, volevo solo che mi ringraziasse per tutti i sacrifici che ho fatto per stare accanto a lui. A questo punto, decido di scusarmi per quel che ho detto "Fede, scusami per quel che ho detto. Non volevo. Scusa davvero. Non volevo ferirti. Sono una stupida, scusa...". A queste mie parole, le mie guance vengono rigate da chissà quante lacrime, forse anche troppe. Lui non si gira. Quando vuole, Fede è abbastanza testardo: eccone la prova. Allora faccio il giro del letto, finché non ci possiamo vedere in faccia. Mi accorgo che si rigira dalla parte opposta. Okay, non vuole parlarmi. È inutile che io rimanga qui. Tanto non mi vuole rivolgere parola. Senza dire niente, mi dirigo verso la porta. Appena giro la maniglia, dietro di me, sento una voce molto debole che mi chiama "Emma, aspetta... Ti prego non andare...". Come mai ora non vuole che me ne vada? Vuole che rimanga qui a fissare il vuoto oppure a parlare con il muro? Allora, con molto sarcasmo, gli chiedo "Vuoi che mi metta a fissare il vuoto, oppure vuoi che parli con i muri?". Mi avvicino a lui e mi accorgo che mi sta guardando male, poi mi risponde "Ah ah ah, molto divertente. Comunque, vorrei che tu parlassi con me, non con il muro". "Davvero?! Prima non volevi!" Chiedo io, cercando di essere sorpresa. Lui nemmeno mi risponde.
Perciò capisco che vuole che mi sieda sulla sedia accanto al suo letto. Lo faccio. Questa volta inizia lui "Sono io quello che deve chiedere scusa a te. Non il contrario. Scusami piccola mia. Giuro su me stesso che è stata tutta colpa di Samantha. Lei mi ha baciato. Poi sei arrivata tu e hai visto quella scena orribile. Scusa, ero ubriaco. Scusami...". Dopo queste parole, lo vedo piangere. Sono rare le volte che Fede piange. Se lo fa, lo fa per motivi seri o per qualcosa di davvero importante. Significa che lui ci tiene a me. Da quando è in coma, mi sono sempre domandata se ci tenesse a me. Ora ne ho avuto la conferma.
Senza dire nulla, mi avvicino al suo viso. Dopo tanto tempo, le nostre labbra si incontrano di nuovo. Questo bacio dura qualche minuto. Dopodiché mi siedo di nuovo e le nostre mani si intrecciano. Lui si addormenta. Lo guardo dormire, che tenero! Dopo poco, mi addormento anch'io. Abbiamo fatto la 'pace'. Ed ora, come i bambini, ci teniamo per mano e ci siamo addormentati.
Ad un certo punto, Mickey entra nella stanza e, quando sta per uscire, mi sveglio. Lei, visibilmente imbarazzata, mi chiede "Ehi Em, da quanto tempo è che dormi?". Io, ancora insonnolita, le rispondo "Boh... Dove sono?". "In ospedale" mi risponde lei. Mi accorgo che la mia mano è ancora intrecciata con quella di Fede. Lascio la presa e lo sveglio. Dopodiché dico alla mia Best "Mickey, voglio andare a casa. Devo riflettere". Fede prova in tutti i modi a farmi rimanere, ma non ce la fa. Anch'io posso essere molto testarda. Se voglio una cosa, la ottengo. E poi sono molto stanca. Anche se ho dormito finora. Quindi saluto Fede con un bacio e andiamo da Benji. Salutiamo i suoi genitori e ce ne andiamo.
Appena torno a casa, mangio qualcosa per pranzo e poi mi rinchiudo in camera mia. Fede si ricorda più o meno tutto fino al bacio con Samantha, poi niente. Quindi se non si ricorda chi sia stato ad aggredirlo, e la polizia vuole archiviare questo caso come 'Non risolto', qualcuno deve pur sempre continuare a cercare il colpevole. E quel qualcuno sono io. Troverò la persona che ha ridotto così il mio fidanzato. E gliela farò pagare, amaramente. Lo giuro. Non importa se da sola ci vorrà molto di più, ma ce la farò. Lo devo a Fede. Glielo devo davvero. Lui avrebbe fatto la stessa cosa. Non so se dovrei dirlo ai miei Best e a Benji. Loro sicuramente proverebbero a fermarmi. Decido di dirlo solo a Mickey ed Alex. Invio loro un messaggio.

***A Mickey***

*Ciao Mickey! Sai che la polizia vuole archiviare il caso dell'aggressione come 'Non risolto'? Beh, io non mi arrendo come loro. O almeno, non subito. Non adesso. Perciò ho deciso di continuare le indagini per conto mio. Ingaggierò uno dei migliori detective della città e lo aiuterò personalmente. Ti ho mandato questo messaggio tanto per informarti. Non cambierò idea.*

***Ad Alex***

*Ciao Alex! Sai che la polizia vuole archiviare il caso dell'aggressione come 'Non risolto'? Beh, io non mi arrendo così facilmente come fanno loro. O almeno, non subito. Perciò ho deciso di continuare le indagini per conto mio. Ovviamente non da sola, ingaggierò uno dei migliori detective della città e lo aiuterò personalmente. Ti ho mandato questo messaggio tanto per informarti. Non cambierò idea.*

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