Capitolo 3: arrivo
"Prepara la tua roba, verso le 4 James di porterà dagli Horan"
Il tempo sembra fermarsi. Non posso credere che nonostante il mio carattere e il mio aspetto da totale menefreghista, cosa che sono, abbiano accettato comunque di prendermi in adozione.
Con la velocità con cui è entrata, esce ed io mi ritrovo completamente sola, di nuovo.
Lentamente estraggo da sotto il mio letto la valigia insieme a dei borsoni per inserirci dentro tutta la mia roba.Non posso credere che dopo tanto tempo, passato fra regole infrante e rabbia, la mia vita prenderà finalmente una svolta.
Tiro velocemente fuori i vestiti dall'armadio piegandoli e mettendoli nella valigia, seguiti poi da biancheria e oggetti personali a cui tengo particolarmente.
Tengo fuori un cambio e i trucchi per darmi una sistemata giusto prima di partire, non voglio presentarmi alla mia "nuova famiglia" con i capelli spettinati e orrende occhiaie sotto agli occhi dovute all'insonnia.Vado a farmi la doccia e mi fermo a pensare sotto il getto della doccia.
Devo essere sincera, un po' mi mancherà questo posto. Insomma io sono cresciuta all'interno di queste mura e le persone al suo interno sono come la mia famiglia, malgrado io li facessi dannare ogni giorno, loro con me hanno un rapporto particolare, più stretto rispetto a quello con il resto dei bambini.
Ora quel rapporto svanirà e se ne creerà un altro, spero più forte di questo.Quando esco dalla doccia noto che ci sono stata più del dovuto e mi asciugo in fretta il copro e i capelli che purtroppo non sono lisci come al solito, ma con dei deboli boccoli.
Oh fanculo.
Indosso i leggins neri insieme alla canottiera bianca e la felpa aperta.
Quando ho finito di truccarmi qualcuno bussa alla porta"Chanel esci, dobbiamo andare" riconosco la voce di James e solo ora mi accorgo che è arrivata l'ora di partire
"Uhm...sisi arrivo" rispondo velocemente prima di aprire la scarpiera per prendere le scarpe.
Non sono qua.
"Merda, merda, merda!" sussurro prima di iniziare a correre per tutta la stanza e cercarle.
Dove cazzo sono?!
Mentre corro inciampo sulla gamba del letto finendo faccia a terra.Oh fancul0
"Chanel ci sei?" sento nuovamente la voce di James dall'altro lato della porta e mi affretto a rispondere.
Quando giro il viso per alzarmi vedo i lacci delle mie scarpe sotto al letto.Ovviamente.
Le tiro fuori velocemente e nello spostarmi picchio la testa attaccato al metallo.
La mia solita sfiga.
Dopo averle indossate raccolgo tutta la mia roba e apro la porta con un sorriso finto stampato in volto
"Eccomi"
James mi sorride prima di prendere due borsoni e lasciarmi la valigia.
All'ingresso la direttrice mi aspetta e quando arrivo da lei mi tira in un caloroso abbraccio
"Miraccomando comportati bene, mi mancherai" titubante ricambio e siamo costretta a lasciarci quando James richiama la nostra attenzione schiarendosi la voce
"Mi dispiace interrompere, ma dovremmo andare"
E dopo questo lascio per la prima volta questo posto autorizzata.
Lascio anche la valigia a James ed io salgo in macchina.
Quando lui si siede e fa partire l'automobile, l'ansia si impossessa di me"Dove si trova la casa degli Horan?" domando un po' incerta e vedo James osservandomi dallo specchietto retrovisore prima di rispondermi
"Nel Nord di Londra" e con questo la nostra "conversazione", se così si può chiamare, termina.
**
La mia spalla viene mossa e i miei occhi si aprono lentamente
"Signorina Chanel, siamo arrivati" mi avverte James.
Evidentemente mi sono addormentata, grandioso così avrò un aspetto ancora più terribile con gli occhi semichiusi e i capelli spettinati.
Scendo svogliatamente dall'auto e una volta con i piedi per terra James mi passa tutta la mia roba.
Quando mi volto verso la casa noto che è enorme e indugio un po' sul compiere il primo passo.Appena mi posiziono davanti alla porta sento la macchina sfrecciare via.
Fanculo James, non mi sei mai piaciuto.
Respiro profondamente prima di suonare il campanello.
Nessuno apre.
Riprovo.
Ancora niente.
Tento nuovamente e questa volta la porta viene aperta dal ragazzo biondo che era presente anche nell'ufficio della Groove, c'è solo un piccolissimo problema: è in mutande.
"Ma che caz...oh ciao capelli rosa" sembra totalmente a suo ago in quello stato.
Beato lui...
"Ehm...ciao"
Mi fai entrare o no?
Come se mi leggesse nel pensiero si sposta di lato dandomi lo spazio necessario per entrare all'interno della casa. Mi faccio piccola nella felpa e il mio corpo esile viene coperto dai borsoni che ho qua con me
"Vuoi una mano?" mi guarda divertito ed io lo guardo sospettosa.
Non c'è nulla di divertente.
"Si, grazie" rispondo sarcastica.
Una cosa è certa: non è un damerino del cazzo.
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Adopted [n.h]
FanfictionDopo 14 anni passati in quel maledetto orfanotrofio, Chanel continua a tenere il conto dei giorni che mancano al suo 18esimo compleanno, data in cui potrà finalmente prendere tutta la sua roba e andarsene. Ma qualcosa stravolge i suoi piani. Una fam...