Capitolo 4: preannunciazione
"Hai bisogno di qualcos'altro?" si alza e si ferma dalla parte del letto opposta a me appoggiandosi al materasso.
No, ma fai pure.
"No, grazie. Non ho bisogno di niente" rispondo secca sperando di mettere fine alla conversazione.
"Va bene"
Inizia a rovistare in mezzo ai miei vestiti prima di estrarne un top senza spalline nero con delle borchie sul seno.
Merda...
Fa un fischio d'apprezzamento prima di guardarmi con un sorrisetto malizioso stampato in viso
"Quando lo metterai dimmelo"
Glielo strappo dalle mani stufa e lo attacco ad una gruccia prima di appenderlo insieme al resto dei miei vestiti
"Ma non hai nulla da fare? Tipo scoparti una ragazza, farti di droga o ubriacarti fino a vomitare l'anima?" cerco di non guardarlo, ma con quegli oceani di occhi e le braccia totalmente tatuate è impossibile
"Nah quello lo faccio la sera quando esco" mi fa l'occhiolino
Oh fanculo
"Allora ti dispiacerebbe uscire da camera mia?" faccio del mio meglio per non saltargli addosso e strappargli i capelli uno ad uno.
Non pensavo che fosse così irritante!
"Hey calmina. Ero venuto qua solo per avere una conversazione con te perchè, notizia flash, che tu lo voglia o no ora io sono tuo fratello e tu sei mia sorella, quindi ci conviene andare d'accordo" e doppo questo si alza nuovamente.
Malgrado io sperassi che uscisse, lui inizia a girare per la stanza curiosando fra le cose che ho appena sistemato
"Come mai queste sono vuote?" indica due cornici a forma di cuore che rimangono nascoste da una pila di cd dei Three Days Grace.
"Semplicemente non ho fotografie da mettere" faccio spallucce prima di riporre tutte le mie scarpe nella scarpiera, ma ne tengo fuori una nel caso io debba tirargliela
"Ma dai questo è fottutamente triste! Non puoi non avere immagini o almeno qualcosa con cui riempirle!" l'incredulità è chiara nella sua voce, ma deve sapere che non tutti possono permettersi di riempire intere pareti di foto con i propri ricordi, non è così per tutti.
Non tutti hanno vissuto una vita che gli permettesse di avere avventure ogni giorno ed io faccio parte di questo gruppo di persone"Tutto quello che ho è già nelle altre cornici" la mia irritazione si sta alzando, ma non penso che lui se ne accorga, infatti è troppo impegnato a ficcare il naso in mezzo alla mia roba.
Se continua così gli lancerò di sicuro questa scarpa.
Nel collo.
Accoppandolo.
"Quindi, tu in questi tuoi 17 anni di vita che cosa hai fatto?"
Basta, lo picchio.
"Non sono cose che devono riguardarti, Niall" stringo le mani in due pugni stretti lungo i fianchi.
Fortunatamente siamo interrotti dallo squillare del suo telefono
"Pronto?" risponde e fortunatamente si allontana da me per poi uscire. L'ultima cosa che sento è un "sisi, qua va tutto benissimo".
Convinto lui.
Sospiro prima di tirare fuori dalla valigia dei dischi in vinile e delle luci che appeno alle pareti. Sposto la sedia dalla scrivania e ci salgo sopra per poi iniziare a posizionarli in ordine
"Capelli rosa sta se...ma che cazzo stai facendo?!" domanda confuso.
Ammetto che potrei star facendo la figura della malata di mente ora, ma siccome sono alta un metro e un tappo non vedo altre soluzioni
"Non si vede?" mi limito a dire prima di sentire due mani afferrarmi per la vita e tirarmi giù.
Quando mi volto mi ritrovo faccia a faccia con mio "fratello""Già i miei hanno poca fiducia in me, quindi potresti evitare di rischiare di morire? Solo pero oggi, giusto il tempo di far tornare qua i...uhm...nostri genitori"
Dio che lagna
"E scusa, siccome puoi notare la mia altezza, ti dispiacerebbe dirmi come faccio ad attaccare questi? Non mi risulta che io sia un canguro e non posso saltare come un idiota" muovo in aria i vari cd seguiti dalle lucine che penzolano dalle mie mani
Vi prego, ditemi che questo è tutto uno scherzo e che lui non è mio fratello, per favore.
"Semplice, te li posiziono io" detto questo mi toglie letteralmente tutto dalle mani prima di attaccarli sul muro. Ovviamente sale sulla sedia.
Ah quindi lui può ed io no.
Stronzo.
Dopo i miei vari cd seguono le lucine e faccio fatica a trattenere una risata quando si ritrova attorcigliate fra loro. Sembra un albero di Natale.
"Ti dispiacerebbe aiutarmi?" mi chiede come se fosse la cosa più ovvia del mondo, ma io, da questo letto, non mi alzo.
"Tu hai voluto farlo, non io. Ed ora te la cavi da solo" sorrido cattiva prima di riportare l'attenzione sul mio splendido pc.
Lo sento sussurrare uno "stronza" che ricambio con un dito medio.
"Ma se io ad esempio ti procurassi dei documenti falsi per farti entrare con me nei locali e bere?"
Ora tutta la mia attenzione è su di lui.
"In quel caso si scoprirebbe che non sei del tutto un senza cervello e che qualcosa la tua materia grigia produce" rispondo vaga come se la cosa non mi importasse affatto, ma in realtà mi importa eccome.
L'idea di andare nei locali con documenti falsi mi elettrizza molto, però devo avvisarlo prima o poi che non ho mai bevuto alcool in vita mia. Sempre se un dito di vino bianco a Natale non conti...
"Bene. Perchè questo sabato aprirà un nuovo locale, l'entrata però è riservata solo ai maggiorenni. Ovviamente i nostri caaari genitori non mi faranno uscire senza di te figuriamoci se verranno a sapere che ti procurerò dei documenti falsi. Quindi diremo che ti farò fare un giro per Londra notturna" sorride felice e fiero del suo ragionamento.
Non voglio rovinargli il momento di gloria dicendogli che anche un neonato sarebbe riuscito a farlo.
Quindi mi limito ad annuire.
Prevedo tanti cambiamenti...
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Adopted [n.h]
FanfictionDopo 14 anni passati in quel maledetto orfanotrofio, Chanel continua a tenere il conto dei giorni che mancano al suo 18esimo compleanno, data in cui potrà finalmente prendere tutta la sua roba e andarsene. Ma qualcosa stravolge i suoi piani. Una fam...