Capitolo 5

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Capitolo 5: miao

Dopo che il mio carissimo fratello biondo avesse finito di montare tutto è sparito dalla circolazione. Dato che anche io sono un'umana e ho dei bisogni come voi comuni mortali come ad esempio pisciare, mi sono ritrovata a dover cercare il bagno.

Ma io non so dov'è il bagno.

Quindi mi ritrovo costretta a dover entrare in camera di Niall a mo rischio e pericolo per chiederglielo e come per magia mi appare davanti prima che io abbia il tempo di bussare lasciandomi con la mano chiusa in un pugno da perfetta deficiente.

"Io devo uscire un attimo. Torno fra una mezz'ora" e con questo si volta per andare via velocemente

"Aspetta, Niall!"lo chiamo e pochi secondi dopo vedo la sua chioma bionda spuntare dal muro dietro al quale è sparito

"Dimmi

Siccome mi sembra abbastanza di fretta, potrei fare la cattiva persona e dilungarmi, ma decido di non farlo se no so che me la farà pagare

"D-dov'è il bagno?" sono leggermente imbarazzata e lui sembra notarlo dato che fa fatica a contenere la sua risata

"Seconda porta a destra" abbozza un sorriso che io ricambio

"Okey"

E con questo lui esce di casa ed io entro nel bagno a liberare i miei bisogni aka la mia vescica.

Quando esco mi ritrovo nel bel mezzo di un grave dilemma...

Che cazzo faccio ora?

Solitamente all'orfanotrofio a quest'ora o stavo dormendo o stavo dando fastidio ai bambini, ma siccome tutte le emozioni che ho provato oggi mi impediscono di dormire e non ci sono bambini da stressare fino a farli piangere, devo trovarmi un altro hobby.

Decido di fare un giro per la casa, decisione puramente casuale ovviamente.
Parto dal piano in cui sono ora, non c'è molto da vedere.

E' composto da tre camera: la mia insieme a quella di Niall e dei genitori, e due bagni di modeste dimensioni. 
Mentre osservo quest'ultimi noto che sulla porta è affisso un cartellino con su scritto "Bagno". 

Mi sento un'idiota.

Al piano di sopra l'intero spazio è occupato dalla mansarda in cui è presente una televisione a schermo piatto appesa al muro ai cui lati sono disposte delle mensole contenenti dvd di ogni genere, e cinque puff di vari colori. La stanza è illuminata per la maggior parte dalle finestre ai suoi lati e per la sera delle piccole lucine sono impiantate nel soffitto.

Scendo e raggiungo il piano terra.

Il salotto è abbastanza grande,  con una televisione identica a quella che ho appena visto e un divano a forma di "L" in pelle nera. Al centro è posizionato un tavolino  da caffè di vetro e dei quadri che io trovo inquietanti decorano le pareti. 
La cucina e la sala sono separati da una penisola e oltre questa un fornello occupa gran parte dello spazio.
Il tavolo insieme alle sedie è posizionato dietro al divano.

Apro una porta a caso e noto che è l'entrata per la lavanderia: una lavatrice insieme ad un ferro da stiro arredano lo stanzino.
Opposta a questa è presente quella che deduco sia l'uscita per andare nel giardino sul retro.

Quando sto per tornare in camera mia la porta si apre di colpo mostrando un Niall al telefono.

"Sisi, ci sarò...non penso di avere altra scelta ahahah...no, può essere tutto tranne quello..." dopo aver chiuso la porta mi vede e accenna un sorriso prima di chiudere la chiamata

"Liam ci sentiamo dopo, ciao"

Ripone il telefono nella tasca posteriore dei jeans e mi guarda con la testa inclinata di lato prima di iniziare a parlare

"Dunque sei riuscita ad uscire da camera tua. Pensavo di doverti portare giù in braccio" ridacchia, ma io non ci trovo nulla di divertente.

Questo ragazzo ha uno strano concetto della parola "umorismo".

"Cosa hai fatto fuori?" è la prima cosa che mi viene in mente dato che se l'avessi fatto continuare con le sue battutine che non fanno ridere neanche un ubriaco, avrei finito per riempirlo di cazzotti su quel bel faccino che si ritrova.

In risposta lui si abbassa leggermente lo scollo della sua t-shirt rivelando un nuovo tatuaggio che raffigura un teschio.

Originale.

Annuisco prima di girare i tacchi con l'intendo di andarmene

"Capelli rosa" vengo bloccata dal suono della sua voce e sospiro prima di voltarmi

"Riuscirai a chiamarmi con il mio vero nome una volta?" domando, non mi fa impazzire il nome "capelli rosa", mi da molto l'idea di essere un soprannome da principessina perfettina gnegne

"Nah"

Alzo gli occhi al cielo e mi volto nuovamente e questa volta al posto di salire le scale mi siedo sul divano.

Appena appoggio il mio fondoschiena sul cuscino un verso smorzato riempie il silenzio della stanza

"AAAAH!" urlo prima di saltare via

"COSA C'E'?!" urla di rimando il biondo dalla cucina dove suppongo si stia facendo un panino

"MI SONO SEDUTA SU UN COSO SUL DIVANO, MA QUESTO HA FATTO MEEEEWOGDHT!" mentre continuo ad urlare indietreggio sul pavimento senza mai distogliere lo sguardo dall'alieno bianco che giace inerme sul divano

"NO. NON PUOI AVERLO FATTO!

Dopo qualche secondo è dietro al divano ad osservare il "cuscino" originale su cui mi ero seduta

"TI SEI SEDUTA SUL GATTO!" mi punta un dito contro con fare accusatorio mentre sul suo viso si dipinge un'espressione disperata

"GIURO NON VOLEVO!" mi alzo da terra e lo raggiungo. Ora il gatto è fra le sue braccia con la lingua fuori 

"MIAO PER FAVORE RESPIRA! TORNA DA ME!"  lo porta sul tavolo su cui lo appoggia ed inizia a fargli il massaggio cardiaco.

Seriamente?

"MIAO PER FAVORE NON LASCIARMI!" quando vede che non funziona passa alla respirazione bocca a bocca.

Che merda.

Il corpo di Niall mi copre il gatto quindi l'unica cosa che vedo è la sua testa quando si alza dal corpo dell'animale

"E' morto?" chiedo prima di vederlo girare con il gatto fra le mani sorridente

"E' VIVO!" lo lancia in aria, ma la testa colpisce una delle lampade piantate nel soffitto facendone uscire tante scintille per poi non illuminare più.

Il gatto cade per terra rimbalzando con la testa abbrustolita

"Niall...penso che ora sia morto definitivamente" sussurro e gli ci vuole qualche secondo per realizzare tutto.

Cade sulle ginocchia e alza le braccia in aria

"NO!


*spazio me*

R.I.P Miao

Adopted [n.h]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora