*da correggere*
Capitolo 7: pace
In un attimo spalanco la sua porta e la ritrovo distesa a pancia in su sul suo letto, sembra una stella marina.
Appena si accorge della mia "irruzione" si alza di scatto e mi lancia la prima cosa che trova: il cuscino.
Lo prendo al volo prima di guardarla male
"Seriamente? A 17 anni lanci ancora cuscini alla gente quando non vuoi parlare?" mi lancia uno sguardo assassino prima di alzarsi
"Così avrebbe fatto la bambina che volevi" sputa acida e cammina verso di me con un lentezza allarmante per poi appoggiare le mani sulle mie spalle e provare a spingermi fuori dalla camera, inutilmente ovviamente.
"Chanel" la richiamo, ma lei non mi ascolta
"Chanel" questa volta uso un tono un po' più alto, però è decisa a non cagarmi
"Chanel!" urlo e lei finalmente la smette
"Mi spieghi che cazzo vuoi?! Ignorami! Fai finta che io non esista! Quando i tuoi torneranno a casa fai richiesta di riportarmi all'orfanotrofio e siamo tutti felici e contenti. Io me ne ritorno alla mia solita vita monotona e tu avrai la bambina silenziosa che volevi!" si volta per ritornare sul letto dov'era prima, ma io l'afferro per il polso riportandola indietro da me
"Ascoltami bene, stronzetta. Grazie al sottoscritto tu non vivi più in quel buco di posto che tu chiami "orfanotrofio". E poi , prima di buttarmi della merda addosso, perchè non ti fai qualche domanda sul perchè io abbia reagito in quel modo riguardo al gatto" cerco di mantenere la calma davanti a lei.
Non voglio iniziare a prendere a pugni i muri e calciare oggetti.
"Oh sentiamo, faceva le fusa quando non riuscivi a fare la nanna?" se la sua intenzione è quella di sfottermi non ci sta riuscendo, per niente.
"Diciamo che mi ha salvato dall'essere investito all'età di sette anni, più o meno la stessa cosa" le sussurro all'orecchio prima di lasciarla e tornarmene nella mia stanza buttandomi sul letto e dando le spalle alla porta.
Cazzo la sua faccia era fottutamente epica.
Era tipo "no, ma cazz...ceh...io...".
La foto sarebbe stata perfetta, assolutamente.CHANEL'S POW
Oh merda.
Giuro che avrei potuto pensare di tutto riguardo il rapporto di Niall con quel gatto, ma mai che gli avessi salvato la vita.
Mi riprendo dal mio stato di trance scuotendo la testa ed esco dalla camera con l'intenzione di andare da lui e chiedergli scusa.
Esatto.
Io, Chanel, andró a chiedere scusa a Niall per il mio comportamento.
Dio non mi sembra possibile tutto questo.
Quando mi fermo davanti alla porta di camera sua noto che é aperta e per terra ci sono ancora i biscotti che avevo decorato prima. Fortunatamente nessuno si é rotto o é uscito dal vassoio, quindi riesco ancora a creare la frase "Scusa per il gatto".
Entro e lo vedo seduto sul letto che mi da le spalle
"Posso?" Chiedo piano, ma abbastanza forte in modo che lui possa sentirmi.
Fa un verso, ma non capisco se é un "si" o un "no".Oh fanculo anche lui é entrato in camera mia senza il mio permesso!
Cammino lentamente verso il materasso che é coperto da un piumone blu scuro. Appoggio il vassoio sul comodino e gattono sul letto producendo un rumore ovattato, ma in fondo é divertente.
Lo raggiungo e mi posiziono accanto a lui
"Niall?" Continuo a parlare piano, non voglio appesantire l'aria qua dentro siccome é già tesa di suo
"Mh?"
Oh grazie per esserti sprecato
"Mi puoi guardare?" Ora sono un po' intimorita, ma quando devo parlare con qualcuno con serietà devo guardarlo in faccia, se no non ci riesco.
Dopo un suo sospiro si volta verso di me e vedo che ha gli occhi leggermente lucidi.
Oh Niall
"Io...io...mi dispiace. Non sapevo che ci fosse un legame così forte fra voi e..."
"Vieni qua" mi interrompe e allarga la braccia invitandomi ad essere avvolta da queste.
Non ci penso di due volte prima di ricambiare la stretta, ma entrambi perdiamo l'equilibrio e ci ribaltiamo sul materasso prima di scoppiare in una fragorosa risata
"Non ti preoccupare, era già mezzo morto di suo. Forse gli ho fatto un favore" ridacchia ed io lo seguo.
Non dico niente riguardo al fatto che lui possa avermi fatta stare male per niente, meglio evitare altri litigi per oggi
"Comunque, ti avevo decorato dei biscotti prima. Non li ho fatti io, ho preso quelli confezionati, la glassa invece l'ho trovata in frigo. Le lettere peró le ho fatte" mi guarda stranito prima di ricominciare a ridere.
Non é colpa mia se non so cucinare!
Allunga un braccio all'indietro mentre con l'altro mi tiene stratta.
Prende un biscotto a caso, quello con la lettera "C""C...vorrà dire che lo mangeremo a metà. Così se muoio anche io muori anche tu" finge una risata malvagia prima di spezzare il biscotto in due e darmene una metà.
Lo mangia e fa un verso d'apprezzamento
"Quella ditta é fantastica a fare i biscotti" ingoia ed io ho un idea, siccome non ho fame la mia metà se la mangerà comunque lui
"Niall ma hai un taglio nel labbro?" Gli domando innocentemente prima di tirargli il labbro con le dita creando uno spazio fra i denti abbastanza grande da permettermi di infilargli il biscotto in bocca.
Per poco non si soffoca, ma dopo qualche colpo di tosse si rianima
"Ma sei idiota?!" Mi osserva ed io gli sorrido
"No, sono Chanel"
Mi guarda male, malissimo
"Ora me la paghi"
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Adopted [n.h]
FanfictionDopo 14 anni passati in quel maledetto orfanotrofio, Chanel continua a tenere il conto dei giorni che mancano al suo 18esimo compleanno, data in cui potrà finalmente prendere tutta la sua roba e andarsene. Ma qualcosa stravolge i suoi piani. Una fam...