*da correggere*
Capitolo 14: dimenticata
Non ho la minima idea di quando sia stata l'ultima volta che ho visto Niall. Evidentemente per una volta mi ha ascoltato ed é in un bagno qualunque a farsi fare chissà cosa da quella puttana di Savannah.
Io invece mi sono intrattentua con i ragazzi e abbiamo iniziato a conoscerci meglio. Zayn é quello che sta di più sulle sue e mi fa pensare che assomigli un po' a me
Niall's pow
Devo assolutamente calmarmi o rischio di andare là dentro e mangiarle la faccia. Perché non fa mai ció che le dico?
Mi sembrava di aver dato'idea che non doveva parlare con Tomlinson, ma no! Lei ci conversa e scherza con lui!
Dopo che é rientrata nel locale l'ho seguita, ma questo volta cercavo Savannah.
Ho bisogno di sfogarmi e lei é la mia valvola di sfogo.
La trovo seduta al bancone mentre parla con una sua amica ed io non mi faccio problemi ad interromperle per potarla con me in bagno.
Quella ragazza é una fottuta dea.
Purtroppo peró siamo interrotti da una ragazza che bussa interrottamente alla porta urlando "uscite da lì che ho il ciclo".
Allora siamo costetti uscire sbuffando e "accidentalmente" pesta un piede alla ragazza con i suoi tacchi facendomi ridacchiare
"Macchina?" Mi domanda mordendosi il labbro e avvicinandosi a me.
In un attimo siamo già fuori dal locale ed io ho già le chiavi in mano
Chanel's pow
"Ahahah e poi é esploso!" Harry continua a ridere mentre ci racconta di quando ha fatto esplodere il microonde mettendoci dentro un uovo.
Anche noi ridiamo, ma penso che sia a causa dell'alcool siccome questa storia tecnicamente non fa ridere.
In un attimo tutti e tre si alzano di scatto per andare a vomitare. Io mi chiedo come non abbia ancora fatto a non rigettera l'anima, ma evidentemente reggo l'alcool meglio di tutti loro.
In questo momento che sono da sola i miei pensieri sono diretti a Niall.
Mi chiedo che cosa stia facendo anche se probabilmente lo so già, ma sono ore che non lo vedo e mentirei se dicessi che non mi sto preoccupando.
Nel frattempo inizio a sentire un leggero sonno iniziare a prendere possesso del mio corpo e siccome non so quanto quei tre resteranno rinchiusi in bagno decido di chiedere a Max se quando torneranno lui potesse dire che sono andata a casa.
Ma c'é solo un piccolissimo ed insignificante problema.
Io sono venuta con Niall, ma Niall non so dove sia.
Una volta fuori dal locale mi guardo intorno alla ricerca del suo ciuffo biondo e quando non lo vedo decido di provare a chiamarlo.
Digito il suo numero sullo schermo del telefono di prima di portarlo all'orecchio e aspettare una sua risposta.
Mi aspettavo di tutto: la segreteria, la voce odiosa di Savannah, ma non che mi mettesse giù.
Riprovo varie volte ma il risultato é sempre lo stesso.
Gradioso!
Ora mi toccherà tornare a casa a piedi e da sola, e non mi ricordo nemmeno bene la strada.
Inizio a camminare per le strade cercando di ricordarmi il percorso che ha fatto Niall, ma l'unica cosa a cui riesco a pensare é il male ai piedi e a quanto tutto questo faccia schifo.
A peggiorare le cose é un tuono, seguito da tante piccole goccioline d'acqua che aumentano ogni secondo che passa per poi diventare un vero e proprio acquazzone.
La mia vista inizia ad annebbiarsi quando percepisco i capelli iniziare ad attaccarsi alla mia testa e al collo.
Decido di lasciar uscire le lacrime, tanto posso usare la scusa che sia la pioggia no?
Ora che ci penso, io non piangevo da tanto.
Daró sempre la colpa all'alcool.
Non voglio pensare a cosa pensa la gente in macchina che mi passa affianco, probabilmente assomiglio ad una puttana.
Sbaglio strada varie volte e finalmente intravedo il tetto di casa. Probabilmente non sono mai stata più sollevata di adesso.
Ora peró arriva il secondo problema: come cazzo entro?
Di sicuro l'entrata principale é chiusa quindi tanto vale provare da quella sul retro no?
Mi tolgo le scarpe e facendomi vari tagli, riesco ad arrampicarmi sull'albero e cadere nel prato senza fare troppo rumore. Cammino lentamente per evitare di cadere nella piscina siccome non si vede niente.
Raggiungo la porta e con mia sorpesa é aperta.
Almeno una cosa che mi é andata bene!
Lentamente entro in casa e faccio luce con la torcia del cellulare per raggiungere il piano di sopra e rilascio un sospiro di sollievo quando intravedo la porta della mia camera.
Con passo veloce la raggiungo ed entro aprendo subito l'armadio e tirandone fuori un pigiama molto caldo per riscaldarmi dall'umidità della pioggia.
Ma ovviamente vengo interrotta da qualcuno che entra in camera.
Respira, Chanel, respira e non ucciderlo
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Adopted [n.h]
FanfictionDopo 14 anni passati in quel maledetto orfanotrofio, Chanel continua a tenere il conto dei giorni che mancano al suo 18esimo compleanno, data in cui potrà finalmente prendere tutta la sua roba e andarsene. Ma qualcosa stravolge i suoi piani. Una fam...