Capitolo 2

2.1K 154 19
                                    

Quando tutto smise di vorticare attorno a loro Hermione dischiuse gli occhi lentamente, uno dopo l'altro. La forte stretta di lui si allento' ma ancora non voleva lasciarla.Hermione, con la guancia appoggiata al torace di Tom poteva udire distintamente il battere accellerato del suo cuore attraverso la stoffa della sua divisa profumata di bucato.
La stanza era identica a come l'avevano lasciata.
Senza parlare entrambi si alzarono da terra, dove erano finiti in ginocchio uno stretto all'altra, e si avviarono cauti verso la porta.
Poi si fissarono negli occhi, quelli di Hermione  rispecchiavano  la trepidazione ma anche la paura di quelli di Tom. Non dovettero parlare per decidere di tenersi la mano mentre giravano la pesante maniglia di ottone ed uscivano nel corridoio deserto.
Sentirono un allegro scroscio di risa e un vivace vociare provenire dai piani inferiori.
Scesero le scale trascinando con loro i pochi bagagli provenienti dal passato e non appeno giunsero all'ingresso Hermione perse un battito mentre senti' il suo nome pronunciato da una voce familiare. Si volto' e venne travolta da un abbraccio mozzafiato. Harry la guardava raggiante e con un sorriso spensierato, abbastanza insolito per lui, come era insolito  vederlo senza cicatrice! "Hey Hermione! come mai non sei venuta con il treno? io e Ron ti abbiamo cercata su tutti i vagoni come pazzi ! ma dove diavolo ti eri cacciata?" Hermione era pazza di gioia.  Non solo Harry e Ron erano sani e salvi , ma a quanto pareva erano ancora amici, come se nulla fosse cambiato!
"si, ero in vacanza studio, sapete! ero...in America...e sono tornata via camino" subito si ricordo' di Tom, in silenzio e lievemente imbarazzato dietro di lei, si poteva notare come ancora non si trovasse a suo agio in mezzo agli altri studenti, anche se cercava di mascherarlo con un mezzo sorriso. "Cosi' ho avuto la fortuna di incontrare Tom, è  un nuovo studente appena arrivato dagli Stati Uniti, i suoi genitori lavoravano per l'Ambasciata, che coincidenza no? " Harry guardo Tom con un misto di curiosità e sospetto, ma subito dopo tese una mano in sua direzione. "Piacere, Harry Potter" Tom gliela strinse con un sorriso che nacque timido per poi allargarsi a quatantadue denti.  "Piacere, Tom...  "
Hermione sussulto', non si erano accordati per un nuovo cognome . Era ovvio che non poteva farsi chiamare Riddle, se qualcuno lo avesse riconosciuto , magari qualche suo vecchio compagno di scuola, avrebbe destato molti sospetti il fatto di avere anche lo stesso cognome del ragazzo misteriosamente scomparso dalla scuola mezzo secolo prima...
"Tom Redleton "
"Tom sarà nel nostro stesso anno" si affrettò di aggiungere Hermione. Lo vide mentre si mordeva le labbra nervosamente. "Chissà se il cappello ti smistera' nella nostra casa!" aggiunse Harry.
Hermione pregò che  fosse così, non avrebbe sopportato di stare lontana da Tom, se lui fosse stato smistato nei Serpeverde... ma un attimo, non sapeva neanche lei in che casa fosse ora, nel futuro!
" Giochi a Quiddich?  Ai Grifondoro manca un battitore! E Malfoy ha regalato a Serpeverde un set completo di scope nuove ultimo modello!" aggiunse con una smorfia di disgusto. Hermione tirò un sospiro di sollievo, davvero non era cambiato nulla in questo futuro, ad eccezione della mancanza dell' esistenza di TuSaiChi?
" Mai giocato a Quiddich, ma mi piacerebbe imparare! Negli Stati Uniti si gioca solo a baseball magico..."
La conversazione ormai sembrava allegra e spontanea e Hermione si sentiva davvero rincuorata e rilassata "Ronald  non c'e'? e Jinny?" Domandò  sinceramente ansiosa di rivedere i suoi vecchi amici .
Harry ridacchio' " Ron non ha smesso di parlare di te tutto il viaggio...una noia mortale, senza offesa!"  Hermione aggrotto' la fronte senza capire quando una mano le afferrò la spalla facendola voltare. "Ciao dolcezza" le bisbiglio Ron con un sorriso smagliante e gli occhi che brillavano. Hermione stava per chiedergli cosa diavolo gli prendeva ma non ci riuscì perché  lui le prese il viso tra le mani e la baciò sulle labbra. Lei, stordita e confusa ci mise qualche secondo per capire cosa diavolo stesse succedendo. Con un ondata di repulsione e terrore si retrasse e ignorando lo sguardo confuso e ferito di Ron si voltò in cerca di Tom. Ma lui non c'era già  più.

La notte nei tuoi occhiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora