Capitolo 18

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Avviso alle lettrici/lettori:

Questo capitolo contiene espliciti riferimenti sessuali, se siete sensibili a questo argomento  vi sconsiglio la lettura.

Per le altre, fatemi sapere nei commenti  se questo genere di capitoli vi piacciono o se sono troppo osé... Ero molto indecisa mentre lo scrivevo perché da un lato volevo mantenere il rating arancione, dall'altro credo che siamo tutte stufe di vedere 'sti due poveri cristi sempre interrotti sul più bello ... E siccome scrivo anche per gli altri e non solo per me stessa, prima di procedere vorrei un vostro parere!

Buona lettura!

Hermione lo fissò incredula.
Davvero Tom voleva fare un bagno lì in quella grotta sotterranea in mezzo al nulla, mentre forse al castello era già partito l'allarme per la loro sparizione?
Avrebbero dovuto proseguire, scappare prima che qualcuno notasse l'ingresso del passaggio segreto!
Tom era chino sulla riva, i capelli scuri gli ricadevano scompostamente sulla fronte, i muscoli del braccio e delle spalle si flettevano mentre muoveva lentamente la mano immersa nell'acqua, facendo guizzare  le cicatrici sulla pelle nuda che brillavano argentee alla luce fioca delle bacchette illuminate. Hermione deglutì.
"Che c'è? Non sai nuotare?" Domandò  l'erede di Salazar Serpeverde, schernendola con un ghigno di sfida malizioso sulla faccia.
"Certo che so nuotare! È solo che..."
Tom ridacchiò, e la guardò con un sorriso storto adorabile.
Lei stava per completare la frase quando il fiato improvvisamente le venne a mancare:
Tom si stava slacciando con nonchalance  i pantaloni e togliendosi le scarpe, rimanendo soltanto in un paio di boxer neri aderenti.
"Beh, io entro!" Esclamò con un sorriso da mozzare il fiato.
-È una follia.- pensò Hermione, e rimase paralizzata ad osservarlo.
Da quando Tom Riddle, sempre taciturno e  serio, era diventato così impulsivo e disinvolto ?
E come faceva ad avere quel fisico perfetto senza praticare sport?
Hermione si morse nervosa le labbra.
Tom salì su una roccia e si tuffo' di testa nell'acqua cristallina. Dopo un attimo riemerse in superficie, riprendendo fiato e  gettandosi i capelli all'indietro schizzando acqua attorno a sé.
"L'acqua è bellissima!" Esclamò sorridendole a trentadue denti, poi chiuse gli occhi e con le mani si lisciò i capelli all'indietro, flettendo i bicipiti.
-Oh mamma...- pensò Hermione ammirandolo in tutta la sua bellezza.
"Vieni dai!" Gli gridò lui nuotando a pelo d'acqua.
Hermione era decisamente tentata.
Ma era consapevole che restare lì era un pericolo. Non appena si fosse sparsa la voce che Tom aveva tentato di uccidere quella ragazza li avrebbero cercati per tutto il castello e non avrebbero tardato a inviare i Dissennatori.
"Dai piccola!Cosa aspetti?"
Le fece l'occhiolino e lei perse un battito.
Da quando la chiamava piccola?
Era così rilassato, così diverso...non riconosceva questo nuovo Tom, ma le piaceva.
"Va bene..." Acconsentì. "Ma immergerò solo i piedi, cinque minuti! poi ce ne andiamo! Dobbiamo proseguire prima che qualcuno scopra l'ingresso della galleria..."
Hermione si avvicinò titubante al laghetto e si tolse le scarpe e le calze, si sedette sulla riva e  immerse cauta un piede nell'acqua.
Era davvero calda e invitante, e subito un profondo senso di rilassamento pervase il suo corpo.
Una sensazione deliziosa, era come se ogni tensione e preoccupazione scivolasse via come una seconda pelle inutile e pesante.
Lui nuotò fino a lei e quando la raggiunse le sue mani si posarono sulle sue caviglie.
Tom la guardava in silenzio, gli occhi verdi improvvisamente seri e concentrati.
Lentamente le sue mani risalirono lungo le gambe nude, accarezzando le coscie con delicatezza, fino ad arrivare al bordo della gonna a pieghe.
Hermione sussultò e le venne la pelle d'oca. Le sue mani erano incredibilmente calde, a contatto con la sua pelle gelida.
Le sue dita scorsero poi sulla stoffa della gonna di tweed raggiungendo la cintura e iniziarono ad allentare i bottoni di madreperla, mentre i suoi occhi verdi non si staccavano dai suoi .
Hermione sussultò, non sapeva bene cosa fare, ma non desiderava che assecondarlo, così si sollevò sulle braccia per permettergli di sfilarle la gonna di dosso. Con un tonfo sordo la gonna  fradicia venne gettata poco più il la', e lei rimase con addosso solo un paio di mutandine bianche. Erano di cotone, quasi infantili, con un fiocchettino rosa al centro dell'elastico.
Hermione se ne vergogno' un po'. Avrebbe voluto indossare qualcosa di più sexy e maturo, la prima volta che Tom la vedeva in biancheria intima, e non quelle mutandine da tredicenne.
Guardò Tom, per controllare che non stesse scoppiando a ridere, ma il suo sguardo era tremendamente serio, gli occhi incupiti dal desiderio.
"Dentro!" Ordinò, e senza attendere risposta l'afferrò per la vita e la trascinò in acqua.
Hermione non protestò, l'improvviso calore che avvolse il suo corpo era un sollievo enorme e sentì ogni muscolo del corpo rilassarsi ancora di più.
"Sei bellissima ..." Mormorò Tom, lo sguardo  che percorreva la curva del collo per scendere lentamente sul suo décolleté, ben visibile attraverso la stoffa bagnata della camicetta. " Mi fai impazzire." Sussurrò senza fiato.
Hermione sentì un ondata di calore in tutto il corpo.
Si era spostato dietro di lei, poteva sentire il suo cuore battere nel torace premuto contro la sua schiena.
"Non sai da quanto tempo desidero farlo..." le sussurrò sul collo, mentre con le dita  le slacciava i bottoni della camicia lentamente, uno a uno.
A ogni bottone depositava un bacio sulla pelle della nuca, uno sul collo,  sulla clavicola, assaporando con calma e dedizione la sua pelle delicata.
Quando anche l'ultimo bottone fuoriuscì dall'asola, le sfilò la camicia lasciandola in reggiseno.
Hermione ebbe un fremito, la sensazione di essere quasi nuda, la sua pelle a contatto con quella di lui era insieme esaltante e terrificante.
Questa volta non ci sarebbe stato nessuno ad interromperli, non in quella grotta nascosta e isolata dal mondo.
Qualsiasi cosa volesse farle Tom, era inerme tra le sue mani. E le piaceva.
Un brivido le corse lungo la schiena, nonostante l'acqua calda.
Tom le sciolse i capelli dal fermaglio che li raccoglieva in uno chignon, e una massa di riccioli castani le cascarono vaporosi sulle spalle.
Poi con una mano li spostò delicatamente su una spalla, scoprendole il lato destro del collo.
"Cosa vuoi che faccia Hermione? " Le sussurrò caldo appena dietro l'attaccatura dei capelli.
Avrebbe voluto che lui le facesse un infinità di cose, cose che normalmente si sarebbe vergognata di pronunciare...ma in quel laghetto di acqua calda si sentiva diversa, più disinibita.
"Voglio che mi togli il reggiseno... Voglio sentire le tue carezze su di me"
Sussurrò arrossendo.
"Sei adorabile quando arrosisci lo sai?" Sogghignò.
"Così timida, innocente..." Le sussurrò caldo  sul collo.
Le sue parole le mandavano brividi lungo la schiena, ma al contempo la offesero un po'. In pratica le stava dando dell' imbranata.
È vero non aveva mai fatto quel genere di cose con i ragazzi, e non sapeva che tipo di esperienze avesse fatto Tom.
L'improvviso ricordo  di lui che baciava quella bionda Serpeverde le fece andare il sangue alla testa. Non c'era dubbio, Tom Riddle sapeva come sedurre una ragazza.
"Invece tu sembri molto a tuo agio in questo tipo di situazioni..." Lo punzecchiò seccata voltandosi verso di lui.
Lui la guardò perplesso "Cosa vuoi dire?"
"Lo sai cosa voglio dire".
Lui la osservava senza capire, le sopracciglia alzate in fare interrogativo.
" Quante ragazze ti sei portato a letto prima di me?" Le parole le uscirono di bocca senza che riuscisse a fermarsi, e subito se ne penti'. Non voleva mostrarsi così insicura.
Le sue labbra carnose si piegarono in un sorriso sexy.
"Sei gelosa? Vuoi saperlo davvero? Vuoi un numero?"
Il suo stomaco si serrò come se le avessero appena tirato un pugno.
"No...io...preferirei di no." Balbettò rossa di vergogna e di rabbia.
"Zero". Sussurrò lui fissandola intensamente .
Hermione era incredula. Davvero non aveva avuto storie intime prima di lei? Nemmeno avventure? Era davvero poco credibile, bello e affascinante com'era.
"Non mi credi?" I suoi occhi apparivano delusi.
"No...io ti credo Tom... cioè .... è solo che tu sei così..." Non trovava le parole.
"Perfetto" continuò, ammaliata dal suo viso terribilmente vicino.
"Chissà quante ragazze ti hanno corteggiato, prima che arrivassi io ..." Mormorò abbassando lo sguardo.
Lui le prese il volto tra le mani, gli occhi verde scuro a pochi centimetri dai suoi.
"Ci sei solo tu. Ci sei sempre stata solo tu"
Il suo sguardo era sincero, disarmante.
Hermione si perse in quello sguardo, in quegli occhi che con l'oscurità erano quasi neri, attorniati da lunghe ciglia scure imperlate d'acqua.
L'unico suono nella grotta era quello dei movimenti dell'acqua e il loro respiro regolare. La mano di Hermione si alzò per toccargli il viso e con il pollice gli accarezzò le labbra tumide.
Fu la scintilla che scatenò l'inferno.
Tom l'afferrò per le coscie e la trasse a sé, sollevandola e invitandola a circondare con le gambe la sua vita.
Lei rispose avvinghiandosi a lui, al suo corpo forte e muscoloso, e affondò le dita nei suoi capelli per baciarlo
Fu un bacio ardente, feroce, disperato.

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