Capitolo 26

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Le braci del camino illuminavano fiocamente i volti delle due ragazze, quello di Hermione, teso e solcato da profonde occhiaie, e quello di Ginny , spruzzato di lentiggini, ancora più pallido del solito. Ginny fissava immobile quel che restava del fuoco morente nel grande camino di pietra della sala comune dei Grifondoro. 

"Non riesco a crederci" sussurrò con voce flebile come un sussurro. Il silenzio era opprimente, ed Hermione si stava torcendo le mani nervosa, in attesa che l'amica dicesse altro.

"Hermione, mi stai raccontando che il mago più oscuro di tutti i tempi, colui che sarebbe stato responsabile di una guerra, di innumerevoli omicidi e torture... " le tremava la voce.

"è in realtà Tom Riddleton- anzi, Riddle?"

Hermione si morse forte il labbro tra i denti, e annuì, ma si affrettò a interromperla. "Ma il mio intervento nel passato, conoscere me... lo ha cambiato Ginny, devi credermi. L'amore lo ha cambiato. Lui non farebbe mai cose così tremende..." 

L'amica annui fissando il pavimento in silenzio.

"Ti credo Hermione. Ma come hai potuto essere così stupida, come hai potuto portarlo qui dal passato?è chiaramente l'origine di tutti i mali! "

"Tom non c'entra nulla con la morte di quella..."

"Non sto parlando di Tom!" Esclamò Ginny guardandola fissa negli occhi.

"Il diario Hermy! " 

Hermione la fissò sorpresa. Non avrebbe mai immaginato che Ginny le avrebbe creduto così facilmente. Era grata di avere una amica così. Ma al contempo le sue affermazioni la facevano molto male, perchè erano vere. Come aveva potuto essere così stupida, perchè diavolo non aveva distrutto il diario nel 1942? Per colpa sua non solo ora Tom era di nuovo accusato di un crimine orrendo, ma era morta una ragazza, e Dio sa se sarebbe stata l'ultima.

Le lacrime iniziarono a sgorgarle copiose sulle guance.

L'amica l'abbracciò. "Su, su... non volevo ... è chiaro che quel diario ha dei poteri molto oscuri e potenti... credo che in qualche modo anche tu fossi in preda alla sua influenza..."

Hermione non potè fare a meno di ripensare a quello che era successo alla stessa Ginny, in quel lontano anno in cui era stata posseduta lei stessa dall'Orcrux. Non avrebbe più lasciato che accadesse. Voldemort non avrebbe vinto, non finchè lei era viva.Si asciugò le lacrime con la manica della divisa scolastica.

"è come dici. Il diario di Tom è pericoloso, se qualcuno lo ha raccolto, sicuramente ne è stato soggiogato. Dobbiamo solo scoprire chi è, fermarlo e distruggere l'Orcrux!"

Ginny annuì solenne. "Questa è l'Hermione Granger che conoscevo!"

Le amiche si abbracciarono forte, e in quell'istante un gemito di approvazione alle loro spalle le fece sobbalzare entrambe.

"Interessante, non sospettavo foste così intime voi due... continuate pure, non fate caso a me."

"Christian!" esclamò Hermione avvampando come un cerino acceso.

"Che c'è, volevo solo godermi lo spettacolo!" ridacchiò il ragazzo dai capelli scompigliati crollando su una poltrona del salotto.

I suoi occhi verdi la fissavano divertiti, le fossette sulle sue guance rivelavano quanto si stesse divertendo a prendersi gioco di lei. 

Hermione si avvicinò a lui , le mani tremanti di rabbia. Lo fissò per un momento interminabile, poi come un fulmine a ciel sereno, gli mollò un ceffone.
Il suono riecheggiò secco lungo le pareti di pietra, e Ginny trattenne il fiato stupita guardando il volto di Christian piegato da una parte, la guancia arrossata incorniciata dai capelli corvini che gli ricadevano scompigliati sugli occhi . "Hermione ! Ma cosa...!" Gracchiò la ragazzina dai capelli rossi.
"Lui sa perché." Affermò Hermione guardando Christian come un insetto, poi senza dire una parola girò i tacchi e salì le scale verso il dormitorio delle ragazze.








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