Capitolo 13

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Nell'aula in cima alla torre Nord, dove si studiava Divinazione, il caldo era soffocante.

La Professoressa Sibilla Cooman era identica a come Hermione la ricordava, purtroppo. Non aveva mai sopportato il suo tono melodrammatico, i suoi modi esageratamente impostati e le sue lezioni prive di senso logico. 

Aveva sempre pensato che Divinazione fosse una materia assolutamente inutile, una completa perdita di tempo. Ma a quanto pare l'anno scorso l'aveva inserita nel suo piano di studi, e adesso era troppo tardi per modificarlo, quindi a conti fatti le sarebbe toccato partecipare alle lezioni, volente o nolente.

Il fatto che la maggior parte delle lezioni di Divinazione fosse in comune con i Serpeverde non facilitava le cose. Erano giorni che Hermione cercava di riavvicinarsi a Tom, di riaprire un dialogo, ma lui l'aveva evitata accuratamente, e le poche volte in cui non aveva potuto farlo, si era mostrato freddo ed arrogante. Hermione aveva il cuore in pezzi.

Sapeva che probabilmente le ragioni dietro quell'indifferenza erano la gelosia e il rancore verso di lei, Tom non le aveva ancora perdonato quel bacio con Ronald. Come non la avevano ancora perdonata i suoi amici, Ron ed Harry.

Si sentiva sola, in colpa, e quel che è peggio, non sapeva se Tom agisse in modo così freddo e distaccato nei suoi confronti soltanto per ripicca o se ci fosse dell'altro, un potere oscuro che tramite il diario- o forse avrebbe dovuto dire l'Horcrux?- si stava insinuando silenziosamente dentro di lui.

Hermione era decisa a scoprirlo, ma per farlo avrebbe dovuto riavvicinarsi a lui, riconquistare la sua fiducia, come aveva detto Silente.

"Molto bene ragazzi, oggi inizieremo ad affrontare l' antica arte della lettura della mano!" La professoressa aprì le braccia con un tintinnio di perline , come se avesse voluto dare il LA ad un'orchestra immaginaria.

Hermione alzò gli occhi al cielo. 

"Come prima cosa, dividetevi a coppie!"

La classe  si animò di voci allegre e risatine, mentre gli studenti si avvicinavano gli uni agli altri dividendosi in gruppetti di due. Hermione per un attimo si sentì persa. Non aveva nessuno con cui fare coppia. Ginny l'aveva ignorata di proposito unendosi a Lavanda Brown, Ron si era subito spostato vicino ad Harry, e man mano che la folla si suddivideva , appariva chiaro che nessun Grifondoro avrebbe condiviso con lei l'esercizio. 

"Signor Riddleton, qualcosa non va?" La voce della professoressa era stranamente dolce e affabile. Un gruppetto di ragazze di Serpeverde esplose in una risatina sciocca ed Hermione  si voltò di scatto. Osservò Tom attorniato da tre belle ragazze, che a quanto pareva si stavano contendendo il privilegio della sua compagnia. Hermione strinse i pugni e represse un ondata di gelosia.

"Sto solo decidendo con chi fare coppia, professoressa" 

Tom sfoggiò un sorriso ammaliante verso la docente, ed Hermione vide la Professoressa Cooman arrossire. 

"Beh...hem... Signor Riddleton scelga in fretta, non abbiamo tutto il giorno.

Anche lei non era immune al fascino di Tom, pensò amaramente Hermione tra sé. Un ondata di gelosia e irritazione la travolse, quando all'improvviso Tom si voltò nella sua direzione, e inaspettatamente le sorrise, un sorriso divertito che  la colse del tutto impreparata.

" Va bene. Vorrei far coppia con la signorina Granger, professoressa. "

Un coro di gridolini di protesta accompagnò Tom, che a grandi falcate superava il gruppetto di ragazze Serpeverde per avvicinarsi a un'incredula Hermione, che in preda alla sorpresa e allo sgomento fece rotolare a terra una sfera di cristallo dal tavolino più vicino.

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