Capitolo 10

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Rientro a casa, come avevo detto a mia madre, a 12:00.
"SONO TORNATA MAMMA" dico a voce alta per farmi sentire, non so proprio dove sia. Eccola che sbuca dalla camera matrimoniale dei miei. Ha i capelli raccolti in una crocchia disordinata ed è vestita comoda, per fare le faccende di casa. Sembra accaldata e tiene in mano alcuni scatoloni, molti dei quali alla mia vista sembrano pieni delle cose che c'erano prima in camera dei miei. Vedo che le pesano, così lascio cadere delicatamente le buste stracolme di vestiti che tenevo prima in mano sul divano, e mi precipito ad aiutarla. Prendo alcune delle scatole che teneva impilate sulle braccia e le appoggio a terra. Sono più pesanti di quanto credessi. "Cosa sono queste scatole?" Le chiedo. Lei mi risponde che è ora di cominciare a togliere tutte le cose come quadri, specchi, lampade dalle camere e cose così dal resto della casa. E che quindi prima si comincia e prima si finisce, ecco perché si era messa all'opera da subito. Domani mattina, infatti, passerà un furgone che ce le porterà via, trasportandole sulla nostra nuova casa a Dublino. Mi guardo intorno e vedo che la casa è spoglia: è come quando vai in un negozio d'arredamento, dove ci sono solo letti e divani e nient'altro che rende l'arredamento più "personale." Adesso casa mia è piena di scatoloni, e a mala pena si riesce a camminare senza inciampare su essi!
"Allora, cosa ti sei comprata di bello oggi?" Mi chiede mia madre, mentre si passa una mano sulla fronte un po' sudata.
"Em... Tante cose... Ah comunque grazie per i soldi!"
"Nulla, non ti preoccupare Zoe"
Prendo per mano mia madre, e la conduco sul divano pieno di buste. Le prendo tutte con un grande abbraccio per permetterci di sedere. Sono veramente tante. Le mostro tutte le cose "pesanti" che mi sono comprata.
"Hai fatto bene" dice soddisfatta "li fa molto più freddo che in Italia." Sia lodata America, penso. Alla fine senza di lei io probabilmente mi sarei comprata le solite cose pesanti ma alla fine non troppo che compro per vivere qui a Roma nella stagione invernale.
Per terminare le faccio vedere il vestito verde che mi ha fatto comprare America.
"VERDE IRLANDA" esclama felice. Possibile che tutti sanno che è il colore dell'Irlanda tranne me?
"Si già" dico imbarazzata.
'Strano che le sia piaciuto' penso ' corto in quel modo... '
Finito di mostrarle i vestiti, mia madre mi dice che è ora che inizi anche io a sgombrare la camera da tutte le mie cose. "Le uniche cose che devono rimanere sono il letto e le coperte" dice con tono sapiente, come se fosse una di quelle regole che se non le esegui nel modo giusto vieni punito severamente.
Entro in camera. Mia madre già mi aveva lasciato degli scatoloni e un pennarello per scriverci sopra cosa mettevo dentro. Metto un po' di musica dal cellulare e comincio le " pulizie ". Ho tantissime cose, alcune nemmeno me le ricordavo di avercele. Passo il resto della mattinata mettendo dentro gli scatoloni tutto cioè che voglio portare via, fino a che non è l'ora di pranzo e devo andare a mangiare.

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