Credo che come me non dorme nessun'altro. È un lavoro a tempo fisso per me, dormire. Perché si, mi sono stesa sul letto di nuovo e mi sono riaddormentata. Quando apro gli occhi sono le 16:00. Decido che non sprecherò un pomeriggio a Roma stando in casa. Gli ultimi pomeriggi a Roma. Così, anche se America non c'è, decido di uscire. 'La meravigliosa compagnia della solitudine' penso sbuffando. Mi prende una sorta di panico perché non so che mettermi. Sto per diventare pazza quando alla fine opto per una maglietta con scritto AC/DC e un paio di pantaloncini di jeans neri, corti, un po' strappati e con la vita alta. Mi metto le converse alte rosse. Ho un esercito di converse, a dire il vero. Mi trucco con un po' di mascara. Afferro uno zainetto nero di pelle. Sono molto carina, a dire il vero. Cioè mi piaccio. Peccato che non c'è Am che mi possa far conoscere qualche suo amico. Vestita così mi sento molto a mio agio e magari avrei potuto anche dire quattro parole tutte di fila, formulando una frase di senso compiuto, invece di balbettare e arrossire come è mio solito fare. Oggi i miei sono entrambi a casa. Fra due giorni partiamo e ci sono tante cose da fare. Credo che questo pomeriggio si dedicheranno allo smontare il letto della loro camera e altri mobili, e verranno anche degli uomini di non so quale ditta ad aiutarli. Un motivo in più per uscire.
"Mamma, papà io esco" gli dico affacciata alla porta della loro camera. Stanno smontando il letto e sono affaticati più che mai. Sui loro volti scorgo anche della concentrazione. Nessuno sembra ascoltarmi. "Io escooooo"
"Si vai pure Zoe, a questa sera." Mi dicono insieme. "Ciao divertiti." È impressionante quanto sforzino la voce, sembra un lavoro molto faticoso. Mentre scendo le scale del condominio vedo cinque uomini vestiti tutti uguali salire. Indossano una tuta azzurra e scarponi marroni pesanti.
"L'appartamento numero 7 sa dove è, signorina?"
"Si è qui a destra." E gli indico l'appartamento della mia famiglia. Mi ringraziano salutando. 'Quelli della ditta' penso. Uscita dal condominio non so proprio dove andare. Decido che andrò in libreria. Ho ancora dei soldi che mi sono avanzati dallo shopping e magari trovo qualche bel libro o qualche bel CD. Cammino per un po'. La libreria non è così lontana. Arrivata mi dirigo subito nel settore dei CD. È quasi deserto eccetto il commesso e qualche persona. Guardo il settore offerte e scorgo un CD degli AC/DC a soli 5€. 'Deve essere mio' ridacchio felice dell'affare che sto per fare. Sto per afferrarlo quando contemporaneamente alla mia mano si sovrappone un'altro mano. Alzo lo sguardo e trovo davanti a me un ragazzo. Ha i capelli castani chiari, un po' lunghi e ribelli; indossa anche lui una maglietta di qualche band, jeans strappati neri e converse. Non posso non notare i suoi muscoli. La situazione è molto imbarazzante. Non so che dire, e nemmeno lui. 'Inventati qualcosa da dire Zoe, di qualcosa!' Sono nel panico. Mi esce dalla bocca solo un: "Se lo vuoi tanto è tuo..."
Okay, sono molto sexy. Sono la regina del flirt. MA CHE DICO? Ho davanti a me un ragazzo fantastico, e al posto di presentarmi e fare qualche battuta sulla band, mi esce una frase da bambina. Così mi lascio scappare sia il CD che lui! Alle volte vorrei essere America. Lei si, che avrebbe dominato la situazione. Lui mi guarda. "No io non lo voglio, puoi tenerlo, già ce l'ho, ma dalla copertina mi sembrava di no, quindi volevo vederlo per accertarmi che non fosse uguale al mio. Comunque piacere Ashton Irwin. Per gli amici Ash." Mi tende la mano. "P-piacere, Zoe Turner"
"Tutto bene Zoe?"mi chiede. Perché ha lo sguardo preoccupato?
"No, cioè volevo dire, si perché?!"
"Sei tutta rossa!!" Ridacchia.
Se c'è una cosa che odio al mondo più di un maschio che ridacchia quando sei in imbarazzo, è un maschio che ridacchia quando sei imbarazzo.
"Si sono rossa perché sai, è questo l'effetto che mi fanno gli stronzi sconosciuti!" Afferro il CD e mi dirigo a passo svelto alla cassa. 'Forse sono stata troppo stronza....' Penso. Ma poi mi dico che va bene così, chi lo conosce e chi si crede di essere. Arrivo alla cassa. C'è una lunga fila. Dietro di me non c'è nessuno. 'L'ho seminato' sono fiera di essermi tolta dalla scatole quello strano ragazzo. Guardo la copertina del CD. Non è rovinato, grazie a Dio. I miei CD devono essere sempre perfetti. Sono tipo ossessionata dal comprarli e più ne ho meglio è.Mi giro per vedere se dietro di me c'è qualcuno quando ecco che lo ritrovo alla cassa. Ha un CD dei Nirvana, un'altra mia band preferita. Mi mordo il labbro. Non dico nulla e faccio finta di niente, non attaccherò sicuramente io la conversazione.
"Ehi ma sei arrabbiata con me?" mi chiede con tono dolce, mettendomi una mano sulla spalla. Questo è troppo.
"Senti" mi dico voltandomi di scatto "ci conosciamo?" Ora il mio tono si è fatto tipo: vediamo che rispondi, ho vinto io.
"Certo!" Mi risponde sorridendo. Ha un sorriso molto bello.
"Ti chiami Zoe Turner e ti piacciono gli AC/DC!"
Rido con sincerità. Okay forse non è poi così male Ashton Irwin. Ma io:
a) non sono il suo tipo. Un ragazzo così aperto e audace non fa certo per me
b) mi sto per trasferire a Dublino
c) il ragazzo in questione non so nemmeno quanti anni abbia... Mi sembra un po' troppo grande per me.
"Ash" gli dico facendo la finta amica di vecchia data. "Guarda quella bella ragazza dai lunghi capelli biondi." Gli indico una che assomiglia ad America. Ora la ragazza in questione mi sta salutando. Non ci posso credere, è proprio la mia amica, America!
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Blue as the sky
FanfictionZoe Turner è un'adolescente di 16 anni che vive a Roma con la nonna, timida e impacciata. Ha una vita che considera "quasi perfetta". Un'amica fantastica,due genitori assenti ma che le vogliono bene comunque e una nonna giovanile e spassosa. Ma quan...