Capitolo 24

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Mi dirigo verso il parcheggio, dove so che mi sta aspettando mia madre. Sento rabbia e tristezza mescolarsi ai sentimenti più o meno felici della mattina. Stava andando quasi tutto bene, ma Niall ha rovinato tutto. Come avevo già percepito dagli inizi, sarei dovuta stargli solo lontana il più possibile, e passare più tempo con Ashton, che seppure conoscendolo da poco tiene a me come nessuno aveva fatto finora. Questi pensieri così negativi mi fanno venire da piangere. Cerco di resistere, perché non voglio che mia madre si preoccupi inutilmente per queste stupidaggini adolescenziali. Ed in più ciò comporterebbe a doverle spiegare tutta la storia, senza tralasciare i vari baci che ho dato. Non sono psicologicamente pronta per raccontarle cose del genere. Entro in macchina. Saluto il più entusiasta possibile mia madre, che è intenta nello sfogliare una rivista di giardinaggio. Appena mi appoggio al sedile allacciandomi la cintura, subito chiude la rivista e con un sorriso smagliante si volta verso di me, la voce felice e squillante.
"Allora, come è andata?"mi chiede curiosa, come quando si chiede alla migliore amica l'uscita con un ragazzo che le piace.
"Molto bene, è una scuola veramente bella." mi sforzo di sorridere. Lei mette in moto, uscendo dal parcheggio scolastico. Per un po' c'è un po' di silenzio, poi ricomincia a farmi qualche domanda.
"Nuove amicizie?"chiede guardando la strada.
"Ho fatto amicizia con una ragazza di nome Ariana, una tipa un po' strana, ma molto simpatica."
Si volta verso di me. Il suo sorriso sembra tirarle la faccia.
"Lo sapevo che avresti fatto nuove amicizie subito, sono molto contenta per te!"
Le sorrido perché sono molto felice di averla resa tranquilla e serena: non volevo si preoccupasse di me, so quanto lei stia male del fatto che anche io stia male, causa dell'essere stata portata via dalla mia migliore amica e dalla mia amata città.
Il resto del viaggio scorre veloce, seppure l'unica cosa che smorza il silenzio è la musica trasmessa alla radio. Non smetto di pensare a Niall per tutto il tragitto, a quanto io sia stata stupida e immatura.
Arrivati a casa scendo dalla macchina. Mia madre apre la porta di casa, ed entro.
"Mamma, io ho già pranzato a scuola" mento, ma non ho proprio fame. L'unica cosa che desidero è il mio letto. "Sono molto stanca, vado di sopra, se non ti dispiace."
"Certo cara, vai pure, non ci sono problemi. Se hai fame più tardi ti preparo qualcosa."
"Va bene, grazie mille." le rispondo e corro verso le scale, salendole di fretta. Arrivo in camera, e sbatto la porta forte alla mie spalle. Prendo il cellulare dalla borsa della scuola, che lascio cadere per terra; tolgo le Vans senza curarmi di slacciarle, e mi butto sul letto. Chiudo gli occhi, mi viene da piangere ma riesco non so come a trattenere quel mare di lacrime che sento stanno per uscire.
'Devo dire tutto ad America' penso. Decido di scriverle un messaggio: Skype fra 5 minuti? Devo raccontarti tante cose.
Dopo nemmeno un minuto, mi risponde: Certo anche io, accendo il computer e ci vediamo li.
Mi alzo svogliatamente dal letto e afferro il PC.Appena accesso, ricevo la chiamata di America, sempre svelta quando si parla di spettegolare. Compare sullo schermo la sua figura.
"Ehi Zoe, come va la?"
"Tutto bene..."
"No vero?" Lei lo capisce dal mio sguardo, quando le cose vanno e quando no, anche se dico un'altra cosa. È fantastica per questo.
"No...ti devo dire una cosa." Ora mi viene da piangere seriamente, perché oltre a come si è comportato Niall, vorrei anche un suo abbraccio e non posso averlo. E, ovviamente, le lacrime decidono di scendere senza che io possa farne a meno.
"Ehi ehi" dice con tono dolce per rassicurarmi. "Che succede?"
Tiro su con il naso. Posso vedere dalla mia telecamera che sono paonazza e con tutta la faccia bagnata. Decido di calmarmi.
"Niall" le dico.
"Chi?"
"Niall, il ragazzo... Il ragazzo vicino di casa mia."
Senza dubbio, le devo spiegare tutto. Non sentirò Am da una settimana se non meno, ma sono successe più cose in questi giorni che in 16 anni di vita. Dopo un'ora di spiegazioni, lei arriva alla sua conclusione.
"È stronzo, ma gli piaci."
"NON DIRMI COSIIIIIIII" la rimprovero. Basta illudersi, me lo voglio tatuare.
"Per me è così, fidati."
"Si ciao bella, non è vero. E comunque da domani, niente più Niall." Nonostante la situazione sia una merda assoluta, America, con i suoi modi di fare ottimisti e positivi, mi ha consolato tantissimo; quanto vorrei averla con me. Evito il discorso di Ash, perché ora, ora che sto un po' meglio, voglio sentire cosa lei ha da raccontarmi. Così mi distraggo anche un po'.
"E tu, invece, che mi racconti?"
"Storia lunga Zoe, storia lunga."

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