Capitolo diciannove

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Gianluca' a P. O. V.
Mi piacerebbe tanto chiederle di uscire un' altra volta con me. È bellissima come ragazza ed è simpatica. Solo che è juventina, mentre io sono romanista. Andrebbe d' accordo con Ignazio, ma solo come amici perché lei è quasi mia.
Ho intenzioni di chiederle se vuole stare con me.
'Marti, io è da un po' di tempo che voglio chiederti una cosa'
dico, puntando i miei occhi marroni nei suoi azzurri.
'Dimmi tutto Gian, però stai attento alla guida' mi dice rimproverando per la disattenzione nel guidare.
'Ecco... io volevo chiederti se ti piacerebbe essere la mia ragazza. Tu sei bellissima e simpatica e mi piaci da morire'

Martina' s P. O. V.
E ora che gli posso dire. Anche lui mi piace molto ed è così bello da impazzire.
'Gian, io voglio accettare. Anche tu mi piaci e devo dire non poco. Sei un bravo ragazzo e sono davvero felice di averti conosciuto'
Metto la mia mano sopra la sua che è sul volante.
'Ti amo, principessa' mi dice, guardandomi ancora una volta negli occhi.
'So di avere degli occhi bellissimi, ma ora concentrati sulla strada.' Dico facendo scoppiare a ridere lui e così inizio anch' io.

Sara' s P. O. V.
Finito di mangiare metto tutto nella lavastoviglie e vado a caricare la valigia in macchina di Veronica.
Nel tardo pomeriggio sarei partita per la Sicilia.
Vedo la macchina di Gianluca entrare nel cancello e appena il motore si spegne, Martina scende dalla macchina con un sorriso che va da un orecchio all' altro.
'Tu ora vieni con me. Devo raccontarti una cosa.'
'Ei ei calmati'
Entriamo dentro e mi racconta di lei e Gianluca.
'Veronica deve pagarmi un gelato.' Dico, ma visto che lei mi guarda come per dire "non ci sto capendo nulla", continuo a parlare.
'Allora io e Veronica abbiamo fatto una scommessa. Che tu e Gianluca vi sareste messi insieme in meno di una settimana. E considerando che vi siete messi insieme in meno di 48 ore ho vinto io.'
'Tu...sei una stronza, ma sono troppo felice e quindi ti abbraccio' detto ciò mi stringe talmente forte da non respirare.
'Marti, capisco che mi vuoi troppo bene però così mi soffochi.'
'Così impari la prossima volta' dice facendomi un sorriso malefico, ma poi scoppiamo entrambe a ridere.
'Ora però devi raccontami tutto.'
Inizia a parlare e quando finisce di raccontarmi mi complimento con lei.

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