Il libro è un posto personale, dove nessuno può entrarci, un proprio mondo che ognuno di noi si costruisce; le parole, invece, sono amiche, mamme, in grado di darci consigli, consolarci, farci immaginare, ma anche riflettere.
Possiamo dire, quindi, che la vita è come un libro: ha un titolo, tanti capitoli, racconti e avvenimenti, sia felici che tristi, che noi stessi costruiamo e raccontiamo.
Questo è quello che mia madre diceva sempre sui libri e come questi fossero importanti. È grazie a lei che ho la passione per la lettura ed è stata proprio lei ad insegnarmi a leggere all'età di 4 anni.
Mi chiamo Hope, Hope Bennet, ma tutti mi chiamano Belle, come la principessa di la Bella e la Bestia, proprio perché, come la giovane, amavo leggere. Nella mia borsa e zaino non mancava mai un libro e spesso, per strada, invece di ascoltare la musica come tutti gli altri adolescenti, camminavo con un libro aperto in mano.
Sono alta 1,65 circa, magra, lunghi capelli lisci e castano chiaro, color cioccolato al latte, grandi occhi verdi, naso piccolo e labbra sottili.
Ho quattro migliori amici: Jenny, Ellen, Louis e Harry. Siamo legati fin dal periodo delle elementari, e nessuno ci ha mai fatto separare.10 settembre 2015
Quella mattina mi svegliai con un sorriso sulle labbra, non per il primo giorno di scuola, ma perchè avrei rivisto i miei amici, dopo due mesi di assenza, durante le vacanze estive.
Feci un sospiro e scesi dal letto, per poi andare in bagno, farmi una doccia e vestirmi. Indossai un paio di jeans chiari, una maglia a maniche corte rossa e le mie amate alla star bianche. Raccolsi i miei capelli in una coda a mezza testa e ci infilati qualche forcina per mettere a posto i capelli più corti. Presi lo zaino, il cellulare e scesi in cucina.
I miei genitori non c'erano, ma trovai la tavola apparecchiata e con due bigliettini. Uno diceva "Buona giornata, principessa! -Papà", mentre l'altro era di mia madre "La prossima volta che ti scopro alle 5:00 della notte a leggere con la torcia, riempito la tua cabina armadio di vestiti! :P Buona giornata, piccola! " sorrisi leggendo quel bigliettino. Quella notte non riuscivo a dormire, così presi un libro dalla mia cabina armadio e mi stesi sul letto per leggerlo, con una torcia in mano. Ma mia madre mi scoprì e mi sequestrò il libro. Osservati il tavolo, e vidi il famigerato libro."Colpa delle stelle", questo era il titolo del libro. Lo aprii e lo finii di leggere, visto che mi mancavano dieci paginette. Una cosa da niente. Quando lo terminali, guardai l'orologio appeso sul muro, e mi resi conto che era tardi, così salii in fretta in camera mia, aprii la cabina armadio e poggiai il libro al suo posto, per poi prenderne un altro "Cercando Alaska". Chiusi la libreria, scesi in cucina, afferrai al volo lo zaino e uscii di casa cominciando a leggere, per poi prendere la strada per la panetteria, dove mi sarei incontrata con i miei amici.
«Belle!» Jenny mi fece prendere un colpo, comparendo alla mia destra.
«Sempre a leggere tu, eh?» Ellen comparve, invece, alla mia sinistra.
Le abbracciai, mi erano mancate un sacco.
«La tua cabina armadio è cresciuta?» mi chiese Ellen. Lei era fisicamente come me, solo che aveva il viso più tondo e i capelli biondi. E anche lei amava i libri, ma non era una ossessionata come me.
«Che poi tu hai qualche rotella fuori posto.. Trasformare una cabina armadio in una libreria!! Sai quante ragazze sognano una cabina armadio così grande??» Jenny era più alta di me, magra, sempre in forma, lunghi capelli mossi castano scuro, ma lei li colora di un rosso ciliegia e occhi castani. E amava la moda e lo shopping.
E comunque sì, la mia cabina armadio non conteneva vestiti e scarpe (quelli li mettevo in un semplice armadio bianco panna), ma libri. La cabina armadio, o come la chiamo io, Libreria o Biblioteca, era una stanza che, inizialmente, era una cabina armadio, ma io la feci modificare: la feci chiudere in modo tale da costruire una porta, che collegasse la mia stanza con la Libreria; feci sostituire l'appendi abiti con solidi scaffali; al centro della Libreria c'era anche un sofà, un tavolino e una sedia.
Tornando a noi, io e le ragazze stavamo discutendo sulle nostre vacanze, quando vedmo in lontananza Harry e Louis che parlavano.. Animatamente.
«Hanno dormito insieme?» chiesi.
«Yep» rispose Ellen «Volevano trascorrere l'ultima "notte libera" insieme»
«So io cosa hanno fatto quei due!» affermò Jenny in modo malizioso. Le diedi una spinta amichevole e le sorrisi.
«Harry, dobbiamo dire alle ragazze che noi sia.. Ciao ragazze!» Louis ci venne incontro, non appena ci vide e ci abbracciò una ad una. Lo stesso fece Harry.
«Louis, cosa ci devi dire?» chiesi, cominciando a camminare prendendolo sottobraccio e camminando avanti rispetto agli altri.
«Eh? Io? Nulla!» fece spallucce.
«Lou...» lo guardai e lui guardò me e sospirò rassegnato «Ok.. Ho trovato un lavoro in una libreria.. Lo so che mi odierai» e mi fece la linguaccia. Sapevo che aveva trovato lavoro, ma plsapeva che stava mentendo su lui ed Harry. Ma non volli insistere.
«Vedi che sarai tu ad odiarmi, visto che un giorno si e uno no compro libri!» gli scompigliai i capelli scherzando.
Arrivati a scuola, mi bloccati davanti al cancello e mi irrigidii. Louis lo notò, e anche gli altri.
«Non può farti nulla se ci siamo noi con te» Harry mi accarezzò la schiena e mi incitò a camminare.
La causa del mio blocco? Lui, Niall James Horan.
Un figo da paura: occhi azzurri, castano, ma biondo tinto, fisico da paura. Peccato che l'abito non fa il monaco. Lui è il bullo della scuola, che prende di mira solo ed esclusivamente ragazze. Se una ragazza accettava di andare a letto cin lui o di avere una relazione breve e veniva mollata da lui, era "graziata", se invece era la ragazza a rifiutarlo, era la fine. Ecco, io, una volta, feci l'errore di rifiutarlo e da lì cominciò il mio Inferno.------------------------------------------
MA ZAAAALVEEEEE!!
Allora, comincio col dire sí, ho cancellato la storia di Mike, perchè non sapevo come continuarla e come concluderla, ero a corto di idee, perdonatemi!
Però, ora, sono con una nuova storia su Niall, spero vi piaccia. Questo è solo il primo capitolo, spero che gli altri vi piaceranno di più!
-A
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The Mask|Niall Horan|
RandomNiall Horan, bullo della scuola. prepotente. Hope Bennet, capro ispiatorio del bullo. dolce. Solo un ballo ed una maschera li avvicinerà e cambierà loro la vita.