10 Novembre 2015
Nel frattempo, Ellen guarì dalla febbre, Louis, il giorno dopo l'aggresione di Niall, ritornò a scuola con me, Jenny ritornò dalle vacanze con i genitori e Harry ritornò a Mullingar con la sorella Gemma.
Quella mattina ci recammo a scuola come al solito.
«Harry, ti odio!» affermai.
«Perchè?» mi chiese con il labbruccio.
«I tuoi capelli, Hazza! Cosa hai fatto? Perché non sono corti e ricci?» feci il viso triste.
«Il capello lungo rende l'uomo sexy..» cercò di giustificarsi.
«Ok, vuol dire che te li taglierò!» uscii dal borsellino le forbici, maneggiandole davanti alla sua faccia, che si mostrò spaventato, ingoiando saliva.
«N-non ti permettere, Hope» alzò l'indice.
Riuscii a fare una risata sulenziosa, ma la signora McFly, mi sentì e fece segno di fare silenzio. Mi scusai e ritornati sul libro di letteratura inglese con Harry.
Ero nella biblioteca della scuola con il mio amico per aiutarlo in una ricerca su Shakespeare.
Niall, Ian ed Enzo ritornarono a scuola e questo mi fece salire l'ansia. Dopo quello che era successo, Niall non me l'avrebbe fatta passare liscia.
«Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti l'ansia..» lessi a bassa voce, per aiutare il riccio, che si stava legando i capelli in una coda.
«Eh?» Harry mi guardò alzando un sopracciglio.
«Che c'è?» lo guardai.
«Che cosa hai detto? Ansia?!»
«Ansia?! Harry, che ti sei bevuto?»
«Hope, hai detto Siamo fatti anche noi della materia di cui son fatti l'ansia, e non i sogni! » mi fece notare.
«Non è vero! Ho detto sogni, non ansia!» mi difesi.
«Hope, ho sentito bene, non sono mica scemo! Hai detto ansia!» insistette.
«Oggi Niall, Ian ed Enzo sono tornati a scuola..» cominciai.
«E questo ti fa salire l'ansia..» affermò e io feci di sì con la testa «Hope, sai che io e Lou non ti lasceremo mai sola, quindi non ti preoccupare!» mi rassicurò.
Gli sorrisi e lo abbracciai ringraziandolo.
«E comunque volevo colorarmi i capelli di blu, che dici?» il non-più-riccio affermò, non appena ci staccammo.
«Harry, i capelli lunghi ti fanno male al cervello! Tagliateli!» scherzi ancora.
«Leggi il labiale: N O» mi rispose indicando le labbra.
Scossi la testa e tornammo a studiare.NIALL'S POV:
La sveglia suonò, svegliandomi. La spensi e guardai il soffitto. In quel giorno sarei tornato a scuola, il mese di sospensione era finito. Che palle.
Quando mi voltai nel letto, vidi una rossa nel mio letto: la preda della festa della sera precedente: Taylor l'aveva organizzata per 'festeggiare' il mio ritorno e quello di Ian ed Enzo a scuola. Naturalmente ci andai: ero il re delle feste e non me ne facevo mancare una. Così come le ragazze da portare a letto.
«Hey tu, svegliati! Devo andare a scuola!» scossi la ragazza accanto a me, vestendomi, ma lei rispose con dei gemiti di dissenso.
«Ti muovi? O farò tardi!» mi stavo innervosendo.
«Va bene, va bene, mi alzo!» sbuffo lei, vestendosi.
«A che scuola vai, rossa?» le chiesi.
«Alla tua stessa scuola, Niall! E ho un nome: Katherine!» mi rispose acida.
«Hai il ciclo, tesoro?» chiesi.
Mi guardò in cagnesco e io risi alla sia espressione.
Qualcuno bussò alla porta: «Niall, sono mamma»
«Tu vestiti, ti aspetto fuori» dissi alla ragazza, uscendo dalla mia stanza.
«Niall, sei pronto? Stamattina devo venire a scuola con te.» affermò.
«Perchè?» chiesi.
Di solito andavo sempre da solo.
«Ieri sera tu non c'eri e chiamò la preside: mi disse che dovevo presentarsi con te in presidenza, ma non so di cosa voglia parlare..»
«Va bene. Va' in macchina e Aspettami lì. Io aspetto che Kat si muova» dissi a mia madre, che uscì di casa.HOPE'S POV:
Dopo aver aiutato Harry nella sua ricerca, mi recai in classe per assistere alle lezioni.
Il professor John Smith facendo l'appello, quando il professor Alaric entrò in classe.
«Scusami John, ho bisogno dell'alunna Hope Bennet: la chiama la preside»
«Certo! Bennett, può andare» mi sorrise Smith.
«Dopo facci sapere cosa vuole da te la preside!» sussurrò Ellen.
Le feci segno "ok" con le dita e uscii dalla classe con Alaric, per poi percorrere il lungo corridoio e arrivare in segreteria.
«Oh, ciao Hope, come va?» mi chiese la preside, non appena mi vide.
Ma mi bloccai sul ciglio della porta, non appena vidi Niall seduto su una delle due poltrone poste di fronte alla scrivania della preside. In piedi, vicino a lui, c'era una donna minuta e bionda, che indossava un paio di pantaloni neri e una camicia bianca, ballerine e borsetta nera. Mi sorrise non appena entrai e immaginai che fosse la madre di Niall. In fondo si somigliavano.
«B-bene, grazie, signora preside.» risposi timidamente, sedendomi sulla poltroncina vuota rimasta, mentre Alaric si sistemò in piedi vicino a me.
«Allora, vi ho convocati qui per una giusta ragione» cominciò la preside «Niall, i tuoi rendimenti scolastici sono scarsi, nonostante siamo ai primi mesi di scuola, e non c'è traccia di miglioramento. In più, il mese di sospensione ti ha portato a saltare molte lezioni che, come immagino, tu non abbia recuperato. Hope è una degli alunni che ha il massimo dei voti in tutte le materie. Quindi, uno più uno..»
«Cosa? Devo recuperare le lezioni perse con Belle?» Niall mi indicò «Posso anche recuperare da solo!»
«Niall, la preside ti sta dando una opportunità per recuperare i brutti voti e avere una buona media» disse dolcemente la madre, cercando di farlo ragionare.
«Se non vuoi Hope, allora ti indico Marcel!» lo 'minacciò' la preside. Marcel era il secchione della scuola, proprio come me, però.. Lo scambiavano per un omosessuale, lo prendevano in giro e gli facevano scherzi di cattivo gusto.
Riuscii a trattenere una risata, quando Niall sentì il nome di Marcel.
«E va bene!» si rassegnò il biondo «Quando si comincia?»
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The Mask|Niall Horan|
RandomNiall Horan, bullo della scuola. prepotente. Hope Bennet, capro ispiatorio del bullo. dolce. Solo un ballo ed una maschera li avvicinerà e cambierà loro la vita.